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A Frascati la conferenza su ELT: il più grande “occhio” del mondo rivolto al cielo

A Frascati la conferenza su ELT: il più grande “occhio” del mondo rivolto al cielo
Marzo 19
12:18 2018

Con uno specchio primario di oltre 30 metri di diametro l’ELT (Extremely Large Telescope) si appresta a diventare il più grande telescopio ottico/infrarosso del mondo, in grado di consentire lo studio ultra dettagliato degli oggetti celesti e di ampliare quindi lo spettro delle nostre conoscenze in ambito astrofisico. Di questo rivoluzionario progetto, che la comunità di astronomi e astrofisici europei sta realizzando in Cile attraverso l’ESO (European Southern Observatory), parlerà il 21 marzo presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati (RM) il Professor Piero Benvenuti, Segretario generale dell’Unione Astronomica internazionale (IAU), in occasione della conferenza “Grandi occhi puntati sull’Universo: l’Extremely Large Telescope, un’avventura europea”.

La conferenza inaugura la manifestazione “Incontri di scienza 2018 – Prospettiva cosmica”, che anticipa e lancia la Notte Europea dei Ricercatori 2018. La prestigiosa iniziativa di divulgazione scientifica, in programma a Frascati dal 21 marzo al 21 aprile, è organizzata dall’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA), in collaborazione con l’Associazione Eta Carinae e con il contributo di Frascati Scienza. Filo conduttore della manifestazione, la possibilità di riuscire a ottenere finalmente una completa prospettiva cosmica, in grado di comporre il “puzzle” delle finestre che l’uomo ha aperto sull’Universo.

Il relatore della conferenza Piero Benvenuti si è laureato in Fisica nel 1970 presso l’Università di Padova e ha iniziato la sua attività professionale come Astronomo presso l’Osservatorio di Asiago nello stesso anno. È stato responsabile scientifico, per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dei progetti IUE (International Ultraviolet Explorer) e HST (Hubble Space Telescope). È stato inoltre Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). È Professore emerito di Astrofisica dell’Università di Padova e docente del corso “Creazione ed evoluzione” presso la Facoltà Teologica del Triveneto di Padova. Nel 2015 è stato nominato Segretario Generale dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU), nel 2011 ha ricevuto invece il titolo di Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura da S.S. Benedetto XVI. È infine autore di oltre 150 articoli scientifici e di numerosi scritti divulgativi, e collabora regolarmente con i quotidiani Avvenire e Osservatore Romano.

Muovendo dalle nostre attuali conoscenze nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, frutto di secoli di ricerche e osservazioni, l’esperto delineerà il modello di Universo globalmente accettato, per poi arrivare a sottolineare la nostra “ignoranza”. “Conosciamo solo il 5% di tutto ciò che esiste! Il rimante 95% è composto da materia oscura (per circa il 30%) di cui non conosciamo la composizione e da una entità ancor più misteriosa, l’energia oscura, responsabile dell’osservata accelerazione dell’espansione del cosmo”, spiega Benvenuti. “Per indagare e cercare di risolvere questi affascinanti lati oscuri del nostro Universo non sono sufficienti piccoli miglioramenti agli strumenti oggi usati dagli astronomi, è necessario fare un passo da giganti e passare dal diametro attuale dei nostri più grandi telescopi (8-10 metri) a uno strumento di classe superiore: i 39 metri dell’Extremely Large Telescope, un’impresa tutta europea – prosegue l’esperto -La conferenza illustrerà gli obiettivi scientifici dell’E-ELT e descriverà le sfide tecnologiche da superare per costruire e operare il più grande telescopio mai immaginato”.

L’ELT sarà quindi in grado di collezionare primati e scoperte di grande valore scientifico. Del ruolo e delle potenzialità degli altri telescopi, sia terrestri che spaziali, parlerà invece, giovedì 29 marzo, l’Astronomo Marco Micheli dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA-ESRIN). A seguire, giovedì 5 aprile, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico parlerà di radiastronomia, meno conosciuta al grande pubblico ma molto promettente, grazie alle antenne SKA. Giovedì 19 aprile il Prof. Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute (GSSI), chiuderà invece il ciclo di incontri con una conferenza sulle onde gravitazionali, la cui scoperta epocale ha segnato l’inizio dell’astronomia multimessaggio. In programma tanti altri eventi divulgativi per immergersi nell’affascinante mondo dell’astronomia.

Per programma dettagliato
http://lnx.ataonweb.it/wp/incontri-di-scienza-2018/

Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa Associazione Tuscolana di Astronomia

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