Acqua: la Regione Lazio dice no alla svendita dei beni comuni
Fino ad arrivare a un bene primario come l’acqua, solo perché non si sa programmarne e finanziarne la gestione o la qualità delle infrastrutture. Oggi, a essere messa in discussione non è solo la qualità di un servizio, ma un vero e proprio diritto fondamentale che rischia di essere consegnato alla speculazione. Nel Lazio abbiamo già avuto la prova drammatica dei pericoli connessi a questa deriva. A coloro che intendono svendere il concetto stesso di bene comune, la Regione Lazio si opporrà e lo farà attraverso tutti gli strumenti che la Legge mette a disposizione, fino al ricorso alla Corte Costituzionale, in difesa dei diritti dei cittadini e delle prerogative che la Costituzione assegna alle Regioni
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