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Accademia Nazionale di Santa Cecilia – PUCCINI MESSA DI GLORIA

Aprile 20
15:27 2022

Accademia Nazionale di Santa Cecilia 21/22

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia

 Giovedì 21 ore 19.30, Venerdì 22 ore 20.30, Sabato 23 aprile ore 18

PUCCINI

MESSA DI GLORIA

Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3 il 22 aprile

e su Rai 5 il 12 maggio alle ore 21.15

 

Dopo un viaggio nella musica inglese del Novecento a fine marzo, Antonio Pappano torna con un nuovo appuntamento giovedì 21 aprile ore 19.30 (repliche venerdì 22 aprile ore 20.30 e sabato 23 aprile ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone-Sala Santa Cecilia) con un “terzetto” di compositori tutto italiano formato da Puccini, Ponchielli (che di Puccini fu insegnante al Conservatorio di Milano) e De Sabata (che al Conservatorio di Milano compì i propri studi). Apre il concerto la Messa di Gloria per soli, coro e orchestra, composta dal giovane Giacomo Puccini nel 1880 al termine del suo periodo di studi a Lucca, e riscoperta soltanto negli anni Cinquanta dello scorso secolo. La partitura, in seguito, fu per il suo autore fonte di alcuni autoimprestiti, poiché Puccini riutilizzò i temi dell’Agnus Dei e del Kyrie rispettivamente in Manon Lescaut e in Edgar. Antonio Pappano, che nel 2001 ha inciso la composizione su disco, nell’occasione verrà affiancato da due grandi star come Saimir Pirgu, scoperto e lanciato giovanissimo da Claudio Abbado e oggi acclamato sui più prestigiosi palcoscenici del mondo, e dal baritono Mattia Olivieri, esibitosi recentemente a Santa Cecilia nella trionfale Turandot diretta da Pappano e incisa per la Warner Classics. Seguirà l’Elegia per grande orchestra di Amilcare Ponchielli, alla prima esecuzione nei cartelloni di Santa Cecilia. L’Elegia, riscoperta alla fine degli anni Settanta del Novecento, è stata diretta per la prima volta da Riccardo Muti nel 1980 a Filadelfia, e il musicologo tedesco Anselm Gerhard l’ha definita “tra i brani per orchestra più straordinari della produzione italiana dell’ultimo quarto del XIX secolo”. Probabilmente fu composta dopo il 1879 per un’occasione commemorativa, forse addirittura per la commemorazione della morte di Richard Wagner (1883) che Ponchielli ammirava in modo particolare, e il cui “nuovo stile germanico” balugina in alcune battute di questa breve composizione di sole 141 battute.

In chiusura di concerto, a 130 anni dalla nascita del direttore e compositore triestino Victor De Sabata (1892-1967), l’Orchestra di Santa Cecilia interpreterà il suo primo poema sinfonico Juventus, composto nel 1919 e diretto da De Sabata a Santa Cecilia nel 1921 e nel 1928. Tra i maggiori direttori della prima metà del Novecento, De Sabata è salito sul podio delle migliori orchestre del mondo (Berlino, Vienna, Londra, Bayreuth, New York); nel 1925 ha diretto la prima mondiale di L’enfant et les sortiléges di Ravel a Monte Carlo e nel 1953, poco prima di ritirarsi dalle scene, incise una memorabile Tosca con Maria Callas, Tito Gobbi e Giuseppe Di Stefano. Ma egli si dedicò anche alla composizione e nel suo catalogo figurano musiche da camera, di scena, un’opera e tre poemi sinfonici. Juventus è un inno alla giovinezza e risente della forte influenza di Richard Strauss, che peraltro diresse la composizione in una tournée effettuata in Sudamerica. A proposito del brano, De Sabata scrisse in un programma di sala coevo: «Nel comporre Juventus l’autore si è proposto di esprimere musicalmente quegli “stati d’animo” propri della giovinezza e frequenti in certe nature avide di bellezza ed irrequiete di eroismi: tensioni imperiose di volontà e morbidi abbandoni, alternative impensate di inerzie e di disperati scoraggiamenti ed improvvisi ritorni al gaudioso fervore della vita, alla lotta tenace per l’ideale».

 

 

Saimir Pirgu  

Acclamato dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo, scoperto da Claudio Abbado, considerato tra gli artisti con la più rapida ascesa nel mondo operistico e concertistico, Saimir Pirgu è tra i tenori più richiesti e in vista nel panorama della lirica internazionale.  Nato in Albania, ha studiato canto al conservatorio Monteverdi di Bolzano con Vito Maria Brunetti. Si esibisce regolarmente presso i maggiori teatri di tutto il mondo fra cui il Metropolitan Opera di New York, il Teatro alla Scala, il Bolshoi di Mosca, la Wiener Staatsoper, la Royal Opera House di Londra, l’Opéra di Parigi, la Staatsoper e la Deutsche Oper di Berlino, l’Opernhaus di Zurigo, la Bayerische Staatsoper, il Liceu di Barcellona, la San Francisco Opera, la Los Angeles Opera, il Festival di Salisburgo e l’Arena di Verona.

