ACQUATICA AL TEATRO CIVICO DI ROCCA DI PAPA
Acqua come rinascita, come vita, come abbraccio totale: a questo mi fa pensare il pezzo teatrale Acquatica, rappresentato come terzo dono alla cittadinanza di Rocca di Papa e non solo, nel Teatro Civico, il penultimo giorno dell’anno…
Dono perché a ingresso libero, come i precedenti spettacoli Panni sporchi fritti in casa il 28 e Cantata di Natale il 29 dicembre, trilogia di un’iniziativa che ha avuto il Patrocinio della Città Metropolitana e del Comune di Rocca di Papa, con un soddisfacente interesse di pubblico in tutte le tre serate.
Tratto da un’idea artistica di Enrico Maria Falconi, lo spettacolo richiama un impegno corale della versatile compagnia teatrale della Blue in the Face, non certo il primo: già Moby Dick e Amazzonia hanno riscosso negli anni precedenti un grande successo: entusiasmanti lavori di recitazione con coreografie e scenografie di sorprendente impatto.
Anche questa rappresentazione ha visto la presenza sul palcoscenico di un cast strepitoso che ha coinvolto gli spettatori presenti in una serie di immaginazioni condivise, legate all’elemento acquatico: il mare, la pioggia, il prezioso liquido nelle diverse forme e nei diversi ambienti, trasfigurato a seconda dei molteplici usi… puro elemento che incanta sotto la doccia, che offre ristoro e godimento nella frescura, che invita alla danza con il ritmo delle gocce di pioggia…
Eppure ecco il mostro marino, il mitologico Leviatano nelle immagini di un naufragio, di un viaggio disperato dell’emigrante, della terribile barriera liquida da superare…
Ma è poi la poesia a prendere forma e a dare speranza nella grande bellezza che, dal dramma di un pianto, offre salvezza nel sorriso dei bimbi: giochi d’acqua, contatto ludico con questa sostanza libera e indomabile e infine… due mani si lavano: grande, potente metafora di un riscatto e della salvezza della mano che tende e offre aiuto e soccorso…
Cos’altro se non una profonda riflessione, oltre il godimento di una scenografica rappresentazione collettiva che rende unico lo spettacolo?
il gradimento del pubblico presente ha confermato ancora una volta l’importanza del teatro come luogo di grande comunicazione che porta a meditare, crescere, amare la cultura…
Amiamolo e facciamolo vivere sempre di più.
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