Figlia
Settembre 26
07:36
2017
Figlia
Arrivasti una notte di gennaio
portata dal freddo che lucidava
le stelle.
Tua nonna ringraziava sant’Anna
e accendeva altri ceri.
Io non sapevo come fosse accaduto,
tornavo da lontano dov’ero corsa
per venirti incontro.
Così bella non t’avrei mai immaginata.
Che notte lunga, che alba radiosa.
Ti avevo al fianco e non t’avrei più lasciata.
Aspettavi il mio seno, io le tue labbra.
Non sapevo come aiutarti, tu mi guidasti
frugando nel tepore delle carni
abbracciate.
Piansi, mentre il fluido della vita
scorreva tra noi.
Così dolce e struggente da non potersi dire.
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