Affabulare attorno a Castelli di sabbia di A. Corbelli
La tramontana sferzante del pomerigggio avanzato, a Roma, ha colto Alessio Belli, se non di sorpresa, almeno impreparato. Rintanato nella magnifica e storica libreria l’Argonauta, non s’azzardava a compiere più che un gesto, dallo spiraglio della porta a vetri che immetteva nell’ingresso-entrata dei locali tappezzati di libri. Molti di viaggio, è la specialità della casa, ma anche d’altra e diversa specie. Sia delle grandi catene distributive e grandi case editrici, che di piccole e minuscole.
Alessio, insomma, anche se aveva scorto oltre il vetro volti conosciuti e qualche amica, a causa della tramontana faceva un cenno ad entrare, ma frenava il moto spontaneo di uscire a salutare. Si gelava. Al contrario, nella raccolta saletta in cui si sarebbe svolta la liturgia della presentazione, grande cortesia espansiva nei confronti di partecipanti appena conosciuti, magari, come si usa oggi, solo sul sito web del libro o sulla immancabile pagina FB di Alessio stesso. Eppoi grandi abbracci con i portatori di grandi, vecchie e nuove amicizie. Delle venticinque sedie preparate per l’evento culturale alla fine qualcuna rimarrà vuota. Ma la saletta, così calda e accogliente nei suoi legni trabordanti dorsi e copertine di libri, e con qualche avventore che spostava e sbirciava tra i tomi alla ricerca del colpo di fulmine che catturasse attenzione e lettura di un preciso libro, alla fine è stato il giusto involucro (altro che location) che ha accolto una tumultuosa ondata di sentimenti, ricordi, sofferenze, riscatti, messi a disposizione di ognuno sotto forma di libro. «Alessio Belli ha tutto ciò che si potrebbe desiderare: una bella carriera, una casa accogliente e due figlie che adora. Eppure non è completamente soddisfatto della sua vita e riflette sulla possibilità di troncare il suo matrimonio, ormai privo d’amore, e le sue relazioni clandestine per dedicarsi interamente alla carriera. Una buona opportunità potrebbe presentarsi quando la banca per cui lavora gli affida un incarico importante che lo costringerà a partire per Bari. Lì, completamente assorbito dagli impegni che il suo lavoro gli impone – proprio quando gli equilibri mondiali subiscono lo scossone dell’11 settembre – si rende conto di volere accanto a sé una compagna di vita capace di condividere con partecipazione e affetto la sua quotidianità». Ma, questa appena descritta, che è la ‘presentazione ufficiale’ del tema del libro, per quanto precisa, aderente, utile a farsi un’idea della materia, pecca (non ce ne vogliano gli estensori) di omissione. Perché decenni di cultura capitalistica (direbbe un marxista, un comunista) e contro l’uomo (direbbe Papa Francesco), che ha segnato una parte dell’arco di vita (vissuta, non immaginata) di Alessio Belli, qui nella saletta de l’Argonauta, è stata sezionata e menzionata come figlia del ‘denaro, sterco del diavolo’. Parallelo che riporta immediatamente agli esempi negativi nazionali che hanno rappresentato quel modo di vivere, di plasmare una società in tal modo. Però, e questo scrigno di libreria ha messo ognuno a proprio agio in questo, in quel venerdì romano la presentazione di Castelli di sabbia, si è tramutata in comune consapevolezza di bandire quello stile, quella impostazione sociale, culturale, etica e morale e, perfino psicologica e religiosa, oltre che politica, di società. A cominciare dal disvelamento di Alessandro Corbelli – alias Alessio Belli – che ha condiviso, trasparentemente con tutti i presenti il fatto d’essere stato tanto vicino ai vip al top, al gotha politico economico italiano nelle sue espressioni più biscionesche in ambito economico-finanziario; così che ora, per catarsi, ha scelto di rigettare tutto quel teatro di privilegi e sentimenti menomati, per tornare ad essere un ‘uomo sociale’. Ha in testa un cucciolo di sei anni da far crescere, ha messo in conto perfino di non ricercare una nuova donna e che, soprattutto, offre ad ognuno, ad ogni lettore, uno spaccato di anima nuda. Perché? Per dare modo a chi vorrà misurarsi con questo testo, con questa storia vera, (seppur romanzata) di fare liberamente confronti con la propria vita e quella di ognuno. Almeno di uno spezzone di essa, essendo la storia contemporanea e le ferite sanguinanti, ed il riscatto, appena cominciati. Per questo, attende riscontri, l’autore Corbelli, perché se avrà input, commenti oltre che vendite, ha promesso un seguito alla storia (che già esiste): e non sarà ‘Alessio due la vendetta’, ma ‘Alessandro l’uomo nuovo ritrovato’.
Castelli di sabbia opera prima di Alessandro Corbelli, politico castellano. Pagina web libro alessandro-corbelli.it/412855688
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