A Rita Gatta un premio per ‘Aspromonte’
Anche Rita Gatta, giunta da Rocca di Papa, salita dal litorale ionico passando per le Bombarde per ammirare il panorama mozzafiato del golfo, ha avuto modo di apprezzare le bellezze della costa dei Gelsomini e non solo. Il territorio della Locride dall’alto si adagia su un azzurro fiabesco, proseguendo poi attraverso i tornanti della vecchia statale per giungere sui monti, a Canolo, dalle rocce spettacolari contemplate e dipinte dal pittore inglese nel 1847. Le emozioni dell’autrice di Aspromonte, poesia che esprime un particolare affetto per la Calabria, le hanno permesso di vincere il primo premio del concorso ‘Vivere il Parco Nazionale dell’Aspromonte’. I versi della poetessa si sono soffermati tra i rami delle faggete e pinete dell’Altopiano dello Zomaro, dove «barlumi d’azzurro / guizzano tra i rami / filtra un raggio di luce / sul morbido tappeto / tonalità tabacco» in un paesaggio da fiaba, tra antichi precipizi, impervi, aspri, che sanno d’infinito. Una natura sconosciuta a molti, troppi, forse per questo ‘inviolata’.
Il concorso e la manifestazione finale, alla quale erano presenti la Rai regionale e testate giornalistiche locali, sono stati organizzati dall’Accademia Senocrito di Gerace, che vanta come direttore artistico la pianista Loredana Pelle. Le opere consegnate ai vincitori, dei piatti-ricordo, sono state realizzate da artisti calabresi: i fratelli Condò sono gli autori del primo premio, ‘La Cattedrale’, andato alla poetessa Gatta.
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