Abbazia di San Nilo – Concerto di melurgia bizantina presso la Chiesa di Santa Madre di Dio
Avvicinamento al Millenario: domenica 7 maggio nell’Abbazia di San Nilo concerto di melurgia bizantina presso la Chiesa di Santa Madre di Dio
Prosegue il percorso di avvicinamento al Millenario della consacrazione della Chiesa di Santa Madre di Dio nell’Abbazia di San Nilo che verrà celebrato nel 2024, attraverso una serie di conferenze e concerti organizzati durante il corso di quest’anno dalla Congregazione d’Italia dei Monaci Basiliani.
Il prossimo appuntamento in programma è il concerto di Melurgia Bizantina che verrà eseguito dal coro polifonico “San Basilio Il Grande” domenica 7 maggio alle ore 18. Un coro che nasce proprio presso l’Abbazia Greca di Santa Maria per iniziativa della comunità dei Monaci Basiliani e intende promuovere la bellezza del cantare in coro, scoprire l’affascinante mondo della Melurgia Bizantina, propria dell’Abbazia Greca, avvicinando la categoria dei giovani della zona dei Castelli Romani. Partito nel settembre del 2020, il coro oggi conta circa 30 cantori che, sotto la guida del direttore del coro, Fratel Clemente Corsaro, portano avanti questo progetto di cultura e vicinanza a Dio per mezzo della musica sacra, che riesce sempre ad elevare gli animi.
I cantori del coro “San Basilio Il Grande” con le loro voci trasportano gli spettatori dei loro concerti nel mistico e affascinante mondo della tradizione orientale antica, con un repertorio che conta diversi testi della Melurgia Bizantina, cui si aggiungono altri brani del repertorio sacro europeo.
Questa e altre manifestazioni in corso di svolgimento rappresentano un’anticipazione di ciò che avverrà nelle celebrazioni del 2024, anno in cui ricorre il Millenario della consacrazione della Chiesa alla TuttaSanta Madre di Dio nell’Abbazia di San Nilo avvenuta a Grottaferrata il 17 dicembre 1024. Il Monastero Esarchico di rito greco-bizantino è rimasto attivo senza soluzione di continuità per oltre un millennio, caso unico in Europa occidentale, rappresentando per caratteristiche storiche, culturali, artistiche e liturgiche un autentico ponte spirituale tra l’Oriente e l’Occidente cristiano, incarnando altresì un segno vivente di dialogo e di fraterna cooperazione tra Oriente ed Occidente.
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