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50km Gran Sasso 511 arrivati, vincono Enrico Bartolotti ed Eleonora Corradini

50km Gran Sasso 511 arrivati, vincono Enrico Bartolotti ed Eleonora Corradini
Agosto 03
17:54 2023

La “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari

Domenica 23 luglio 2023 ore ha avuto inizio la 12^ Ultramaratona del Gran Sasso con partenza da Santo Stefano in Sessanio 1.250 metri di altitudine.

Il vincitore assoluto, con il crono di 3h32’03, è stato il grandissimo specialista della 50km Enrico Bartolotti (Liferunner SSDARL) che sta preparando una 100km che gli dia l’accredito per indossare la maglia azzurra.

A seguire, in seconda posizione, il grandissimo maratoneta Riccardo Vanetti (Podistica Pontelungo Bologna) 3h37’41” e completa il podio Jacopo Pellegrini (SS Lazio)    3h39’07”.

Giù dal podio e vincitore categoria M40 Luigi Pecora (Liferunner SSDARL), grandissimo ultramaratoneta e specialista della 6 ore, nonché coach e allenatore del vincitore Enrico Bartolotti.

Tra le donne ha vinto la grandissima atleta della nazionale nonché recordwoman Eleonora Rachele Corradini (Grottini Team ASD) con il crono di 4h00’43”, precedendo Annalisa Fitti (Tocco Runner) 4h10’08” e Cristina Pitonzo (FIDAL Runcard) 4h35’05”.

Giù dal podio femminile ma vincitrice della categoria F30 Giulia Paternò (M.C. Manoppello Sogeda) 4h48’03”, fortissima triatleta.

Tanti i presenti da tutt’Italia, la “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari (Pol. Unione 90) classe 1946 in 7h25’44”, specialista delle ultramaratone degli anni’70-’80. Elvino vanta 10 presenze alla 100km del Passatore dal 1975 al 1993, di cui 5 podi, più volte ha sfiorato la vittoria, precisamente tre secondi posti consecutivi 1976, 1977, 1978, sempre preceduto da Vito Melito; due terzi posti 1981 e 1984; due quarti posti 1980 e 1985. Elvino vanta 6 presenze alla “Torino – Saint Vincent”, di cui 3 vittorie negli anni ‘77, ‘78, ‘83 e un secondo posto nel 1982, preceduto dal fratello Loris. Il 1° maggio 1977, Elvino ha vinto la Torino-Saint Vincent 98km in 6h17’02”. Il 1° ottobre 1977, Elvino ha esordito all’estero vincendo la “6ème Les 100 km de Millau (FRA)” in 6h51’36”.

Gli ultimi atleti classificati sono stati al 510° posto Maria Grazia Caroli (          GSD Lenti e veloci) 8h49’40” e 511° Luca Gelati “Bergamo Stars Atletica 9h16’07”.

Ottimi i ristori dove anche i vegani come me hanno potuto mangiare buonissime cibarie con il pane e pomodoro e l’anguria fresca e a volontà, limoni, banane, mele a ogni ristoro anche meno dei 5km con diverse bibite tra le quali acqua naturale e frizzante, Sali minerali, thè fresco, coca cola, birra.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di alcuni atleti attraverso risposte ad alcune mie domande delle più di 1000 interviste nel corso di diversi anni:

Enrico Bartolotti

Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità? Nella corsa bisogna sapersi ascoltare e mantenere i nervi saldi, soprattutto in un’ultramaratona e grazie agli insegnamenti del mio coach mi sono ritrovato a saper gestire bene le emozioni in gara e soprattutto mi ritengo capace di preparare la mia mente a saper essere pronta a soffrire se mai dovesse capitare in gara.

Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Mi sono avvicinato nel mio sport nell’ anno in cui al passatore il “primo faentino” fu un certo Luigi Pecora e mi ricordo che la prima volta che lo vidi mi sembrava Dio sceso in terra qual ora si fregia di un titolo che per i faentini vuol dire tanto oltre ai suoi tantissimi traguardi e risultati raggiunti nella sua carriera sportiva. A oggi ho la fortuna di essere un suo allievo e mi reputo anche amico e che una persona così non pensavo potesse insegnarmi tanto anche nella vita come nella corsa. Se mi chiedi a chi mi ispiro quindi io ti do un nome: Luigi Pecora.

