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57° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA –  L’omaggio a Dante e a Roffredo Caetani

57° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA –  L’omaggio a Dante e a Roffredo Caetani
Luglio 22
14:21 2021

57° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA

Cori, Latina, Ninfa, Sermoneta

3 > 31 luglio 2021

 L’omaggio a Dante e a Roffredo Caetani con il recital del pianista Alfonso Alberti il 24 luglio al Giardino di Ninfa

per il Festival Pontino di Musica.
Prima del concerto possibilità di visita al tramonto al Giardino.

 Il 25 luglio al Castello Caetani di Sermoneta concerto del Quartetto Guadagnini
 

Una doppia ricorrenza segna il recital del pianista Alfonso Alberti al Giardino di Ninfa per il Festival Pontino di Musica sabato 24 luglio (ore 21): il settimo centenario della morte di Dante e i centocinquant’anni della nascita di Roffredo Caetani (1871-1961).

Un anniversario come quello di Dante deve essere celebrato anche in musica: l’immaginario del grande poeta ha molto ispirato i musicisti, dando l’occasione per opere di grande bellezza e impegno”, racconta Alfonso Alberti che ha abituato il pubblico del Festival Pontino delle ultime edizioni, a programmi ricercati e di raro ascolto. Il suo personale omaggio al Sommo Poeta si apre con Franz Liszt, e la sua “Fantasia quasi sonata” Après une lecture du Dante, inserita nel secondo quaderno di Années de pèlerinage, opera cardine del percorso del compositore. Le Laudi alla Vergine Maria, dai Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi sono uno dei suoi pezzi sacri per coro più celebri (li ascolteremo in una versione per pianoforte approntata dallo stesso Alberti): siamo nel Paradiso, XXXIII canto, e le parole estatiche di San Bernardo sono affidate a un quartetto di voci femminili o coro femminile a quattro parti. Capolavoro senza tempo è Francesca da Rimini di Čajkovskij, fantasia per orchestra di cui Alberti esegue l’adattamento per pianoforte di Karl Klindworth, a suo tempo allievo di Liszt: quinto canto dell’Inferno, dalla moltitudine dei dannati emerge la coppia di amanti Paolo e Francesca, e la musica del compositore russo indaga magistralmente, con uno stile pienamente romantico, la loro storia e i loro tormenti.

L’altro omaggio sarà a Roffredo Caetani, compositore e mecenate, figlioccio di Franz Liszt, uomo di grande cultura e ultimo duca di Sermoneta, la cui produzione musicale è ancora per gran parte da scoprire e valorizzare. In occasione dell’anniversario dei centocinquant’anni della nascita il Campus Internazionale di Musica di Latina condivide con la Fondazione Caetani una serie di appuntamenti per ricordarlo. Ad aprire la serata la rarissima esecuzione di Il viaggio imaginario tratto da La commedia di un musicista, lavoro inedito di Caetani ispirato a Dante. Spiega Alberti: Si è scelto qui il brano di apertura di un ciclo che in maniera abbastanza scoperto strizza l’occhio al tema dantesco: il ciclo è una ‘commedia’ e il brano è un ‘viaggio immaginario’. Il lontano avo di Caetani (papa Bonifacio VIII) era stato posto da Dante all’Inferno; ora l’ultimo duca riprende il tema del viaggio e, con tono non privo di ironia, si incammina lui pure fra le ombre”. L’intero ciclo La commedia di un musicista sarà registrato da Alfonso Alberti nel municipio di Ninfa sul pianoforte di Roffredo, ricevuto in dono da Liszt.

Prima del concerto di sabato 24 luglio, è possibile prenotare la visita al tramonto nel Giardino di Ninfa al seguente link https://www.giardinodininfa.eu/products/sabato-24-luglio-ninfa-al-tramonto

Domenica 25 luglio (ore 21) il Festival torna al Castello Caetani di Sermoneta con il concerto del Quartetto Guadagnini giovane e già affermata formazione italiana. Novità sarà la prima esecuzione integrale del Valses nobles et sentimentales di Ravel, nella versione per quintetto d’archi (si aggiungerà per l’occasione il contrabbassista Alessandro Schillaci) approntata fra il 2015 e il 2016 da Luis de Pablo, presedente onorario del Campus Internazionale di Musica, organizzatore del Festival. La novità Ravel/de Pablo sarà preceduta dalla Sonata III a quattro di Rossini e dal Quartetto per archi op. 10 di Debussy.