Tra i maggiori successi delle ultime stagioni ricordiamo: Les Contes d’Hoffmann a Zurigo, Carmen a Berlino, La Bohème a Los Angeles e al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, La Damnation de Faust al Bolshoi di Mosca, Rigoletto alla Royal Opera House di Londra, Monaco e Arena di Verona, La Traviata al Metropolitan Opera di New York, Vienna e Parigi, Werther a Tokyo, Un Ballo in Maschera a Parma, Onegin all’Opera di Roma, Roméo et Juliette a Barcellona, L’Elisir d’Amore alla Staatsoper di Vienna e alla Deutsche Oper di Berlino, Il Flauto Magico alla Teatro Alla Scala di Milano, La Clemenza di Tito all’Opéra National de Paris.

Particolarmente apprezzato anche nell’ambito concertistico, si è distinto per le sue interpretazioni del Verdi Requiem al Festival di Salisburgo con Riccardo Muti e i Wiener Philarmoniker, al Musikverein di Vienna e a Monaco con Mariss Jansons e l’orchestra di Bayerischer Rundfunks, con Antonio Pappano e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, al Concergebouw di Amsterdam e alla Philharmonie de Paris. Tra gli ultimi impegni si ricordano la “Petite Messe Solennelle” di Rossini al Musikverein di Vienna e al Théâtre des Champs Elysées di Parigi con Daniele Gatti, il Concerto di Capodanno 2013 al Teatro la Fenice di Venezia, lo “Stabat Mater” di Dvořák allo Styriarte Festival di Graz con Nikolaus Harnoncourt, la “Messe Solennelle” di Berlioz al Musikverein di Vienna con Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker. Ha inoltre calcato i palchi dell’Auditorium Lingotto di Torino con Claudio Abbado, Conertgebouw di Amsterdam con Peter Schneider e i Wiener Philharmoniker, Auditorium Santa Cecilia di Roma con Vladimir Jurowski, Chicago Symphony Center con Riccardo Muti e collaborato più volte con la Haydn Orchestra e Gustav Kuhn, con il quale nel 2006, ha inciso per Universal il suo primo album, “Angelo casto e bel”, antologia di arie operistiche.

È stato diretto dalle bacchette più prestigiose come quelle di Claudio Abbado, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Nikolaus Harnoncourt, Mariss Jansons, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, James Conlon, Daniele Gatti, Antonio Pappano e, tra i registi, Franco Zeffirelli, Woody Allen, Peter Stein, Graham Vick, Willy Decker, Deborah Warner, Luca Ronconi, Kasper Holten, David McVicar, Ferzan Ozpetek.

Vanta numerose registrazioni DVD e discografiche tra le quali il suo ultimo album di successo “Il Mio Canto” edito da Opusarte. Dal 2013 è ambasciatore di Down Syndrome Albania, una fondazione dedita ad assistere bambini affetti dalla sindrome di Down.

 

Mattia Olivieri

Diplomatosi giovanissimo al Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna, Mattia Olivieri si perfeziona con il baritono Maurizio Leoni. Nel 2009 entra a far parte della Scuola dell’Opera italiana del Teatro Comunale di Bologna e inizia a collaborare con istituzioni musicali quali il Festival di Martina Franca e la Semperoper di Dresda. Nel 2012 partecipa all’Accademia Rossiniana del ROF ed entra a far parte del Centre de Perfeccionament dell’Opera di Valencia.

Nel 2015 debutta al Teatro alla Scala nella Bohème diretto da Dudamel e nell’Elisir d’amore di Asagarov diretto da Fabio Luisi. Nell’imminente Stagione sarà in Romeo et Juliette, produzione diretta da Viotti, e nel Turco in Italia diretto da Fasolis e in Agrippina, produzione di Carsen diretta da Capuano, mentre in quella successiva in un progetto sotto la direzione di Mehta.

Fra i ruoli interpretati Marcello nella Bohème ad Atene, Sao Paulo, Teatro La Fenice e Amsterdam e Schaunard a Valencia e alla Scala, Guglielmo in Così fan tutte a Valencia, Nizza e Roma, Cherubini nella Zarzuela El duo de la africana a Valencia. Il ruolo del protagonista in Don Giovanni a Palermo, Trieste e nella tournée a Dubai del San Carlo di Napoli, Ping in Turandot all’Arena di Verona e al Festival di Bregenz dove ha anche preso parte al Requiem di Donizetti, Nardo nella Finta giardiniera nel Glyndebourne Tour, alla Scala e nel loro tour a Shanghai. Importanti debutti saranno quello tedesco alla Bayerische Staatsoper in Turandot e ai Münchener Festspiele, nelle Nozze di Figaro, al Maggio Musicale Fiorentino, nei Pagliacci ad Amsterdam, Valencia e Londra, ancora alla Scala con Romeo et Juliette e Il turco in Italia, Così fan tutte al Maggio Musicale Fiorentino, Carmen a Napoli, Il barbiere di Siviglia alla Scala e alla Wiener Staatsoper.

Giovedì 21 aprile ore 19.30, venerdì 22 ore 20.30, sabato 23 ore 18

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia

 Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Antonio Pappano direttore

Saimir Pirgu tenore

Mattia Olivieri baritono

 Puccini Messa di Gloria

Ponchielli Elegia

De Sabata Juventus

www.santacecilia.it

Biglietti da €19 a €52

 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia 21-22

 

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

Sala Petrassi

giovedì 21 aprile ore 21

 

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