Eleonora Rachele Corradini

Come stai cambiando attraverso lo sport? Lo sport mi insegna ogni giorno qualcosa. Sicuramente la perseveranza e la determinazione. Mi insegna che i risultati arrivano con sacrificio ma che ogni giorno è diverso e dai fallimenti bisogna imparare qualcosa tanto quanto dalle vittorie, anzi anche di più.

Cosa dice di te la tua squadra, famiglia, colleghi, amici? Sono tutti contenti! È molto emozionante anche per loro ogni mio risultato.

 Luigi Pecora

Come sei cambiato attraverso lo sport? Lo sport mi ha insegnato a incrementare la determinazione, a superare le difficoltà, essere positivo nelle difficoltà e credere sempre che con il giusto impegno si possono ottenere grandi risultati.

Nello sport chi e cosa contribuiscono al tuo benessere e/o performance? Sicuramente attorno a una performance ci sono non solo duro lavoro e resilienza, ma anche persone, perché quando come nell’ultramaratona, sperimenti i tuoi limiti, serve anche qualcuno che ti aiuti, un allenatore, un coach presente, la famiglia, che ti supporti e sopporti, nutrizionista, osteopata o fisioterapista… insomma se di performance si tratta, tante sono le cose da controllare e un aiuto esterno è indispensabile.

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? In realtà non ho mai chiesto cosa realmente pensino, ma da come partecipano alle mie avventure, a da come mi festeggiano, direi che ne sono quantomeno contenti. Una frase che ricordo di mio padre dopo una vittoria in gara fu: a saperlo prima ti portavo ad atletica da bambino”, quindi direi che è contento di me!

Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? Nelle difficoltà penso a mia moglie, al traguardo (anche quando non c’è) mi dà la forza, e mi ripeto come un mantra che la devo rendere orgogliosa e che quindi non posso mollare, e che finalmente al traguardo potrò rivederla.

Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? La cosa che maggiormente ho capito è che la forza di volontà è più forte di qualsiasi allenamento e che nello sport che pratico, nel running di lunga distanza, la mente è un buon 70% dell’allenamento, e mi sono riscoperto più forte di quanto credessi in questo (anche se ancora migliorabile).

 Giulia Paternò

Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? I miei familiari pensano che ho fatto già abbastanza, non tutti la pensano così, c’è chi crede in me, chi a ogni gara mi sprona e chi vedo che è quasi invidioso. I miei amici dicono che sono forte e vado alla grande, comunque andrà sarà sempre una vittoria.

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Credo di avere molta testa e molta sopportazione del dolore o fatica. Noi donne mamme soprattutto abbiamo sempre un valore aggiunto.

Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Ritengo utile lo psicologo perché di momenti out c’è ne sono tanti e lui può solo che aiutarti.

Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Ho scoperto di essere più brava e forte di quello che pensavo.

Un messaggio per invogliare persone a praticare sport? All’inizio è dura, non è facile per nessuno ma niente è impossibile se lo vogliamo veramente. Ci vuole pazienza, costanza, perseveranza, coraggio e tanta voglia di fare ma poi si sta meglio.

Ti ispiri a qualcuno? Mi ispiro al grande Giorgio Calcaterra che ho avuto il piacere è l’onore di conoscere grazie e mio marito che mi ha fatto una sorpresa magnifica, un sogno. Una persona fantastica, umile, gentile, solare, pacata che ti fa solo venire voglia di essere come lui.

Una parola, frase, immagine, persona che ti aiuta nei momenti difficili? La persona che più mi aiuta è mio marito che mi dà la forza di andare avanti nonostante tutto e mia figlia che è una bambina dalle mille energie e risorse, imparo ogni giorno da lei. la mia famiglia è tutto per me.

 Elvino Gennari

Grandissimo Elvino! Ma ti allenavi 3 volte al giorno? Andando al lavoro, pausa pranzo e ritorno a casa? Sempre di corsa con Loris? Ciao Matteo! Per andare a 4’ o 4’10” al km per 100 km bisogna allenarsi tanto, io mii allenavo quasi sempre due volte al giorno 15 km + 15 km, andata e ritorno dal lavoro un totale di 30 km, facevo 150 km a settimana. A volte capitava che alla pausa pranzo facevamo un corto veloce 6/7 km, ma poche volte. Certe volte non c’erano le condizioni per fare due allenamenti, quindi alla sera, dopo il lavoro, tornavo a casa per un’altra strada, un giro di 27 km. Un abbraccio. Ciao 👍🏃🏃🏃.

