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A Napoli: “1522” (il numero antiviolenza e stalking): Mostra Collettiva itinerante

A Napoli: “1522” (il numero antiviolenza e stalking): Mostra Collettiva itinerante
Ottobre 21
18:13 2022

dal 21 Ottobre al 11 Novembre

Chiesa San Severo al Pendino – via Duomo, 286, 80138 Napoli (Na)

Inaugurazione sabato 21/10/2022 ore 16

1522 è una mostra collettiva itinerante, il cui obbiettivo è aumentare la visibilità del numero telefonico 1522 attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, gestito dalla ONG Differenza Donna, e contemporaneamente, dare il via ad una discussione sulla discriminazione di genere avviando delle proposizioni positive.

Inaugurata già a Castel Gandolfo l’8 marzo 2022, Giornata internazionale dei diritti della Donna, e il 2 aprile 2022 a Castelnuovo di Porto, per il suo terzo appuntamento, grazie al patrocinio della Città di Napoli e approfittando della splendida location, la prestigiosa Chiesa di San Severo al Pendino, rinnova l’allestimento e amplia il numero di opere esposte.

Il percorso della mostra è strutturato in più sezioni e si apre con Divieto Originale (Forbidden) di Claudia Lodolo.
Una grande mela rossa che, mutuando il segnale stradale di divieto, introduce la riflessione sulle discriminazioni di genere giustificate da interpretazioni della Bibbia funzionali a società maschiliste che di fatto, per millenni, hanno vietato alle donne di autodeterminare il proprio destino.

La mostra prosegue con  Invisibili e Matrimoni di Bahar Hamzhepour, opere che affrontano la condizione femminile nelle società patriarcali.
Raccontando di mondi in cui la parità di genere sono utopia dove le donne, sebbene siano il pilastro della famiglia, sono ignorate, dimenticate nei loro meriti, nelle loro esigenze, dunque invisibili.

CHIEDEvano e 1st October 2018, di Annalisa Mercuri, affrontano la parte più dolorosa e buia della mostra, la violenza e i femminicidi.

Nel lavoro CHIEDEvano, viene messo in campo uno dei dilemmi contemporanei più difficili da affrontare, ovvero le violenze sulle donne reiterate come le denunce, troppo spesso inascoltate.

Mentre con 1st october 2018, l’artista, rende visivamente la quantità di donne uccise, solo per il fatto di essere donne, in un solo giorno, il 1° ottobre 2018.

Le opere di Angelo di Di Gianfilippo, Senza titolo, Green Kiss e Underground, mettono in campo una riflessione sull’uso del corpo femminile come mero supporto per comunicazioni commerciali.

Le immagini “strappate”, da pubblicità e riviste di moda, perdendo leggibilità recuperano l’identità del S(oggetto)

Una soggettività che messa in relazione con i Ritratti di Werther Germondari, acquisisce particolare valenza.

Con le opere Sartum, Frammenti e Scars, di Carlo Chiatti, mettendo in campo la metafora del kintsugi, le ferite e le dolorose esperienze esibite e valorizzate, nel contesto della mostra, sono un invito ad iniziare un nuovo percorso, facendo delle violenze e dei traumi subiti un momento di crescita che attivano l’arma più potente di tutte: la resilienza.

I Ritratti realizzati da Werther Germondari, in occasione delle performance Scatto in avanti, realizzata il 25 novembre del 2021, Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, e Ri-Scatto in avanti, realizzata l’8 Marzo 2022 Giornata internazionale dei diritti della Donna mostrano donne emancipate, belle per la loro naturalezza. Donne che non sono i miti irraggiungibili della pubblicità, ma persone capaci di mettersi in gioco davanti ad un uomo messo a nudo, e non hanno paura della sua vulnerabilità.

Donne che, consapevoli del loro valore e delle proprie potenzialità, non cercano più il marito-padre o il marito-figlio, ma un compagno o una compagna con cui condividere un percorso di vita solidale in paritaria dignità.

La mostra si chiude con l’opera Casa di Bambola di Claudia Lodolo, un’opera che è un inno all’autodeterminazione.

Ispirato dal celebre testo di Ibsen, l’opera vuole essere un invito per tutte quelle persone che hanno avuto e avranno il coraggio di chiedere aiuto, trovando in sé risorse inaspettate, per intraprendere un nuovo percorso di vita.

Un viaggio che, iniziando con una domanda d’aiuto, può trovare una prima risposta nel 1522, il numero di telefono attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità e gestito dalla ONG Differenza Donna e diventare qualcosa di unico e prezioso.

 

Titolo: 1522 

Curatore: Laura Giovanna Bevione.

Patrocini: Regione Lazio, Città di Napoli, Comune di Castel Gandolfo, Proloco di Castel Gandolfo

Date: dal 21 ottobre al 11 novembre 2022

Orari: dal lunedì alla venerdì 9.30-15.00

Sede: Chiesa di San Severo al Pendino, via Duomo, 286

          Napoli (Na)

Contatti: 081.895.6423 / 327.337.1588 / studiolab138@gmail.com

Sito: http://studiolab138.altervista.org

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