A braccio di ferro contro la pandemia
A braccio di ferro contro la pandemia
SFIDA A DUBAI: ERMES GASPARINI CONTRO GLI STRONGMAN INTERNAZIONALI
Preparazione in lockdown per l’atleta quattro volte campione mondiale di armwrestling
Se vuoi una cosa devi lottare. Con queste parole il protagonista di Over the Top Lincoln Hawk, interpretato da Sylverster Stallone, incoraggiava il figlio prima di una sfida a braccio di ferro con alcuni coetanei in una delle scene cult del film diretto da Menahem Golan nel 1987.
Che non sia soltanto una questione di forza, lo ribadisce l’imprenditore Massimo Naim, appassionato di armwrestling (lotta con le braccia), da quest’anno manager del quattro volte campione mondiale di questa disciplina sportiva, il ventisettenne veronese Ermes Gasparini che dal 25 febbraio si trova a Dubai per fronteggiarsi con campioni internazionali tra i quali Larry Wheels – uno degli strongman più forti al mondo – e Vitaly Laletin, altro grande campione.
“Da Dubai” – spiega Naim – “ci sposteremo ad Istanbul per incontrare Engin Terzi (assoluto leader dell’armwrestling nel mondo. Un incontro molto atteso da entrambi. E’ stato proprio Terzi a definire Ermes Gasparini il nuovo John Brezenk, uno degli uomini più forti da circa 30 anni. Ermes, oltre ad essere un grande campione, si può definire un predestinato a diventare uno tra i più forti sul globo. Ragazzo semplice e molto umile, Ermes riesce a trasformarsi nel campione che è non appena appoggia il gomito sul tavolo da braccio di ferro”.
In linea con gli altri paesi europei, la passione per questa disciplina si sta facendo largo da poco più di una ventina d’anni anche in Italia grazie all’impegno sul territorio di numerosi club sportivi e team preparatori stanziati a livello regionale.
“L’armwrestling” – sottolinea il manager – “è da considerarsi un vero e proprio sport, sia per la serietà negli allenamenti, che per l’attenzione da parte dei team preparatori”.
Non è solo una questione di bicipiti, quindi. Il braccio di ferro è una attività completa in cui un occorrono intelligenza, strategia e rispetto delle regole. In Italia sta pian piano prendendo piede sulla scia del grande successo in USA ed Est Europa, dando il via al passaggio da goliardico ed amichevole gioco da bar a disciplina sportiva come boxe o altri sport da combattimento.
“Gli incontri” – chiosa Naim – “si articolano in campionati regionali, nazionali, internazionali e mondiali. In ogni regione italiana sono presenti Team con centinaia gli iscritti e si giudicano numerosi campionati, sia a livello locale che nazionale. Il mio desiderio è quello di far conoscere appieno questa disciplina anche nel nostro Paese, creando una nuova realtà”.
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