 Da menzionare i seguenti atleti:

Adriano Leidi (Podistica Solidarietà) classe 1941 in 6h52’06”.

Cosa pensano familiari e amici del tuo sport? I miei familiari e amici mi guardano con una certa ammirazione e mi chiedono sempre qual è la prossima gara e di quanti km è fatta.

Cosa ti fa continuare a fare sport? Mi fa continuare a fare sport la salute perché lo sport, e in questo caso la corsa, è la medicina più buona, tutte le altre servono a poco o addirittura sono nocive.

Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? A tutti i ragazzi direi di avvicinarsi e fare sport perché fa stare bene in salute e sa aiutare a superare le difficoltà della vita.

Maria Girolama Moramarco “Mary Moor” (ASD Be Different – Be Ultra) 6h54’40”.

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare ultramaratoneta?Ho scoperto di avere tanta pazienza e determinazione. Correre è un po’ come fare terapia, scopri te stesso e riconosci debolezze, pregi e difetti, hai una visione di vita diversa da quella che hai vissuto prima.”

Se potessi tornare indietro cosa faresti o non faresti?Se potessi, rifarei tutto per il gusto di rivivere nuovamente tutte le emozioni spettacolari che questi momenti mi hanno regalato.”

Hai un sogno nel cassetto?Restare il più a lungo possibile un’ultramaratoneta!”

Patrizio Di Antonio (ASD Podistica 2007 Tortreteste) 6h28’29” che per tutta la gara è stato accanto all’amico Franco Lipoli (ASD Podistica 2007 Tortreteste) da poco approcciato alla maratona e all’ultramaratona 6h28’28”.

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Lo sport mi ha fatto vincere la timidezza (molti stenteranno a crederlo …che ero timido).”

Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?Se ti vuoi bene fai sport!”

Quali sono le tue qualità che hai dimostrato di possedere?Se ho una qualità? Forse quella di saper coniugare, sempre, lo sport al divertimento.”

Virginia Nanni (M.C. Manoppello Sogeda) 6h15’34”.

Cosa c’è dietro una ultramaratona? Il più delle volte dietro un’ultramaratona c’è la voglia di mettersi in gioco, vedere dove arrivano i propri limiti e lavorare per raggiungerli. E una volta arrivati fin lì, il più delle volte, andare ‘Oltre’ verso nuovi focus! Dietro le ultramaratone e gli ultramaratoneti ci sono storie di vita, di vissuti e credo proprio che siano questi ultimi, a spingere l’atleta a porsi obiettivi che spingono a correre un ‘ultra’.

Quanta pazienza, impegno, costanza ci vuole per preparare una ultramaratona? Credo che la pazienza e la costanza siano alla base di una ultramaratona. In queste gare si corre per ore, ore e ore. Il corpo va abituato al correre per tanto tempo, quindi pazienza e costanza devono essere alte e andare di pari passo. Di conseguenza l’impegno verrà da sé, in linea con il tipo di gara che si deve affrontare. È la motivazione, però a mio parere, a doverci essere alla base di tutto ciò. Credo sia essa la vera forza di una ultramaratoneta!

Dove e come trovi la spinta motivazionale? Personalmente mi auto motivo quotidianamente pensando a cosa sto preparando (quindi una specifica gara, e chi corre le ‘ultra’ sa che non la si prepara in un mese), oppure pensando a cosa ho costruito finora (quindi ripensando a quando annaspavo dopo 4 km e dove invece sono arrivata oggi). Non tutti i giorni la motivazione è alta, la mia fortuna è essere ligia negli allenamenti rispettando il percorso che sto facendo per raggiungere quell’obiettivo. Quindi in quei giorni anche se la voglia non è alta, trovo la “via di mezzo” senza rinunciare all’allenamento bensì dosandomi. Credo che siano le abitudini che ci costruiamo nel tempo che ci aiutano a mantenere alta la motivazione.

Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica ) 5h55’19”, ex atleta nazionale 24h.

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? Ho scoperto che quando la fatica inizia a farsi sentire amo correre da sola. Nelle ultra-maratone riesco a conversare per le prime 2 ore di gara, poi preferisco starmene per i fatti miei, concentrandomi per sentire meno la fatica, con la sola compagnia della musica.

Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Sono disciplinata nell’eseguire gli allenamenti, accetto consigli e sono abbastanza severa con me stessa nel senso che in questi anni sono riuscita ad imparare una cosa: saper gestire la fatica sia fisica che mentale.”

