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A CIAMPINO SVENDITE E FAKE NEWS

Settembre 16
10:45 2020

Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale la Sindaca Ballico ha promesso ancora una volta grandi opere, pare dice lei che abbiano in cantiere centinaia di progetti.

Il problema però è se potrà realizzarli o meglio se avrà il peso politico per poterlo fare.

I segnali non sono dei migliori, se solo si pone mente al fatto che a meno di un anno dalla sua elezione la Sindaca è arrivata non a sostituire un solo assessore, ma ad azzerare l’intera Giunta; il che significa che la fiducia riposta in ogni singolo assessore andava riconsiderata, altrimenti si è trattato di un’operazione senza alcun senso logico.

A distanza di pochi mesi assistiamo al mercato acquisti tra i consiglieri che, guarda caso, confluiscono tutti sul partito della Sindaca. La lista FdL, rappresentata all’inizio dal solo consigliere Alessio Notargiacomo, oggi ne conta già due in più; oltre al “salto” di Giuliana Terzigni (Lega) sappiamo che anche Stefano Grossi (prima Locomotiva e poi Progetto Ciampino) formalizzerà la sua conversione al partito di Giorgia Meloni, e forse non sarà neppure l’ultimo dei consiglieri di maggioranza ad essere folgorato sulla via di Damasco.

Che la nascita del gruppo misto, poi definitosi Progetto Ciampino, fosse la chiara rappresentazione di una profonda faglia creatasi tra la maggioranza, è chiaro a tutti. Però il ruolo che questa nuova forza politica intendeva svolgere, come argine allo deriva di destra che si è creata, è miseramente fallito.

Se è vero come si vocifera che “i ribelli” di Progetto Ciampino (qualcun’altro  in Consiglio comunale li ha definiti diversamente) continueranno a perdere pezzi fino a restare in tre riteniamo che per i consiglieri Mantua, Castellani e Lanzi sarebbe giunta l’ora di decidere se dichiarare ancora la fiducia alla Sindaca Ballico, condannandosi così a reggerle la coda fino al 2024, oppure fare anche loro il fatidico salto, non di partito ma di banchi e passare così ad un’azione politica più coerente e di contrasto chiaro e netto al disastro presente e futuro di cui sarà capace questa nefasta amministrazione.

In questo contesto, dove la Sindaca è più occupata ai delicati equilibri politici (detto volgarmente “mercato delle vacche”) per assicurarsi la sua sopravvivenza, ancora attendiamo uno straccio di apporto alla città targato cdx.

Non lo è la riapertura del ponticello di Via Due Giugno, nonostante sia stato inaugurato come avviene per un’opera urbanistica di importante rilievo, perché si è trattato di semplici opere di ripristino.

Non lo è il rifacimento del ponticello di via San Paolo della Croce, perché quello è un progetto già esistente, realizzato da Ferrovie e risponde ad un adeguamento urbano e viario alla realizzazione da parte di privati del Centro commerciale sul terreno attiguo. Se non ci fossero in gioco gli interessi privati, quel ponticello stava lì ancora per 50 anni.

Non lo è la rotatoria di via Mura dei Francesi perché quello è un progetto viabilistico facente parte di un più ampio piano a firma del Comandante Roberto Antonelli,  approvato dalla Commissaria Moscarella agli inizi del 2019.

Non lo è il Teatro comunale, perché il progetto iniziale è stato adottato dalle precedenti amministrazioni e i lavori verranno eseguiti a cura e spese della proprietà di Via Reverberi. Il Comune non mette neppure un centesimo sopra ma fa un gioco di prestigio semplicemente distogliendo somme destinate ad altre opere pubbliche.

Non lo è la sostituzione degli infissi negli edifici scolastici, perché la società di gestione (ADR) deve eseguirli, giusto Decreto del  Ministro Costa firmato a dicembre 2018, entro novembre 2020. Parliamo di misure atte ad attutire l’impatto acustico nei siti sensibili, per ridurlo ai livelli legali di contenimento; sembra che ADR abbia tentato di ottenere un rinvio ma il Ministro Costa glielo avrebbe negato.

Su questo poi ci sarebbe solo da stendere un velo pietoso sul ruolo svolto dalla Sindaca Ballico e dei suoi assessori, in primis quello ai LL.PP. Tafuro e quello al Patrimonio Boccali;  i fatti di questi giorni che hanno coinvolto la vita di quelle famiglie ciampinesi alle quali è stata negata all’ultimo momento la riapertura delle scuole, lo dimostrano più delle parole.

Non lo è il sottopasso di Casabianca, anche lì si tratta di un progetto già esistente che tra l’altro ci vede molto scettici perché stravolge l’assetto del territorio sia da un punto di vista paesaggistico che ambientale. Potevano valutarsi altre soluzioni.

Non lo è il progetto delle biovie, perché esse fanno parte di un più ampio intervento di Città Metropolitana e che verrà realizzato grazie ai Fondi europei.

 

Ma tornando alla lettura politica, restiamo sempre più convinti che laddove un’amministrazione è il risultato di un “patchwork”, ovvero un’accozzaglia di vari colori buttati lì a caso, il risultato non può che essere una debole capacità di azione.

Mentre Ciampino ha estremo bisogno di scelte politiche e strategiche forti, decise, persino coraggiose per certi versi che solo una squadra di governo coesa, solo un rapporto sinergico con gli eletti in consiglio, anche di opposizione se è necessario, può garantire.

 

A noi non resta che appellarci al senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza sensibili al bene di questa città, sperando che al più presto Ciampino venga liberata dalla morsa degli interessi delle sedi nazionali di partito, che nulla hanno a che fare con quelli dei cittadini.

Ma ci sono??

 

Movimento 5⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ Ciampino

I Portavoce Cristian Martella e Paola Cedroni

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