Mostra congiunta cristiano-mussulmana su Biodiversità
Moschea organizza con museo Piacenza mostra su biodiversità
ROMA – La Moschea di Piacenza ha promosso , insieme al locale ‘Museo di storia naturale’, una mostra dedicata alla biodiversità che si inaugura il 7 maggio e rimarrà aperta fino al 4 giugno. E’ la prima volta che i musulmani della città, di solito oggetto di iniziative culturali di altri, organizzano un evento rivolto a tutti. Sono circa 30 mila i migranti di fede islamica presenti a Piacenza. Si tratta di una comunità particolarmente attiva e propositiva. Sono stati loro, con l’accordo del museo, a decidere il tema. Il titolo dell’esposizione è stato proposto dall’imam yemenita, Yaseen Thabit: “Tafakkur. L’uomo, la natura e l’infinito”. Il termine “Tafakkur” in lingua araba significa “riflettere”, “pensare”, “contemplare”. L’intento è quello compiere una “riflessione” sul mondo e i suoi ecosistemi e le sue biodiversità, visto sotto due chiavi di lettura differenti, quella islamica e quella cristiana, che però considerano entrambe il “creato” come qualcosa che è stato affidato agli uomini e che gli uomini devono “custodire” e trasmettere alle generazioni future.
In mostra numerosi reperti delle collezioni storiche del museo riguardanti la fauna e la flora locali ed esotiche, oltre che opere di artisti calligrafici musulmani residenti in Italia.
L’esposizione si presenta come una sorta di “Arca di Noè” che mette in risalto le caratteristiche della biodiversità e la necessità di salvaguardare gli habitat naturali che, molto spesso, vengono minati dalla presenza antropica ma anche da un clima che è in continua evoluzione.
La mostra, curata da Carlo Francou e Yassine Baradai è stata realizzata da un team congiunto del Museo civico di storia naturale e della Moschea- Centro culturale islamico, composto da Francesca Bocca, Giulia Mazzocchi, Linda Mazzoleni, Hassan Souhami, Yassine Tougani. Anche la Chiesa cattolica è stata coinvolta: le citazioni dalla Bibbia, che accompagnano i pannelli espostivi, sono state selezionate da don Giuseppe Basini, vicario del vescovo. E’ stato l’imam della moschea a scegliere i brani del Corano. (ANSAmed).
Luca Nicotra
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