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“Sabato della Cultura” 1 luglio 2017

Luglio 03
19:36 2017

Si è svolta con particolare successo la XIV edizione del Premio Letterario “La Tridacna” di Colonna, voluta quest’anno dall’Amministrazione Comunale nella deliziosa e storica cornice museale de La Ferrovia di Colonna, posizionata sulla vecchia Roma-Fiuggi, incentrata sul tema de “Il Viaggio”. Una scelta – dice il Sindaco Augusto Cappellini – che premia la volontà dei promotori del Museo nella conservazione di una stazione che è “un intrigante frammento della storia del novecento”. Soprattutto, stazione, come location ideale del tema stesso del Concorso che ha premiato e menzionato, in un crescente dialogo tra le diverse Arti, una gamma di autori provenienti da gran parte del territorio nazionale, oltreché tappa e transito di pace e cultura: “Chi vive nella cultura, vive nella pace” – come già dichiarato dal Sindaco, in vista della manifestazione. E dialoghi con i comuni limitrofi, erano presenti alla cerimonia il vice Sindaco Edy Palazzi con delega turismo e cultura di Nemi e Aldo Oroccini, Assessore Politiche Ambientali di Albano.

I vincitori, la ligure Giulia Quaranta Provenzano con la poesia “Mari e Ali” e l’ascolano Piko Cordis col racconto “La colomba tra gli artigli del nibbio” e portavoce della creatività che resiste persino alle avversità – rammenta il dramma del terremoto – sono stati plauditi dal pubblico ospitato tra i binari, come passeggeri stessi di una tratta di viaggio di Scrittura, Fotografia e Musica.

Il “Sabato della cultura”, il contenitore culturale infatti, come la stessa conchiglia tridacna simbolo contenitore della comunità di Colonna, ha presentato, tra immagini, parole e suoni, il suo concept multi verso di nutrimento culturale dell’anima, il “Buon viaggio”, come saluta e omaggia la delegata alla cultura Luisella Pasquali, promotrice e coordinatrice con la Pro loco dell’evento e speciale conduttrice con la Giuria del Premio Letterario che ha motivato, con molteplici interventi “i distillati” delle opere presentate e lette al pubblico. Secondi e terzi classificati “Bruges” Mariella Smiroldo dalla provincia di Brescia e “Il viaggio” di Raffaele Saba di Capena, Roma – sezione poesia; “La misura del mondo” di Federico Battistutta dalla provincia di Udine, “Il viaggio di capitan Fracasso” di Danilo Cannizzaro, dalla provincia di Reggio Emilia. Numerosi i pari meriti e una Menzione speciale per “Viaggio verso la mia Isola” di
Nazareno Caporali, detenuto che torna, “rientra” e migliora, col suo viaggio narrativo, agli amati scogli nativi dell’Isola del Giglio, narrandone bellezze naturali, la tragedia che li ha investiti e i ricordi della sua adolescenza.

Pregiati intervalli musicali di organetti (e tamburelli) e danze di nacchere interpretate da Daniela Evangelista del gruppo “Il giardino della Pietra Fiorita” diretto dal maestro Alessandro Parente, già collaboratore di Moni Ovadia e Giovanna Marini ed “erede in via diretta di un patrimonio culturale legato alla tradizione dell’organetto”, hanno allietato la serata assieme alla mostra d’arte fotografica ideata da Alberta Tummolo “Viaggi tra poesia e fotografia”, spezzoni di sguardi appesi ai finestrini di un vecchio vagone coi sedili di legno come “viste” di “un viaggio un viaggio interiore, di conoscenza del sé, in costante dialogo col mondo esterno. E lo spettatore che legge secondo il proprio vissuto” (A.Tummolo). I fotografi italiani, internazionali e giovani emergenti: Luigi Barone, Andrea Catena, Fulvia Colagrossi, Vincenzo Corsi, Alessandra di Laura, Francesco Esposito, Luana Filosini, Antonio Giorgi, Giuliano Segalla, Adriel Visoto, si sono ispirati al volumetto di poesie scritto dalla stessa Tummolo “Ago e filo”.