Che significa per te partecipare a una gara sportiva? E’ una prova con me stessa che mi serve a capire e misurare come sono riuscita a preparare i km da affrontare e, bene o male che vada, da lì riparto. Quando faccio le stesse gare con il mio fidanzato ci divertiamo a fare un confronto tra noi ed è un’occasione per incontrare gli amici che condividono la nostra stessa passione, è bello incontrarsi in giro per l’Italia da Nord a Sud nel giro di qualche settimana!”

Laura Ligia (Etrusca ASD) 5h:55’14”.

Come vivi il pre-gara, la gara e il post-gara? Non ho agitazione, mi concentro sulla gara e l’assaporo in tutto il suo fascino. Lo start è un lungo percorso in cui la mia mente e il mio corpo sono complici. Il dopo gara è esaltante mi pone sempre nel cercare la gara successiva.

Quali sono gli ingredienti del successo? Umiltà e determinazione. La volontà dell’essere umano è una risorsa da scoprire ogni giorno.

A quale personaggio ti ispiri? Alle Donne normali, che ogni giorno fanno le loro imprese, che si impegnano a crescere nel migliore dei modi i propri figli per rendere questa società meno superficiale. Credo che noi donne spesso non vediamo, per impegni familiari e lavorativi, il nostro potenziale. Una dedica a Sara Vargetto, adolescente tredicenne che con la sua tenacia e il suo sorrisocontagiosa mi ha cambiato il punto di vista regalandomi emozioni e determinazione che nella 100km ho stretto a me per arrivare in 16 ore fino alla fine. Ti ringrazio per questo viaggio che ho fatto con me stessa attraverso i ricordi.

Domenico Martino          (ASD Be Different – Be Ultra) 7h33’24”, l’uomo immagine di Giò Sport, reduce della 8 ore del giorno precedente.

Cosa ti motiva ad essere ultramaratoneta?Le motivazioni non riesco a spiegare, mi viene tutto naturale, non lo faccio per essere qualcuno faccio questo sport con amore, lei mi può insegnare, tutti questi km vengono fatti con la testa oltre a un buon allenamento e io ho allenato il mio cervello ad andare oltre.”

Marco Lungarini (Calcaterra Sport ASD) 5h54’33”.

Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? Che sono un po’ fuori di testa, ma mi riconoscono i meriti e l’ambizione, nonché la tenacia di non mollare mai.

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Non mollare mai, l’obiettivo è saper rispettare la pianificazione sia in gara che negli allenamenti.

Daniela Battisti (Atletica Aviano ) 3^ categoria F40 in 5h38’18”.

Nello sport cosa contribuisce al tuo benessere e/o performance? Nello sport contribuisce al mio benessere, oltre al piacere di correre, il sentirmi meravigliosamente bene con me stessa e con la mia mente.

Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? Le mie esperienze sportive sono state tutte divertenti che non saprei quale raccontare.

Un’esperienza che ti dà la convinzione di potercela fare? Ho un carattere che non si arrende facilmente, tutto ciò che mi metto in testa, finora, l’ho portata a termine.

Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? I familiari inizialmente erano molto preoccupati per i troppi Km ma ora non più. Familiari, amici e colleghi mi conoscono talmente bene e sanno che ho una forza non indifferente.

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Non sono competitiva e credimi corro senza pretendere nulla, solo per piacere. Questo aspetto negli ultimi anni mi ha portato a raggiungere dei risultati non indifferenti. Forte motivazione, resistenza, caparbietà e ho una forte capacità di resilienza, questi sono gli aspetti.

Eleonora Mella (Podistica Solidarietà) 5h09’27”.

Come ti trovi nella tua squadra? Nella mia squadra, Podistica Solidarietà, sinceramente mi trovo bene ma non sono molto partecipe perché’ non faccio mai le gare brevi “di società” e quindi conosco poche persone e pochissimi conoscono me, sono una runner solitaria anche se apprezzo le molte iniziative solidali promosse dalla mia squadra.

C’ero anch’io (Atletica La Sbarra) 5h48’11”, per la 4^ volta quest’anno, l’ho voluta correre tutta e in progressione lentamente ma anche nelle salite, soffermandomi ai ristori godendomi percorso e panorama, amici, ristori.

Matteo SIMONE 380-4337230 – 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/

Libri: http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

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