A Casale di San Nicola vinca l’accoglienza e la solidarietà
“Ci uniamo alle forze democratiche che in questi giorni si stanno mobilitando nel chiedere al Prefetto Gabrielli ilritiro del provvedimento di chiusura del Centro per rifugiati politici di Casale di San Nicola.
Dopo lo spettacolo indecoroso dato nel luglio scorso dai militanti dell’estrema destra e da alcuni cittadini con un blocco stradale durato per mesi, sedie lanciate, cassonetti incendiati, lancio di pietre contro le forze dell’ordine e i ragazzi, 14 feriti tra gli agenti, 2 arresti e 15 persone identificate, sono trascorsi mesi in cui l’accoglienzadegna di un paese civile ha avuto la meglio sulle paure e i pregiudizi grazie alla rete che si è creata tra la Cooperativa Isola Verde e i suoi operatori, le Istituzioni di prossimità, i cittadini, le associazioni, i comitati.
Delle splendide amicizie sono nate con ragazzi italiani con cui sono stati promossi momenti di incontro conmusica, ballo, partite di calcio. Iniziative simili si sono tenute con il coinvolgimento dei centri anziani, mentre la collaborazione con i comitati di quartiere ha permesso la realizzazione di corsi d’italiano e ha coinvolto i ragazzi in iniziative di decoro urbano mirate al miglioramento del territorio in cui tutti viviamo.
Un percorso di promozione e inclusione sociale affiancato a un importante progetto di supporto psicologico per chi è sopravvissuto a guerre, torture e a viaggi inumani e estenuanti.
Siamo preoccupati per le ripercussioni che la chiusura del Centro avrebbe sulla vita dei ragazzi: non possiamo interrompere questo percorso per evitare ulteriori disagi a chi ha già sofferto troppo; non dobbiamo interrompere questo percorso perché sarebbe una capitolazione delle Istituzioni di fronte a posizioni razziste e violente e un segnale allarmante per la città.
L’accoglienza di persone fuggite dalla guerra non può essere messa in discussione da questioni di ordine pubblico generate da gruppi minoritari, che non rappresentano la Roma vera, aperta e solidale con chi ha più bisogno, perché possa essere incluso e non respinto per ragioni di razza, sesso, lingua, religione e opinioni politiche.”
Così in una nota congiunta Michela Ottavi, Assessore alle Politiche Sociali, e Alessandro Pica, Consigliere del Municipio Roma XV
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