A Colleferro, inaugura il Mercato della Terra di Slow Food!
A Colleferro, alle porte di Roma, inaugura il Mercato della Terra di Slow Food!
La prima edizione è in programma domenica 28 novembre. Si tratta del quinto mercato contadino promosso dalla Chiocciola nel Lazio
La rete dei Mercati della Terra di Slow Food si allarga: domenica 28 novembre , alle 9.30, inaugura quello di Colleferro , cittadina di ventimila abitanti della città metropolitana di Roma al confine con la provincia di Frosinone. L’avvio del nuovo mercato, il quinto nel Lazio, è particolarmente significativo perché rappresenta l’ennesimo segnale di rinascita di un’area la cui storia, nell’ultimo secolo, è stata caratterizzata da complicate vicissitudini industriali e ambientali. Il Mercato della Terra di Colleferro, che si svolgerà ogni terza domenica del mese dalle 9.30 alle 18 , ha luogo negli spazi del mercato coperto di via Leonardo da Vinci, alle spalle della sede comunale.
Il Fagiolone di Vallepietra, Presidio Slow Food, nella foto di Valerie Ganio Vecchiolino
«La città di Colleferro è nata ufficialmente un’ottantina di anni fa attorno a una fabbrica, la Bombrini Parodi Delfino, attiva inizialmente nella produzione di polvere da sparo ed esplosivi e successivamente anche nel settore chimico» spiega Francesca Litta, la fiduciaria della Condotta Slow Food Territori del Cesanese che organizza il Mercato della Terra di Colleferro in collaborazione con la Condotta Slow Food di Frosinone e il Comune di Colleferro.
«Con la nascita del Mercato della Terra cerchiamo di contribuire alla trasformazione di Colleferro sviluppando, come condotta Slow Food, diversi progetti: alcuni produttivi, in particolare per quanto riguarda le filiere cerealicole, e altri educativi rivolti ai più giovani, affinché scoprano la preziosa biodiversità di cui disponiamo e per cui siano coinvolti in prima persona nella sua tutela. Nel frattempo, lavoriamo anche sul tema dell’alimentazione e della salute, con l’obiettivo di arrivare a dotare il comune di una vera e propria food policy».
Una ventina di espositori per scoprire che l’area di Colleferro non è solo industria
Al Mercato della Terra di Colleferro partecipano una ventina di espositori: uno dei protagonisti sarà certamente il Fagiolone di Vallepietra , Presidio Slow Food e simbolo della tradizione agricola della zona, prima che il settore industriale prendesse il sopravvento. Ma il territorio attorno a Colleferro esprime tanti altri prodotti d’eccellenza: il vitigno cesanese, ad esempio, che è alla base della prima DOCG riconosciuta del Lazio, oppure l’olio da cultivar di Rosciola.
Da località nel raggio di poche decine di chilometri da Colleferro, poi, arrivano altri tre Presìdi (la Fagiolina di Arsoli, altro esponente della ricca schiera di legumi laziali; la Marzolina, un formaggio di capra che deve il suo nome al mese in cui, un tempo, veniva prodotto; e i Giglietti di Palestrina e Castel San Pietro Romano , biscotti dalla storia nobilissima). Saranno inoltre presenti alcuni prodotti segnalati sull’Arca del Gusto di Slow Food, come la castagna Mosciarella di Capranica Prenestina, le Lane andremmappa (una pasta fresca tipica di Capranica Prenestina) e il dolce tipico chiamato Barachìa di Genazzano . E poi, ancora, si potranno acquistare mieli, zafferano, prodotti da forno, cereali e farine, prodotti caseari, carni, salumi e insaccati, solo per citarne alcuni.
I Giglietti di Palestrina e Castel San Pietro Romano sono un Presidio Slow Food. Foto di Valerie Ganio Vecchiolino
«Parteciperà anche il Gallo Larino , una fattoria didattica che si occupa esclusivamente di riproduzione di animali tecnicamente estinti, di razze cioè di cui resistono meno di trenta esemplari» aggiunge Dario Celani, portavoce del Mercato della Terra di Colleferro . Qualche esempio? La pecora Quadricorna, la gallina Ancona, l’asino nero dei Monti Lepini e la capra bianca Monticellana. L’associazione proporrà piccoli manufatti prodotti da artisti locali, con l’obiettivo di sostenere il proprio impegno nella salvaguardia delle razze a rischio estinzione.
«Dal punto di vista produttivo, la nostra zona è caratterizzata da grande agro-biodiversità ma da piccole quantità . Ciò non deve stupire: il territorio è prevalentemente collinare e montano, motivo per cui non è certo possibile avere grandi numeri» prosegue Celani. Varietà è dunque la parola d’ordine dell’appuntamento con i produttori che si riconoscono nella filosofia di Slow Food: a testimoniarlo, anche la decisione di scegliere un tema differente che funga da fil rouge per ogni edizione. A novembre sarà la volta dei colori e dei sapori dell’autunno, mentre a dicembre, inevitabilmente, sarà il Natale a farla da padrone. Tra le attività collaterali previste, infine, la degustazione di alcuni piatti realizzati con i prodotti in vendita presso il Mercato della Terra e l’allestimento, negli spazi del mercato coperto di Colleferro, di una biblioteca dedicata a gastronomia e agricoltura.
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