Acqua azzurra acqua chiara
Un quadro desolante sul quale grava pesantemente il Decreto Legge 135/09 attualmente in discussione al Senato che, se convertito in legge, sottrarrà definitivamente ai cittadini e alla sovranità delle Regioni e dei Comuni il controllo sull’acqua potabile di rubinetto, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali del settore idrico. In questo contesto, caratterizzato anche da una grande confusione, l’azione dei Comitati cittadini, che si battono per difendere un diritto sacrosanto, è oggetto anche di forme più o meno palesi di “sciacallaggio politico”. Un modo consueto al giorno d’oggi di ricercare consensi seguendo il disagio, il malcontento e purtroppo spesso la disperazione, senza perseguire obiettivi di coerenza ai diversi livelli di responsabilità amministrativa e di rappresentanza. SeL e le componenti che la costituiscono, con le sue pur innegabili difficoltà nel panorama politico nazionale e locale, ha da sempre sostenuto e perseguito su questo argomento un solo obiettivo: affermare il primato del controllo pubblico nella gestione dell’acqua come Bene Comune. In questo contesto sono poche le forze politiche che possono vantare una battaglia di lungo corso, ma i cittadini valuteranno poi al momento opportuno.
Oggi deve essere chiaro che due sono i livelli di confronto dove la politica deve mostrare con atti concreti il suo impegno e le sue scelte.
Il primo, a livello nazionale, dove la priorità è battere il tentativo di consegnare nelle mani dei privati l’affare del secolo; la gestione delle risorse idriche.
Il secondo a livello locale, dove è necessario sostenere a livello amministrativo ed istituzionale, la vertenza aperta oggi da 300 cittadini veliterni che contestano ad ACEA il regime di tariffazione applicato e la qualità del servizio. Una battaglia che deve essere anche di tutti quei cittadini onesti che per anni hanno sostenuto le spese del servizio idrico a vantaggio dei disonesti garantiti da 10 anni di inettitudine amministrativa della destra.
Per questo SeL chiede al Consiglio Comunale di Velletri di impegnare la Giunta affinchè nelle sedi opportune si pronunci a sostegno dei reclami presentati, per ottenere da ACEA adeguate risposte e atti conseguenti, senza che ciò comporti la possibilità di un distacco dell’utenza, circostanza quest’ultima non prevista dalla legge nel caso di servizi pubblici essenziali.
Sinistra e Libertà-Velletri
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento