AD ALBANO CEMENTIFICATI 2,5 METRI QUADRATI DI TERRENO ALL’ORA
ALLARME DELL’ISPRA: LA POPOLAZIONE CALA MA LA CEMENTIFICAZIONE CRESCE
AD ALBANO CEMENTIFICATI 2,5 METRI QUADRATI DI TERRENO ALL’ORA
DAL 2012 AL 2019 AD ALBANO CONSUMATI 154.000 METRI QUADRATI DI TERRENO
L’IMPEGNO DEL PARTITO COMUNISTA PER FERMARE IL CONSUMO DEL SUOLO
Il dibattito organizzato nella sala Nobile di Palazzo Savelli da “EcoMuseo Virgiliano” ed “Italia Nostra sezione Castelli Romani” ha posto al centro delle elezioni comunali di Albano un tema centrale, quello di fermare il consumo del suolo.
Come Partito Comunista abbiamo raccolto questa sfida, peraltro già prevista ai punti 8 e 9 del nostro programma elettorale che stiamo discutendo con i cittadini e che presenteremo ufficialmente il 20 agosto insieme alla lista elettorale.
Sono molto preoccupanti i dati emersi dal rapporto ISPRA “Il consumo di suolo in Italia 2020” presentato lo scorso 22 luglio in diretta live dalla Residenza di Ripetta a Roma. Il rapporto annuale ha illustrato lo stato di progressivo degrado del territorio e le conseguenze in termini ambientali e di servizi ecosistemici.
In particolare, l’ISPRA ha denunciato che la popolazione in Italia cala, ma la cementificazione cresce!!!
Analizzando i dati pubblicati dall’ISPRA emerge che Albano è tra i comuni dei Castelli Romani a maggior consumo di suolo.
Dal 2012 al 2019, periodo di amministrazione del centrosinistra, ad Albano sono stati consumati 15,4 ettari di terreno, cioè 154.000 metri quadrati di terreno sono stati irrimediabilmente persi.
Nel periodo 2012-2019 l’amministrazione di centrosinistra di Albano ha consumato 22.000 metri quadrati di terreno l’anno, piazzandosi nei primi posti tra i comuni dei Castelli Romani cementificatori (in pessima compagnia con Ciampino, Frascati e Marino) e superando per terreno cementificato gli altri comuni dei Castelli Romani (Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Lariano).
Nel periodo 2012-2019 l’amministrazione di centrosinistra di Albano ha consumato 60 metri quadrati di terreno al giorno, 2,5 metri quadrati di terreno all’ora.
Di fronte ai dati disastrosi prodotti dal centrosinistra di Albano, vogliamo evidenziare le novità di forte cambiamento sul consumo zero del suolo riportate nei punti 8 e 9 del programma del candidato Sindaco Bruno Valentini e del Partito Comunista:
- CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO
Con l’obiettivo di bloccare e riesaminare tutte le scelte in materia urbanistica adottate dalle precedenti amministrazioni.
In particolare, il fallimentare Piano di Edilizia Economica e Popolare “Cecchina 2”, le delibere che permettono la costruzione di edilizia privata in zona artigianale, le ipotesi dei cosiddetti “Palazzetti dello sport”.
Revoca immediata delle convenzioni comunali per l’edilizia economica e popolare alle società/cooperative in fallimento, a difesa dei diritti delle famiglie di lavoratori acquirenti.
- BLOCCO TOTALE DEL CONSUMO DEL SUOLO
Dare forza come Comune al recente vincolo paesaggistico del MIBACT teso a tutelare 1.200 ettari di Campagna Romana sottraendola alla voracità speculativa di politica e palazzinari. Il Partito Comunista ha presentato le osservazioni per estendere l’area del vincolo di altri 800 ettari, proponendo di estenderlo alla zona sotto Monte Savello e alla parte in fondo Pavona fino all’Ardeatina, attualmente esclusa, al fine anche di bloccare l’edilizia intensiva programmata da molti anni dal Comune di Roma.
Recupero PRIORITARIO del centro storico stipulando accordi con i proprietari degli stabili, in primis quelli fatiscenti, concedendo AGEVOLAZIONI FISCALI per le ristrutturazioni del patrimonio edilizio estese anche a chi immette sul mercato destinati agli affitti “agevolati” per giovani coppie, single ed anziani.
La riqualificazione urbanistica deve essere un’occasione di autocoscienza, linfa del tessuto sociale e propedeutica per il rilancio identitario ed economico di Albano.
Aggiornamento e revisione del Piano Regolatore Generale esistente per bloccare il consumo del suolo e l’ulteriore antropizzazione del territorio.
Dopo il ventennio Mattei-Marini e la candidatura a sindaco dei loro “fidati” vice, ad Albano non basta un cambio, serve una rivoluzione.
Il 20-21 settembre 2020 scegli il cambiamento radicale, la competenza, la serietà e l’onestà.
Bruno Valentini, candidato Sindaco di Albano
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