“6Biografie” di Lucio De Felici
I personaggi trattati sono tutti affascinanti, con una vita interessante: Mancini, Voss, Liberati, Celli, Farina, Paolo III, che se non fossero stati inseriti in queste biografie, continuerebbero ad essere menzionati solo come nomi delle nostre strade. A Frascati ci sono altri storici che scrivono magari con altri obiettivi e in maniera diversa da De Felici, che riesce nel suo scopo di far conoscere queste persone nelle varie sfaccettature della loro vita». Per De Felici la spiegazione è data dalla sua lunga esperienza teatrale. «Negrelli ci insegnava come recitare, si studiavano i soggetti, le pause e poi ci si muoveva sul palcoscenico. Vent’anni di questo lavoro mi ha portato a vivere e sentire il personaggio, poi mi sono appassionato di storia locale e, attraverso l’insegnamento di Mergé, ho iniziato a leggere il Tomassetti e il Seghetti che escludevano i personaggi dalla storia. A scuola – continua lo storico – criticavo il professore che parlava di battaglie, ma non dei protagonisti. Il concetto attuale di storia è rimasto all’antica, e dei personaggi si parla solo marginalmente. Certo, se si dovesse prendere in considerazione la storia da questo punto di vista dovrebbe essere totalmente riscritta. Ho pubblicato anche un dizionario in cui ho parlato di donne. Prima di scrivere “6 Biografie”, mi sono posto alcune domande: di tutti i personaggi di cui conoscevo la vita, quali erano quelli che meritavano uno studio più completo? Casinovi era un padre basiliano, ma la sua esistenza era monotona e così l’ho lasciato. L’ordine in cui è stato composto il testo è dato dalla diversità di queste vite, per dare colore». Lo scrittore ha poi offerto ai presenti un profilo delle biografie trattate, iniziando dalla figura di Antonio Mancini, un pittore dalle umili origini che frequentò la scuola d’arte di Napoli, preferendo l’arte figurativa. Un conoscente lo condusse a Frascati in cui visse per dodici anni, qui continuò a dipingere e a riempire di quadri grandi stanze e ricevette la cittadinanza onoraria. Angelo Celli nacque a Carpi e fu per ben sei volte parlamentare, visse a lungo a Frascati e volle essere sepolto nel suo cimitero. Richard Voss, un eccezionale verista, trascorse venticinque anni a Frascati, vivendo nella villa Falconieri e venne in contatto con il Seghetti e la gente locale dalla quale traeva l’ispirazione per le sue opere. Alessandro Liberati era un musicista che suonava la cornetta in chiesa, partecipò alle guerre e poi viaggiò per tutta l’Italia, fino al momento in cui decise di imbarcarsi per l’America, e a New York riscosse un notevole successo divenendo un famoso trombettista. Giulio Farina frequentò l’università a Roma e si specializzò nello studio della civiltà egizia e, durante gli scavi in Egitto, inviò a Torino un notevole quantitativo di reperti archeologici. Si deve a lui la stesura della Grammatica della lingua egizia antica. Paolo III Farnese fu l’artefice della costruzione di Frascati, si devono a lui le strade del centro e, laddove c’erano capanne, fece erigere le case.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento