A Natale la bonta’ non e’ di casa nella Asl rm1 e salute e benessere non esistono
Proprio qualche settimana prima di Natale il Direttore della ASL RM1, Tanese, ha deciso di staccare la corrente al Pad. 25 del Santa Maria della Pieta’. Non stiamo parlando della ex Lavanderia, stiamo parlando di una piccola occupazione ad uso abitativo che prosegue da vent’anni, nata e proseguita nella consapevolezza di Comune, Municipio, Regione ed ASL che avrebbero dovuto trovare soluzioni, nello spirito del diritto alla casa ed, oggi, anche dei diritti dei minori.
Ad oggi infatti vi sono presenti alcuni nuclei familiari (non più di cinque) con anche figli minori. Che quest’anno il Natale, nel cosiddetto Parco della Salute e del Benessere, lo hanno passato al buio e al freddo. Grazie alla ASL RM1.
Il Padiglione 25, in realtà, sarebbe dovuto tornare alla proprietà della Regione, ma la ASL non lo ha mai consegnato e la Regione mai preteso. Così oggi assistiamo anche al rimpallo delle responsabilità tra Regione e ASL, che lasciano al Comune e al Municipio, nel frattempo, il trovare una soluzione alternativa alla residenza di questi nuclei familiari.
Ci auguriamo che questa ennesima vicenda chiarisca al Comune e al Municipio XIV la natura degli accordi che intercorrono con la ASL RM1: l’importante e’ che qualcun altro paghi ma si faccia quello che la ASL vuole.
Così è stato con i fondi del Giubileo, serviti alla ASL per recuperare padiglioni per i propri servizi e non per ridare a Roma un Ostello della Gioventù, così è stato con gli affitti di mercato richiesti al Municipio quando si è spostato nel Santa Maria della Pietà lasciando via Battistini, così è per l’Antea, fiore all’occhiello vero dei servizi di cure palliativi, finanziati però direttamente dalla Regione, così è oggi con i nuovi fondi che la ASL RM1 ha ricevuto dalla Regione per ristrutturare padiglioni non si sa ancora per quali funzioni e per la manutenzione del Parco, non si sa per quanto tempo.
Basta che Regione e Comune paghino e per chi è in difficolta’….nessuna pietà, ci pensi qualcun altro.
Queste le premesse per il 2019 al Santa Maria della Pietà. Invitiamo quindi i rappresentanti eletti dalle associazioni nella Consulta Cittadina sul Santa Maria della Pietà, che il Comune sta tardivamente istituendo, a venire se non quotidianamente almeno settimanalmente a rendersi conto di quello che accade nell’ex Ospedale Psichiatrico. Avranno come sempre la possibilità di incontrarsi presso la ex Lavanderia e magari di confrontarsi con chi, da quattordici anni, segue e si batte per il riuso socio culturale di questo importante patrimonio pubblico.
In uno spirito reale, concreto e perseguito, di inclusione e di solidarietà.
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