L’Australia che vanta un trascorso d’eccezione ai Pratoni del Vivaro con la vittoria della medaglia l’oro a squadre ai Giochi di Roma del 1960. Gli australiani che hanno poi vinto in altre tre Olimpiadi, ma non hanno mai conquistato un titolo mondiale per team, non nascondono la loro volontà di riuscirsi stavolta.
A guidarli sarà un veterano fenomenale come Andrew Hoy, vincitore in carriera di sette medaglie olimpiche tra i quali il bronzo individuale a Tokyo.
“Direi che forse l’attenzione è sempre stata principalmente rivolta alle Olimpiadi e quindi decisamente nel nostro curriculum manca un successo ai Campionati del Mondo – ha detto Hoy che vanta anche i bronzi a squadre ai Mondiali del 1986 e del 2006 e il quarto individuale ai WEG di Tryon 2018. “Non c’è dubbio che i Pratoni siano un luogo magnifico e che il loro terreno sia ideale per un grande evento. I Mondiali raramente si decidono con il dressage e quindi in Italia ci sarà bisogno di un cavallo forte e in forma, per questo è stata fatta un’enorme preparazione di fondo e altrettanta se ne farà fino all’ultimo. I Pratoni sono un posto emozionante e spero che restino sempre un importante punto di riferimento per l’Italia”.
Il Canada, campione del mondo nel 1978 e medaglia d’argento ai WEG nel 2010, ha invece preallertato 10 cavalieri e 12 cavalli, capitanati dall’esperto Hawley Bennett-Awad, già nel team sul podio nel Kentucky dodici anni fa.
Ci sono poi la Nuova Zelanda, dominatrice ai mondiali 1990 e 1998, che sarà rappresentata al meglio, così come gli Stati Uniti, oro a squadre nel 2002, la Francia, cinque volte argento a squadre compreso quello vinto ai WEG 1998 ai Pratoni, e l’Irlanda, intenzionata a difendere se non migliorare la medaglia d’argento di Tryon 2018.
I riflettori sono però tutti puntati sulla Svizzera, nei mesi scorsi assoluta protagonista della scena internazionale. I rossocrociati primi classificati della Coppa delle Nazioni del CCIO4* inserito nel Test Event di maggio ai Pratoni del Vivaro, domenica scorsa si sono ripetuti in patria conquistando la Nations Cup di Avenches. A trascinarli è stato ancora una volta il 23enne Robin Godel, che è salito sul gradino più alto del podio individuale in entrambe queste gare ed anche in Polonia nel CCI4*L di Stretzgom.
Per ultima, ma non ultima in questa carrellata di campioni, l’Italia che si presenta al pubblico di casa fortemente decisa a far bene. Gli otto azzurri preselezionati sono Arianna Schivo, che ha rappresentato il tricolore in due Olimpiadi, un Mondiale e tre Europei, Evelina Bertoli (un Mondiale ed un Europeo), Marco Cappai (un Olimpiade, un Mondiale e due Europei), Pietro Majolino, Emiliano Portale (due Europei), Pietro Sandei (un Mondiale e tre Europei), e Giovanni Ugolotti (un Mondiale e tre Europei).
Completa la long list del Team Italia Susanna Bordone, l’amazzone con maggior esperienza del gruppo con tre Olimpiadi, quattro Mondiali (di cui uno in Dressage) e sette Europei (due in Dressage), in recupero dopo la caduta ad Avenches.
L’azzurra mercoledì 13 luglio è stata sottoposta a un intervento alla clavicola destra presso l’Humanitas Research Hospital di Milano. L’operazione ha avuto esito positivo. A confermare le proprie buone condizioni di salute è la stessa Susanna Bordone a meno due giorni dall’intervento. “Il recupero, anche se un po’ faticoso, è già iniziato – ha commentato. Adesso contiamo di essere pronti per concludere al meglio la preparazione per i Campionati del Mondo ai Pratoni del Vivaro”.
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I FEI World Championships di Concorso Completo si sono disputati abitualmente ogni quattro anni, da quando si sono tenuti per la prima volta nel 1966. Questa sarà la quindicesima edizione. I Pratoni del Vivaro li hanno ospitati nel 1998, all’interno dei FEI World Equestrian Games di Roma, e sono stati sede degli Europei nel 1995 e nel 2007.
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