5 gennaio: una data che ricorda le leggi antiebraiche del 1939
5 gennaio: una data che ricorda le leggi antiebraiche del 1939 e ci fa riflettere sul “pacchetto sicurezza” e sui provvedimenti anti-stranieri
Milano, 5 gennaio 2010. Spesso i cittadini di uno stato non prestano particolare attenzione ad eventi che costituiscono passi in avanti o all’indietro sul camino della civiltà e della democrazia. Sembra, per esempio, che sia stata già relegata nella soffitta dei ricordi la recente conversione in legge (la Legge 94/2009) del pacchetto sicurezza, un provvedimento anti-immigrazione, scritto su basi di discriminazione etnica e razziale, irresponsabilmente approvato del Parlamento e firmato dal Presidente della Repubblica. La legge che trasforma i profughi in cittadini senza diritti è stata voluta dalla Lega Nord, partito anti-stranieri, anti-europeista e secessionista che tiene in scacco le Istituzioni poiché, senza i voti dei suoi deputati e senatori, la maggioranza non potrebbe governare. A causa della Legge 94/2009 i Rom in Italia sono soggetti a un regime spietato di controllo e repressione poliziesca, mentre i migranti cosiddetti “irregolari” vengono equiparati a criminali e sono costretti a vivere nascosti, per evitare l’arresto, l’imprigionamento nei Cie, carceri-lager, e la deportazione verso Paesi da cui sono fuggiti per sottrarsi a persecuzioni, carestie o altre tragedie umanitarie. I migranti extracomunitari regolari, invece, sono costretti in uno stato di totale asservimento a datori di lavoro e padroni di casa, perché senza occupazione o alloggio adeguato possono perdere in qualsiasi momento il permesso di soggiorno, divenendo “irregolari” e dunque soggetti ad arresto e deportazione. La nuova legge non tutela neppure l’integrità delle famiglie, costringendo ogni adulto extracomunitario ad avere il permesso di soggiorno – sempre in base a lavoro a tempo indeterminato e alloggio adeguato, ovvero in possesso di requisiti quasi irraggiungibili – pena l’arresto, la prigione dura in un Cie per un periodo fino a sei mesi e la deportazione.
Oggi, 5 gennaio 2010, ricorre il 71° anniversario di un evento altrettanto terribile e caduto nell’oblio: la conversione in legge di una serie di Regi decreti-legge che annullavano i diritti civili della popolazione ebraica in Italia, aprendo la strada alle persecuzioni e alla Shoah.
Ecco i decreti antisemiti trasformati in Leggi italiane:
– Legge 5 gennaio 1939, n. 26, Conversione in legge del Regio decreto-legge 5 settembre 1938-XVI, n. 1539, concernente l’istituzione, presso il Ministero dell’interno, del Consiglio superiore per la demografia e la razza (GU n. 24, 30 gennaio 1939).
– Legge 5 gennaio 1939, n. 94, Conversione in legge del Regio decreto-legge 23 settembre 1938-XVI, n. 1630, concernente l’istituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica (GU n. 31, 7 febbraio 1939).
– Legge 5 gennaio 1939, n. 98, Conversione in legge del Regio decreto-legge 15 novembre 1938-XVll, n. 1779, relativo all’integrazione e al coordinamento in unico testo delle norme emanate per la difesa della razza nella scuola italiana (GU n. 31, 7 febbraio 1939).
– Legge 5 gennaio 1939, n. 99, Conversione in legge del Regio decreto-legge 5 settembre 1938-XVl, n. 1390, contenente provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista (GU n. 31, 7 febbraio 1939).
– Legge 5 gennaio 1939, n. 274, Conversione in legge del Regio decreto-legge 17 novembre 1938-XVII, n. 1728, recante provvedimenti per la difesa della razza italiana (GU n. 48, 27 febbraio 1939).
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