Il 57° Festival Pontino è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo

 

Luoghi del Festival:

Castello Caetani, via della Fortezza, Sermoneta (Lt)

Giardino di Ninfa, Via Ninfina 68, Cisterna di Latina

 

Link foto https://www.dropbox.com/sh/w4mxg71irjnskxu/AAAOqJaEAQrv-2QRHlWoz4qBa?dl=0

depliant festival https://www.dropbox.com/s/tm53uwlyfu43gyn/Depliant%20Festival%20Pontino%202021.pdf?dl=0

 

Biglietti:

24 e 25 luglio € 20 intero – € 15 ridotto

Previste riduzioni per i possessori di Youth Card. Per ulteriori riduzioni seguire aggiornamenti sul sito della Fondazione. La direzione del Campus si riserva il diritto di apportare modifiche al programma del Festival per cause di forza maggiore.

Info:Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia 31, 04100 Latina, tel. 329-7540544; www.campusmusica.it, info@campusmusica.it;

https://www.facebook.com/www.campusmusica.it

 ::::::::::::::::::::::::::::::::::

Sabato, 24 luglio, ore 21
Cisterna di Latina, Giardino di Ninfa
Nel VII Centenario della morte di Dante Alighieri e nel 150° della nascita di Roffredo Caetani
Alfonso Alberti, pianoforte 

R. Caetani                  da La commedia di un musicista: Il viaggio imaginario
F. Liszt                       Après une lecture du Dante: fantasia quasi sonata         
G. Verdi                     Laudi alla Vergine Maria, elaborazione per pianoforte A. Alberti
P. I. Cajkovskij          Francesca da Rimini, elaborazione per pianoforte K. Klindworth
 

Domenica, 25 luglio, ore 21
Sermoneta, Castello Caetani
QUARTETTO GUADAGNINI
Fabrizio Zoffoli, violino
Cristina Papini, violino
Matteo Rocchi, viola
Alessandra Cefaliello, violoncello

Alessandro Schillaci contrabbasso

  1. Rossini Sonata III a quattro in do maggiore
    C. Debussy                Quartetto per archi in sol minore op. 10 L 91
    M.Ravel/L.de Pablo Valses nobles et sentimentales (2015-16 versione per quintetto d’archi di Luis de Pablo)*

* Prima esecuzione integrale

ALFONSO ALBERTI suona (il pianoforte) e scrive (libri sulla musica). Sua grande passione è la musica d’oggi, nella convinzione che essa sia un’opportunità formidabile per capire il tempo che ci troviamo a vivere, e noi stessi che viviamo in questo tempo. I suoi programmi da recital amano tessere rapporti fra  le diverse epoche, con l’intento di mostrare l’unità del per corso storico musicale. Alfonso Alberti ha suonato in luoghi come il Konzerthaus di Vienna, il LACMA di Los Angeles, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Cappella Paolina del Quirinale, il Teatro Bibiena di Mantova, la Tonhalle di Düsseldorf; fra i direttori con cui ha collaborato vi sono Tito Ceccherini, Gustav Kuhn, Yoichi Sugiyama, Arturo Tamayo, Pierre-André Valade. Ha pubblicato più di venti dischi solistici e cameristici, ultimo fra questi il CD per pianoforte e orchestra Giorgio Gaslini – Murales Promenade, edito da Stradivarius (Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, direttore Yoichi Sugiyama). Per la stessa etichetta, il CD col Concerto per pianoforte e orchestra di Goffredo Petrassi (Orchestra della RAI, direttore Arturo Tamayo) ha vinto il Premio della critica come miglior disco 2012 in Italia. Un’intesa musicale e umana particolarmente significativa lo ha legato a Giorgio Gaslini, che gli ha dedicato i suoi ultimi brani per pianoforte e il Concerto per pianoforte e orchestra. Fra i suoi libri: La rosa è senza perché. Niccolò Castiglioni, 1966-1996 (LIM), Vladimir Horowitz (L’Epos) e Le sonate di Claude Debussy (LIM). Alfonso Alberti ama il genere del concerto dialogato, in cui presentare al pubblico i caratteri mutevolissimi del repertorio pianistico e offrire chiavi di lettura sempre nuove. Il suo ideale è un ascolto consapevole che si addentri sempre più a fondo nei significati della musica e nei suoi labirinti. Nel 2010 il canale televisivo Sky Classica gli ha dedicato un documentario per la serie Notevoli. Dal 2017 è uno dei conduttori delle Lezioni di musica di Radio3. Di questo stesso anno è la sua prima raccolta di poesie, Due, volume a quattro mani con Gianni Bombaci per l’editore Il Raccolto. Del 2019 è una plaquette con cinque sue poesie e tempere originali di Adalberto Borioli.

QUARTETTO GUADAGNINI nato nel 2012, dopo appena due anni è già vincitore del premio Piero Farulli, in seno al XXXIII Premio Franco Abbiati. Si qualifica attualmente tra le più promettenti formazioni cameristiche d’Europa, dedite al grande repertorio quartettistico classico e romantico, con particolare attenzione al repertorio del Novecento e alla musica del nostro tempo. Il Guadagnini si è già esibito nelle più importanti sale da concerto italiane, per la Società del Quartetto di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro “La Fenice” di Venezia, lo Stradivari Festival di Cremona, a inaugurazione del nuovo Auditorium Arvedi del Museo del Violino, per l’Unione Musicale di Torino, per il Bologna Festival, per gli Amici della Musica di Padova, per la IUC di Roma, per Lucca Classica Music Festival, al Teatro Alighieri di Ravenna, al Teatro Ponchielli di Cremona, al Teatro Massimo di Pescara, e in importanti sale da concerto in Europa, Giappone, Cina, Thailandia, Emirati Arabi. Nel 2015 si è esibito con la pianista Beatrice Rana all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dove è stato invitato, per l’anno successivo, come ensemble in residenza suonando, in prima esecuzione, due brani dedicati al quartetto stesso, di Silvia Colasanti e Domenico Turi. Nel 2016 è stato impegnato in una tournée nazionale promossa dal CIDIM, ha debuttato al Teatro La Pergola di Firenze per gli Amici della Musica e al Festival dei Due Mondi di Spoleto, quale co-protagonista in scena di Tre risvegli, nuovo lavoro di teatro musicale di Silvia Colasanti su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone e con la partecipazione nel ruolo principale dell’attrice Alba Rohrwacher. Nello stesso anno è stato scelto, dalla fondazione Stauffer di Cremona, per rappresentare l’eccellenza italiana in Cina presso lo Shanghai Exibition Center, città nella quale ha poi tenuto delle masterclass e si è esibito in diversi concerti. Tra le numerose collaborazioni artistiche spiccano artisti quali Quartetto di Cremona, Avi Avital, Federico Colli, Krzysztof Jablonski, Gabriele Pieranunzi, Giorgia Tomassi. Nel campo della divulgazione musicale il Quartetto collabora con Giovanni Bietti, Sandro Cappelletto e Oreste Bossini. Collabora inoltre con compositori quali Silvia Colasanti, Domenico Turi, Paolo Cavallone, di cui ha registrato per Tactus il brano Mercutio e Raffaele Bellafronte, di cui sempre per Tactus, ha inciso il brano For Five… in quintetto con il chitarrista Davide di Ienno. Vincitore di premi internazionali, sul fronte della formazione il Quartetto ha completato un ciclo di perfezionamento presso l’Accademia “W. Stauffer” a Cremona, ha studiato con Hatto Beyerle, storico violista del Quartetto Alban Berg ed è stato invitato a prendere parte ad alcune sessioni dell’ECMA (European Chamber Music Academy, di cui lo stesso Beyerle è fondatore e direttore artistico). Ha seguito alcune lezioni co Patrick Jüdt e ha seguito i corsi di perfezionamento per quartetto d’archi tenuti da Günter Pichler presso l’Accademia Chigiana di Siena e la ProQuartet di Parigi. Si è esibito su RAI 5 nella trasmissione “Inventare il tempo” e in “Musica da Camera con vista”, su RAI 3 accanto a Corrado Augias e Giovanni Bietti nella trasmissione “Visionari”, ed è ospite regolare di trasmissioni ed emittenti radiofoniche quali RADIO3 e Radio Vaticana. Nel 2017 è uscito il primo CD in allegato alla rivista Amadeus dedicato a Brahms e Dvořák. Il Quartetto Guadagnini suona quattro strumenti di liuteria moderna: Fabrizio un Marino Capicchioni costruito a Rimini nel 1962, Cristina un Massimo Nesi costruito a Firenze nel 2006, Matteo e Alessandra suonano, invece, due strumenti del liutaio bresciano Filippo Fasser, la viola è del 2012 e il violoncello del 2016. Il Quartetto Guadagnini è endorser di Jargar Strings, Danimarca.

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