6 e 31 mar – CRIPPA / STEIN / BOLOGNA / OVADIA / INCUDINE – IL CANTO DEL RINASCIMENTO ITALIANO
TEATRO PUBBLICO LIGURE
Progetto
LE DONNE, I CAVALLIER, L’ARME, GLI AMORI
IL CANTO DEL RINASCIMENTO ITALIANO
ARMIDA
Dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso
MADDALENA CRIPPA
Drammaturgia di PETER STEIN
Introduce CORRADO BOLOGNA
Progetto e regia di SERGIO MAIFREDI
Produzione Teatro Pubblico Ligure
Maddalena Crippa, Peter Stein, Corrado Bologna. Tre nomi autorevoli, ognuno nel suo campo, che forniscono una chiave di lettura preziosa alla comprensione di un capolavoro della letteratura italiana: la “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Dal poema cinquecentesco è stato tratto lo spettacolo “Armida”, affidato a Maddalena Crippa dal regista Sergio Maifredi, raffinato dalla drammaturgia di Peter Stein e dall’introduzione di Corrado Bologna. Lo spettacolo è stato concepito dallo stesso Maifredi come parte del progetto “Il canto del Rinascimento italiano”, che ha debuttato alla 74ª Estate Fiesolana nell’estate del 2021, per riportare i grandi classici alla forza della narrazione orale per cui sono stati originariamente concepiti.
Dopo avere interpretato “Penelope” e “Didone” in “Odissea un racconto mediterraneo” ed “Eneide un racconto mediterraneo”, altri due progetti diretti e ideati da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, una protagonista del teatro italiano come Maddalena Crippa dedica la sua arte a un’altra grande figura di donna, descritta da Tasso nel suo poema: Armida, la maga e guerriera saracena votata all’amore inconfessabile per il suo peggiore nemico, il cristiano Rinaldo. È Peter Stein, maestro della regia e cultore dei classici, a fornire la drammaturgia dello spettacolo in cui Maddelena Crippa darà voce al destino di Armida, preceduta dall’introduzione di Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, studioso fine dall’eloquio chiaro, diretto e semplice. Rigore e profondità sono le armi di Maddalena Crippa, che fa esplodere la poesia del testo sulla scena. I versi del poema eroico diventano suono e acquistano corpo per seguire l’avventura intima e trascinante di Armida, la donna più bella mai vissuta sulla terra, dallo spirito vigoroso e l’intelligenza viva, con un talento per le arti magiche. Sotto le mura di Gerusalemme si compie il destino dell’amore invincibile per il suo nemico più temuto, Rinaldo. Una storia di attrazione e scontro fra culture diverse, in cui si legge l’attualità passando attraverso storie di avventura, amore, follia, incantamenti, duelli, inseguimenti, fede e magia, perdite e ritrovamenti. “Gerusalemme liberata”, scritta nel 1518, si scopre perfetta per un tempo mutevole e contraddittorio come il nostro.
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