Accettazione di mutuo sostegno anche tra le diversità
Una lettera aperta di risposta formulata dalla Sinistra Giovanile di Rocca Priora in merito ad un editoriale del giornalino locale Murales, in cui si parla della questione relativa all’on. Vladimir Luxuria il quale vuole fare da testimone al matrimonio religioso della cugina.
Gentile Direttore,
le scriviamo in merito all’editoriale pubblicato lo scorso 10 /11/2007 in cui si commentava il caso “Luxuria”, chiamato a testimoniare alle nozze cattoliche della cugina. La lettura dell’articolo ha suscitato alcune perplessità in merito a delle affermazioni presenti nel testo.
Si sostiene, senza mezzi termini che chi è omosessuale non può essere cattolico. Che l’omosessualità è incompatibile con gli insegnamenti del Vangelo.
Sebbene ancora esistano persone che la pensano così, ci corre l’obbligo di sottolineare, in rappresentanza delle giovani generazioni, presenti su questo territorio, che esiste un altro fronte che porta avanti un pensiero diverso, legato ad una visione di Amore cristiano con la “A” maiuscola che è da sempre stato in grado di dare dignità anche a chi ha sbagliato, a chi chiede perdono, a chi può sembrare diverso solo per i suoi orientamenti sessuali, e a chi come le prostitute l’amore decide di venderlo per strada (le riportiamo come esempio la nota figura dello scomparso Don Benzi, considerato da molti “l’apostolo delle prostitute”).
Ufficialmente l’accettazione delle persone omosessuali nella Chiesa esiste solo se l’omosessuale rinuncia a vivere una sua vita affettiva e di coppia. Mentre esclude tutti coloro che vivono relazioni d’amore.
Ufficiosamente, e quindi in realtà, la quotidianità di molte parrocchie è fortunatamente differente. Esistono omosessuali che vivono la propria fede all’interno di comunità ecclesiali nella visibilità totale del loro orientamento sessuale.
Ma qui l’On. Luxuria, non chiede di farsi prete, o di andare a messa ogni giorno a recitare le omelie, chiede solo di poter fare da testimone al matrimonio della cugina .
Così come Lei certamente saprà, il diritto canonico prevede che il testimone possa essere anche non credente o di religione diversa e persino pubblico peccatore. Quindi se ne deduce che la Chiesa, e quanti come essa sostengono motivazioni di altro genere, violano se necessario, lo stesso diritto canonico.
Le vogliamo raccontare, in questa breve invasione sul suo settimanale, ciò che gli occhi dei giovani, vedono al di fuori della piccola comunità di Rocca Priora, che per certi versi rimane troppo ancorata ad una visione del diverso, legata ad un equazione tanto elementare quanto sbagliata, che recita: diverso = cattivo, e non diverso = risorsa, che predilige il principio di esclusione a quello di inclusione e collaborazione e non riesce a far fronte alle sfide del futuro e del progresso.
L’omosessualità è considerabile un peccato? I milioni di gay cattolici nel mondo, le migliaia di omossessuali che formano associazioni gay cattoliche nel nostro Paese, possono essere considerati peccatori?
A nostro avviso no! Tanto per portarLe esempi illustri, che aprano la via alla possibilità di pensarla diversamente, le citiamo il caso di Monsignor Clemente Riva che a Roma, (a 30 Km da questo giardino di discriminazioni a cielo aperto) portò avanti la consuetudine di incontrare i gruppi di omosessuali credenti in occasione del Natale.
L’Islam stesso, che è molto severo nei confronti dell’atto sessuale tra persone dello stesso sesso, fino a prevedere la pena di morte, non concepisce “l’orientamento omosessuale” un peccato, e non prevede nessuna pena o limitazione religiosa per i gay.
Perché allora deve continuare a esistere questa specie di scomunica per i “falsi peccatori”?
Perché non si tenta di impedire a tutte quelle categorie considerate “immorali” di fare il testimone di nozze? Perché non si discriminano i produttori, i commercianti, i possessori di armi (in cui l’Italia investe più denaro di Israele?). Perché si celebrano messe e funerali per i militari, per i criminali, per gli assassini, per i pedofili e per i mafiosi? E allo stesso tempo, perché si vuole emarginare dalla religione i gay?
Con questo contributo, siamo a testimoniare la necessità che si riveda la modalità di comunicazione e si comprenda a fondo la tematica prima di imbastire una “guerra santa”, la quale potrebbe avere ripercussioni psicologiche drammatiche su tutti gli omosessuali e i diversi, che non si sentono accettati. Parliamo in particolare degli adolescenti, dei giovani a cui va lanciato un messaggio di sostegno e non di condanna.
Non vogliamo che tra i giovani passi questo messaggio obsoleto, ingiusto e pericoloso, che giustifichi e fomenti la violenza contro uomini e donne “colpevoli” di vivere l’amore fuori dalle regole imposte dalla chiesa cattolica e dalla morale comune.
Alla fine e per fortuna il caso è rientrato perché il vescovo è tornato sui suoi passi, dando il via libera a Luxuria. Ma allo stesso tempo continua ad intristirci il fatto che nel 2007 vengano formulate accuse e discriminazioni di questo genere, evidenziando una visione sempre più retrograda e primitiva.
In conclusione, Gentile Direttore, a dispetto di quanto detto (e per fortuna!), saprà altrettanto bene che la sua Chiesa è piena zeppa di omosessuali!
Insieme al COCI, “Coordinamento gruppi di omosessuali cristiani in Italia”, è molto attiva la Rete, che dedica grande spazio alla realtà degli omosessuali cattolici, ma anche in particolare ai preti omosessuali. Il sito più importante in Italia è “Venerabilis”, http://www.venerabilis.cjb.net/, che raccoglie le osservazioni, i racconti e gli sfoghi di persone costrette a vivere la propria fede nel silenzio, per paura delle discriminazioni di cui Lei, nel suo editoriale, ha dato un ottimo esempio!
SINISTRA GIOVANILE ROCCA PRIORA
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