Anna Freud Un desiderio insaziabile di vacanze
Da giovedì 17 a sabato 19 marzo h 21.00
al TEATRO PALLADIUM
(piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma)
Stefania Barca
in
Anna Freud
Un desiderio insaziabile di vacanze
Di
Roberta Calandra
Premio Tragos 2010
con la gentile partecipazione di
Gianni Oliveri
regia di
Edoardo Siravo
aiutoregia Paolo Orlandelli
scene e costumi di Annalisa Di Piero
musiche a cura di Stefano Caponi
Anna Freud visse con Dorothy Tiffany Burlingham per 54 anni, e abitando con lei e i suoi figli diede vita a una ‘famiglia di fatto’ ante litteram. Le due donne si occuparono insieme di bambini orfani e traumatizzati, fondando asili e orfanotrofi in diversi continenti. Eppure lei continuava a sentirsi come una donna che non sa fare abbastanza. Questa è la sua storia. Avrebbe dovuto nascere maschio. E invece fu Minerva, “uscita dalla testa di Giove”. Era la sesta figlia di Sigmund Freud. Ma mentre le sue sorelle pensavano al matrimonio, lei inventava la psicanalisi infantile.
Vincitore nel 2010 del Premio Tragos, ANNA FREUD. Un desiderio insaziabile di vacanze di Roberta Calandra torna in scena al Teatro Palladium di Roma dal 17 al 19 marzo 2016 con l’interpretazione di Stefania Barca, la partecipazione di Gianni Olivieri e la regia di Edoardo Siravo. Una scelta che cade in un momento di grande rivincita della psicanalisi, nella ‘guerra delle terapie’ degli ultimi decenni. Lo sottolinea in questi giorni The Guardian, rilanciato da Internazionale e ANSA.
“Anna e Dorothy hanno vissuto insieme per tutta la vita” – dichiara l’autrice – “occupandosi di bambini senza famiglia in tutto il mondo. E Anna, elaborando gli spunti teorici di suo padre, ha fondato ufficialmente gli studi di psicoanalisi infantile. Le due amiche vivevano con i figli di Dorothy, sottratti ad un padre psicopatico e violento che finì per suicidarsi. Il dibattito nazionale sui diritti civili – prima ancora dei suoi esiti parziali – è stato segnato, in modo mortificante, dal pregiudizio, dal luogo comune e dall’ignoranza. Le identità personali, soprattutto sotto il punto di vista delle scelte affettive e sessuali sono quanto di più delicato, misterioso e soggettivo si possa pensare. L’amore prende mille forme, ma può conservare intatto il suo nome. Anna e Dorothy non hanno lasciato una testimonianza esplicita sulla loro scelta affettiva. Ma vivere insieme un’esistenza, salvare migliaia di vite e scegliere di venire cremate in medesima urna qualcosa significa. Lo stesso Sigmund definiva Anna ‘ben sistemata’, e Dorothy, grazie alla sua amicizia con l’ambasciata americana, contribuì a salvare tutta la famiglia Freud dalla persecuzione nazista. Questo ha permesso a migliaia di bambini soli, malati, psicologicamente instabili di trovare asilo e sostegno, fino a riconquistare quella normalità che la guerra e le circostanze della vita avevano loro negato. Mi sembra un momento particolarmente felice e adatto per raccontare questa storia.”
BIGLIETTI € 12,00/€ 8,00
INFO: Tel: 06 5733 2772 http://teatropalladium.uniroma3.it/
ufficio stampa Marzia Spanu +39 335 6947068 spanumar@gmail.com
“…Che io sia così, senza desideri, è una vecchia lamentela… Credo che ciò derivi dal fatto che, in me, tutti i miei desideri si sono sempre incontrati con il loro esaudimento e che ho veramente tante più ricchezze degli altri… l” [Anna Freud]
NOTE DI REGIA
Non appena mette piede sulla scena, Anna Freud rimuove i teli che coprono i mobili della vecchia casa di famiglia e spalanca l’armadio della memoria, dal quale estrae una miscellanea di ricordi che vanno a comporre il quadro del suo complesso rapporto con il padre Sigmund, con la madre e le sorelle, con la sua compagna Dorothy e con la sua “gemella rivale”, la psicoanalisi, che abbracciò e la rese finalmente madre di moltissimi bambini, nonché degna erede dell’inarrivabile padre. Per accompagnare la sua delicatissima e spietata autoanalisi, abbiamo scelto di assecondare il tempi e i modi della libera associazione, del cammino a ritroso, del flusso di coscienza, puntando la luce lì dove il faro della ragione di Anna decide volta per volta di posarsi. La scarna e ineffabile presenza del fondatore della psicoanalisi, completa lo scenario della recherche di Anna, offrendo agli spettatori delle suggestioni sospese che pesano come macigni. [Edoardo Siravo]
BIOGRAFIE
Stefania Barca
Stefania Barca, attrice romana, coltiva fin da giovanissima una forte passione per la danza e il teatro. Ammessa alla Bottega di Vittorio Gassman, supera subito dopo la selezione per la scuola di arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano diretta da Strehler dove si diploma. Studia ancora danza e recitazione alla Uta Hagen School di New York.
A teatro, debutta con L’ambulante di Marco Tesei (premio I.D.I.1989) per la regia di Antonio Pierfederici. In seguito è stata diretta da Marco Sciaccaluga, Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Nanni Garella, Giancarlo Nanni, Mario Missiroli, Marco Mattolini, Ennio Coltorti. E ha lavorato a fianco di grandi attori come Giulio Bosetti, Alberto Lionello, Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, Flavio Bucci, Pino Micol, e con PamelaVilloresi e Luigi Diberti per la regia di Maurizio Panici, in Eva contro Eva.
Fra le sue più recenti apparizioni cinematografiche ricordiamo La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, che l’ha diretta anche in L’uomo in più, Song’ e Napule dei Manetti Brothers, Il grande cuore delle ragazze e La seconda notte di nozze di Pupi Avati. Ha lavorato anche con Andrea Barzini, Alessandro Benvenuti, Giuseppe Ferrara, recitando con Tony Servillo, Giancarlo Giannini, e in televisione accanto a Monica Guerritore, Massimo Dapporto e Terence Hill. Il commissario Rex (Manetti Bros), Fuori Classe (Riccardo Donna) e Un posto al sole sono le ultime fiction andate in onda. Nel suo curriculum televisivo, altri serial storici come Cuori rubati, La Squadra, A un passo dal cielo, Incantesimo, Ricominciare e Carabinieri.
Roberta Calandra
Laureata in Filosofia con 110 e lode presso “La Sapienza” di Roma. Diplomata come sceneggiatrice presso il CSC di Roma, nel 95. Diplomata come arte terapeuta presso l’Igf di Roma nel 2007. Costellatrice familiare 2015. Pranic Healer 2015. Theta healer 2015.
Ha scritto varie Bibbie di serie, dialoghi, progetti di sit com e animazione, collaborato con trasmissioni radiofoniche e televisive per RaiTre, RadioUno, RadioTre, RaiInternational, Rai Educational, RaiDue e numerosi committenti privati. Nel 1995 vince il Premio di qualità del Ministero dello Spettacolo per la sceneggiatura di “Non con un bang”, film di Mariano Lamberti, presente alla sezione “Nuovi Territori” della Mostra del cinema di Venezia nel 1999, al Soho Film Festival di New York, 2010. Nel 1996 con Mariano Lamberti idea e realizza il film-documentario: “Una storia di amore in quattro capitoli e mezzo”, prodotto dall’Imbarco per Citera, presentato in concorso al Festival di Bellaria nel 1997 e Premio Sezione Storia al Festival di S. Benedetto del Tronto. Scrive su commissione diverse sceneggiature cinematografiche.
Per il Teatro nel 2003 scrive lo spettacolo “C’è posto per me?” Per “Cittadinanzattiva” nella manifestazione nazionale “Curati se ci riesci!”, presentato al convegno nazionale medici di famiglia 2003, nel 2008 il Monologo ‘L’allegria dei ciliegi’ per lo spettacolo ‘Zona rimozione’ di Mariano Lamberti presso il Teatroinscatola di Roma. Vince nel 2010 il Premio Tragos con il monologo “Anna Freud, un desiderio insaziabile di vacanze”. 2011- lo spettacolo “Nini Funi” scritto con Valeria De Luca è selezionato per la rassegna ‘Nuda Anima’ – Teatro Orologio. 2012- vince con “Otto” il Premio Elsa Morante XI edizione, sezione drammaturgia. Nadia Perciabosco porta il suo testo “Il buco” in tournée nazionale.
Fonda con Nadia Perciabosco l’associazione per il teatro in casa Desperate HouseActresses-Attrici Clandestine. Scrive “Incontinenze”, “Solo tu hai le chiavi del tuo cuore” per Barbara Mazzoni, Teatro Abarico “…E ti lasci andare in un attimo” per Lidia Vitale.
Pubblica il libro “Il cogito ferito di R.D.Laing” (2006 Zephyro edizioni). Saggio su R.D.Laing e la scienza del soggetto nel pensiero scientifico del ‘900; il racconto “Senzafine” nella raccolta ‘Principesse da guardare’ (2007 Oscar Mondadori); la sceneggiatura “Otto” (2008 Arduino Sacco edizioni), il romanzo “Non come amiche”, (2008 Aracne); il racconto “Bianco e nero” nell’antologia di Letterabilia (2010 Progetto Cultura); Nel 2012 romanzo illustrato “Come fosse ieri” (2012 Zona Contemporanea); il testo umoristico “Incontinenze” (2013 Zona Edizioni); il romanzo “L’eredità di Anna Freud” (2013 edizioni Controluce Besa) finalista al Premio Carver; Il romanzo per ragazzi “Ryunio la bambina drago” (2013 Edizioni Corsare).
Collabora stabilmente con la rivista “Nuove Artiterapie” e il web magazine laRivistaIntelligente.it
Edoardo Siravo
Attore e regista italiano, già direttore della Fondazione Teatro Savoia di Campobasso e attualmente presidente del Teatro Dei Due Mari con sede presso il Teatro Romano di Tindari, ha svolto la sua carriera artistica nelle più importanti compagnie italiane, collaborando con numerosi attori e registi, tra cui Roberto De Simone, Luca Ronconi, Roberto Guicciardini, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Giancarlo Sbragia, Vittorio Gassman, Salvo Randone, Giulio Bosetti, Mauro Bolognini, Peppino Patroni Griffi, Maurizio Scaparro e Patrick Rossi Gastaldi. Da segnalare anche la sua attività di regista lirico. Anche doppiatore, ha prestato la sua voce ad attori di fama internazionale quali Gerard Depardieu, Jeremy Irons, John Goodman. E’ noto al pubblico televisivo e cinematografico per avere partecipato da protagonista a numerosi film tra cui Viaggi di nozze di Carlo Verdone, L’ultimo re di Aurelio Grimaldi, e a serie televisive tra cui Vivere e Distretto di Polizia.
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