Accordo volontario Enel-Ministero dell’Ambiente
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- Fulvio Conti e Stefania Prestigiacomo, alla presenza del premier Silvio Berlusconi, firmano impegni reciproci per favorire il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia ambientale.
- La Società si impegna a sviluppare le fonti rinnovabili, a ridurre le emissioni delle centrali termoelettriche, convertendo vecchi impianti e usando più biomasse e CDR e a migliorare l’efficienza negli usi finali dell’energia.
- Il Ministero e il Governo si impegnano ad accelerare le procedure autorizzative e a sostenere i progetti innovativi di Enel anche in sede europea.
Roma 7 luglio 2009 – Nell’ambito del “Patto per l’ambiente” promosso dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e da 11 imprese nazionali, l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti e il Ministro Stefania Prestigiacomo hanno firmato oggi alla presenza del Primo Ministro Silvio Berlusconi un accordo volontario nel quale Enel si impegna a contribuire con programmi concreti e misurabili al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari su riduzione dei gas effetto-serra, efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili. Come è noto, gli obiettivi del “Pacchetto energia” europeo prevedono, entro il 2020, la riduzione del 21% delle emissioni di gas effetto-serra, del 20% dei consumi di energia primaria e la crescita del 20% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Fulvio Conti ha commentato: “Enel ha sempre adottato volontariamente una politica di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica: con l’accordo di oggi confermiamo il nostro impegno nella lotta al cambiamento climatico, potendo contare sul sostegno del Governo e del Ministero dell’Ambiente per superare ostacoli e lentezze che frenano l’entrata in funzione di nuovi impianti amici dell’ambiente. E per portare avanti anche in sede europea i progetti innovativi di Enel per la cattura e sequestro della CO2, la filiera dell’idrogeno, il solare ad alta concentrazione, le reti intelligenti”.
GLI IMPEGNI DI ENEL
Rinnovabili
Con l’accordo firmato oggi, Enel si impegna a incrementare la potenza installata che usa fonti rinnovabili, che a fine 2008 era pari a 2.597 MW (escluso il grande idroelettrico), di ulteriori 4.100 MW entro il 2020. Per quell’anno quindi la potenza installata degli impianti Enel che usano la forza dell’acqua, del sole, del vento e il calore naturale della terra (geotermia) ammonterà a circa 6.700 MW.
Termoelettrico
Sul fronte termoelettrico, Enel è impegnata a sostituire vecchie centrali a olio combustibile a bassa efficienza (rendimento termico del 38%) con nuove centrali a carbone pulito (rendimento termico 45%). Prima fra tutte quella di Porto Tolle (Rovigo), il cui progetto di conversione ha ottenuto di recente la valutazione di impatto ambientale positiva. La sola conversione di questa centrale comporterà una riduzione delle emissioni di anidride carbonica stimabile in 2 milioni di tonnellate all’anno.
Biomasse e CDR
Inoltre, Enel si impegna a incrementare l’uso di biomassa vergine e di combustibile da rifiuti (CDR) per la produzione di energia elettrica nelle proprie centrali dalle 137,5 mila tonnellate all’anno del 2008 (115 mila tonnellate di biomasse, 22,5 tonnellate di CDR) a 300 mila tonnellate (230 mila tonnellate di biomasse, 70 mila tonnellate di CDR) nel 2013.
Efficienza energetica negli usi finali
Enel intende rafforzare il suo impegno nell’efficienza negli usi finali dell’energia: nell’illuminazione pubblica, anche con l’utilizzo dei led; nella rete di distribuzione, con lo sviluppo delle “smart grids”; nella collaborazione con i clienti industriali con gli audit per ottimizzare i consumi di energia. Entro il 2013 questo tipo di interventi consentirà un risparmio di circa 100 mila tonnellate equivalenti di petrolio per arrivare a 300 mila tonnellate nel 2020.
GLI IMPEGNI DEL MINISTERO E DEL GOVERNO
Il Ministero dell’Ambiente e il Governo si impegnano:
- a individuare, nel rispetto delle norme vigenti, le possibili azioni per accelerare le procedure di autorizzazione di propria competenza, per consentire la rapida attuazione degli interventi di Enel previsti dall’accordo;
- a sostenere i progetti a cui partecipa Enel, nell’ambito delle attività di promozione della partecipazione di aziende italiane ai programmi di ricerca e innovazione europei in campo ambientale;
- a promuove il riutilizzo dei siti industriali esistenti, favorendo investimenti ad alto contenuto ambientale.
Lo strumento dell’Accordo Volontario fra grandi imprese e Amministrazioni Pubbliche, previsto nella delibera CIPE 19 novembre 1998 sull’attuazione del protocollo di Kyoto e nel “libro Verde” della Commissione Europea, serve a favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali in tema di riduzione dei gas clima-alteranti.
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