Adolescenze
Dicembre 27
17:05
2011
Nella più solare
sublime nostalgia
sogno un angelo
che mi tende la mano.
Indugio, non oso
ma il sogno ha lavorato
per me generoso.
In un amore sconosciuto
lentamente guidando
nel barlume notturno
in un tiepido vortice
crescente
nel vellutato far
di un’eterea carezza
ha spiegato le sue ali.
Il corpo e la mente
si dischiusero
nell’appagamento più nuovo
nella libertà più bramata.
Agli albori
tutto è svanito
e tutto è reale.
Ovunque in un mattino
di primavera
aleggia aulente
l’amore della sera.
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