600 anni di incisioni
Promossa dalla Società Geografica Italiana nell’ambito delle tematiche sui “Luoghi Interiori”, la Mostra dal titolo “Roma Incisa : piante prospettiche, vedute panoramiche, scorci caratteristici, costumi pittoreschi” nell’ottica del Curatore affiancato da Patrizia Pampana è stata progettata, così come anche il volume, con lo scopo di invitare i visitatori a ‘leggere’ l’Urbe in modo inusuale rispetto ai gruppi di turisti guidati da solerti ciceroni, diligenti forse ma inscatolati nei soliti cliché, per guardare invece con stupore infantile e con la gioia di poter scoprire l’angolino caratteristico che nessuna guida riporta. Il tutto senza dover per forza scomodare i mostri sacri della cultura che hanno scritto, illustrato e dipinto la Città Eterna con i loro occhi, bensì con lo spirito piratesco del bracconiere di frodo che ama scovare la ‘tana’, il nascondiglio segreto. Pazienza se si consumeranno le suole delle scarpe, Roma va scoperta pedibus calcantibus, senza forzare mai i ritmi del placido Tevere, ma specchiandosi nelle sue acque e lasciandosi trascinare dolcemente dall’onda dei piaceri più sublimi. Solo così si potrà godere delle innumerevoli meraviglie della Città, illuminate dai colori cangianti dei raggi del sole che dall’alba al tramonto si tuffano poi con mille cromie nella notte stellata. “Un viaggio lungo 600 anni” per stupire, emozionare ed entusiasmare alla ricerca della “Roma sparita” ma anche della Roma ritrovata.
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