E anche un “battesimo” importante è stato celebrato nella tridacna culturale: lo scrittore Aldo Onorati, investito della cittadinanza onoraria dal Sindaco Cappellini, è il nuovo cittadino di Colonna in funzione della cultura, come crescita e garanzia del futuro. Aldo Onorati e i Castelli Romani (e il Lazio) sono una cosa sola. Sue, con questa, cinque cittadinanze onorarie, tra Castelli romani luoghi natii e Orvinio in Sabina (uno dei borghi del Lazio segreto, col suo castello). E’ come vivere enne volte il territorio. Cultura, anche popolare, purché, raggiunga ogni intelletto e tolleranza, come requisito fondante della conoscenza perché ogni “prevaricazione è fuori della cultura”. “Osmosi col territorio”. Lo scrittore risponde così della sua biografia incentrata ad indagare antropologicamente i Castelli romani; come “una pianta che vive nel terreno in cui è nata” con frutti che spera graditi. Di formazione giornalistica e cinematografica sceglie la scrittura con una produzione di opere cospicua, tra cronaca, insegnamento e approfondimenti. I suoi libri sui Castelli però non esisterebbero se non ci fossero i personaggi che ha ritratto e le atmosfere che lo hanno ispirato: gli Ominidi, i miserabili e grandiosi la cui descrizione avviene “dal di dentro di una millenaria antropologia dei Castelli”; Con la Società Dante Alighieri, è uscita la sua pubblicazione di “Sinossi critica” della Divina Commedia ed è in attesa di quella su Albano e i Castelli, ultima produzione dello scrittore, attualmente impegnato nella revisione di manoscritti inediti e di letture di approfondimento; da “lettore infaticabile” cui si dipinge, “puntuale” ad ogni appuntamento con la storia, senza mal celare una nota ironica verso la civiltà consumistica e tecnologica che sottrae tempo ai ritmi naturali, anche introspettivi. Lo scrittore organico “agricoltore e figlio di agricoltori, osti, cultore del dialetto e del sano paganesimo ormai scomparso” nella sua biografia si dice uomo compiuto nell’aver fatto ciò che desiderava e di essersi espresso “in qualche modo”.
La sua chiave di Scrittore: “Nel frammento la vita” e “La speranza e la tenebra” indicativi dal punto di vista della tecnica letteraria di racconti e romanzi e l’ambientazione storico-letteraria, specie del secondo, romanzo che comprende quasi un secolo di storia svoltasi dal 1900 al 1970 nei Castelli e Roma. Sì ricco di trame e personaggi tanto da renderlo ideale per una sceneggiatura filmica, a ritessere “sentimentalmente” e in movimento, i Castelli di tutti, cui Colonna, per Lui è: “avamposto e porta d’entrata”. Del viaggio.

Tutti i racconti, le poesie e i contributi degli ospiti e dei promotori sono raccolti nel volumetto: Premio Letterario Nazionale, La Tridacna XIV edizione – Comune di Colonna. Edizioni GSE.

Si ringraziano gli autori: Mirco Bortoli, Francesco Carrubba, Tommaso Caruso, Gelsino Martini, Alberta Tummolo, Anna Maria Frassanito, Michela Turra. Donatella di Francia, artista (ritratto allo scrittore). Antonella Grossi, Segreteria Sindaco. Ufficio Stampa Aldo Onorati. Marius Amariei, Vice Sindaco Consiglio comunale dei Ragazzi di Colonna. La giuria del Premio Letterario: Antonella Gentili, Giulio Bernini, Massimo Biondi, Carla Ronci. Luca Vescovi, Pro loco. I volontari della Fondazione Museo Stazione di Colonna.

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