Abusivismo: perchè la città al Governo ha abbandonato l’aula
La Città al Governo non ha mai inteso sottovalutare la gravità del problema, fortemente sentito da alcuni cittadini. Abbiamo denunciato per ben due volte in consiglio comunale l’impossibilità di votare la delibera proposta dalla maggioranza e ne elenchiamo i motivi, per chiarire ancora una volta all’amministrazione, alle cronache locali e soprattutto ai cittadini disorientati da notizie parziali e accusatorie, che l’approccio alla tematica, così come proposto, è completamente sbagliato. 1. Non ci è stato consentito di prendere visione dei documenti necessari alla valutazione tecnica e politica, ben noti invece alla maggioranza; questo è un elemento di forte discriminazione per chi deve votare; 2. è stato evidente il conflitto di interessi, ipotesi sostenuta da tutta la minoranza e dimostrata dal fatto che la consigliera Masi non ha potuto presenziare né alla conferenza capigruppo, né alla seduta del consiglio comunale quando si discuteva il punto; il nostro sarebbe stato un voto alla cieca, il suo no; 3. è inaccettabile che un consiglio comunale venga chiamato a decidere su un argomento così delicato e di interesse collettivo senza chiarire la specificità e l’ampiezza del campo di applicazione; 4. è inopportuno che la proposta della maggioranza non si limiti ad istituire una indennità, ma venga gonfiata con affermazioni vaghe sul fenomeno abusivismo, senza fornire elementi di chiarezza sulle conseguenze di una applicazione generalizzata; 5. è assente una politica volta ad una pianificazione preordinata e funzionale al governo del territorio, che prenda in esame anche l’incidenza dell’abusivismo edilizio; questa amministrazione affronta in modo disarticolato i delicati aspetti (vedi le lottizzazioni residue, le perimetrazioni, le aree a standard, gli oneri a scomputo, i servizi di cui ancora necessita il nostro paese); 6. è inappropriata la comunicazione rivolta ai cittadini interessati, perché la delibera introduce solo una “terra di mezzo”, di cui non si conosce lo stato iniziale ne l’approdo finale; l’amministrazione ambiguamente cerca di far credere che pagando l’indennità si eviterà la demolizione, ma al tempo stesso deve sostenere che le demolizioni ci saranno; _____________________________________________________________________________________ La Città al Governo • Comitato: Largo Gorizia 2 – cap 00046 Grottaferrata (RM) • email: lacittalgoverno@gmail.com – www.lacittaalgoverno.it 7. per ben due volte la maggioranza ha portato in consiglio la proposta di delibera: ritirata la prima volta per problemi interni alla maggioranza stessa, mai coesa quando approda in aula, e ripresentata identica la seconda, senza recepire alcun suggerimento da parte della minoranza. Troppi i quesiti che abbiamo sollevato a cui nessuno ha risposto. Quanti sono i casi di avvenuta acquisizione? Con quali procedure amministrative e valutazioni tecniche c’è stata l’acquisizione? Quanti sono i casi di rilevanza sociale? Come si intende fronteggiare l’emergenza abitativa? Quanti e quali sono i casi in cui sarà necessario demolire? Ma soprattutto perché la maggioranza procede su questo argomento rilasciando informazioni ai cittadini che invece presuppongono decisioni specifiche che solo il consiglio comunale può prendere? Le dichiarazioni lette nei verbali di commissione lasciano sconcertati per inesattezza procedurale. Tantissimi altri rilievi di natura tecnica sono stato sollevati da La Città al Governo in consiglio comunale, se ne trova ampia documentazione e siamo disponibili ad incontrare chiunque voglia approfondire. Le scelte e le posizioni politiche si prendono con cognizione, per rispetto dei diritti dei cittadini tutti, abusivi e non abusiv
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