40 baracche giù entro una settimana? Non ci basta: chiusura totale del campo
Elemento che di fatto impedisce il rimpatrio coatto degli stessi”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, Emiliano Corsi e Sergio Paoletti del comitato DifendiAMO ROMA.
“I cittadini di Tor Sapienza sono stanchi ed esasperati dai continui soprusi che sono costretti a subire: fumi tossici, delinquenza organizzata, armi nascoste nel campo, macchine rubate, furgoni adibiti a trasporto di materiale pericoloso che circolano liberamente senza assicurazione, riciclaggio, droga e l’elenco purtroppo non è neanche esaustivo. Bene quindi lo smantellamento annunciato di 40 baracche, ma quello che hanno ribadito i cittadini anche nella recente manifestazione tenutasi sabato 11 ottobre è il totale sgombero del campo di Via Salviati, cui dovrà seguire necessariamente una rigorosa bonifica e un controllo h24 del territorio affinché non si ripetano episodi di occupazione abusiva del campo”, prosegue la nota.
“Siamo stanchi di essere presi in giro da parte di chi usufruisce di servizi del Comune a costo zero perché si dichiara indigente, il tutto a discapito dei cittadini romani che si vedono scavalcare in tutte le graduatorie, salvo poi scoprire che molti residenti del campo sono possessori di conti correnti di tutto rispetto”, insistono Santori, Corsi e Paoletti.
“Vorremo che le norme antiriciclaggio vengano fatte rispettare anche per i rom, così come tutte le procedure di controllo che riguardano i titolari dei conti correnti e che questo sia fatto a tappeto. Inoltre se non si può dimostrare la liceità e la provenienza dei depositi, allora una proposta la facciamo noi: vengano requisiti e utilizzati per rimandare i rom nei loro paesi di provenienza, è questa la cosa più sensata da fare”, conclude la nota.
Roma, 17 Ottobre 2014
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