50 ANNI A SANTA CECILIA GRIGORY SOKOLOV RECITAL
La prima volta sul palco di Santa Cecilia nel 1969, Grigory Sokolov, aveva diciannove anni e davanti un futuro tutto da scrivere. Considerato ormai da tempo come una delle personalità musicali più interessanti del panorama mondiale, il pianista russo, lunedì 1 aprile (ore 20.30, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) torna ad esibirsi a Santa Cecilia ospite del cartellone della stagione da camera.
Vincitore a sedici anni nel 1966 del premio Čajkoskij, Sokolov è un antidivo, un musicista che ha percorso la sua lunga carriera in maniera molto concentrata pur essendo uno dei nomi più importanti della sua generazione. Le caratteristiche che lo contraddistinguono sono la varietà timbrica, che gli consente di utilizzare una tavolozza di colori ricchissima e una tecnica infallibile che rende unica ogni sua esecuzione. Il programma ceciliano si apre con l’imponenza della musica di Beethoven di cui Sokolov eseguirà la Sonata n. 3 op. 2 – compendio del repertorio virtuosistico del giovane compositore che nei primi anni del trasferimento a Vienna conquista il favore del pubblico dando concerti in cui mostra le sue doti di virtuoso della tastiera – e le Bagatelle op. 119, brevi pezzi dalla struttura formale semplice, che alternano movimenti di danza a linee musicali cantabili, composti in un arco di tempo che va dall’ultimo decennio del Settecento e il 1822 (data a cui si riferisce il completamento della raccolta). La seconda parte del concerto è tutta incentrata sui Klavierstücke op. 118 e 119 di Brhams, pezzi brevi e intensi scritti tra il 1892 e il ’93 nei quali il compositore ormai sessantenne esplora il pianoforte in maniera intima ed espressiva.
Grigory Sokolov
Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei. Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper ‘rileggere’ la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi. Nel 2014, dopo un silenzio discografico durato quasi un ventennio, Sokolov ha iniziato una collaborazione con Deutsche Grammophon che ad oggi ha pubblicato tre registrazioni, rigorosamente tutte dal vivo di suoi concerti. Il primo album (2015) presenta la registrazione di un recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008 con musiche di Mozart e Chopin, il secondo (2016) è dedicato a Schubert e Beethoven, il terzo presente due straordinarie esecuzioni con orchestra: il Concerto K. 488 di Mozart registrato a Salisburgo nel 2005 sotto la direzione di Trevor Pinnock ed il Terzo Concerto di Rachmaninov eseguito a Londra nel 1995 con Yan Pascal Tortelier alla direzione della BBC Philharmonic. Nell’ultimo album è contenuto anche un DVD con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti.
Auditorium Parco della Musica
Stagione da Camera
lunedì 1 aprile – Sala Santa Cecilia ore 20.30
Grigory Sokolov pianoforte
Beethoven Sonata n.3 op. 2 n.3
Bagatelle
Brahms Klavierstücke op. 118 e 119
Biglietti da 18 a 38 euro
I biglietti possono essere acquistati presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
Botteghino Via Vittoria 6 (adiacente Via del Corso, Roma)
solo tramite carta di credito o bancomat
dal lunedì al venerdì ore 11-19, sabato dalle 11 alle 14
Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101
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