40 anni dell’omicidio di Peppino Impastato
Maggio 09
21:10
2018
Mercoledì 9 maggio è
la ricorrenza del 40esimo anno dell’
omicidio di Peppino Impastato. Alle 13,30 del 18 marzo 2011, con
una cerimonia ufficiale del Comune furono scoperte a Velletri le
tabelle indicanti Largo Peppino Impastato. Alla cerimonia partecipò
anche Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il quale
successivamente presentò per l’occasione anche il suo libro
“Resistere a Mafiopoli”. Questa intitolazione da me fortemente
voluta, scaturì da una mia mozione (protocollo n.33548 del 21-09-
2009) presentata in qualità di Consigliere Comunale delegato alla
toponomastica e fu approvata in Consiglio Comunale il 26-05-2010
(con soli 16 voti favorevoli su 30 e senza il voto del sindaco
Servadio che uscì dall’aula ma indossò poi la fascia tricolore di
fronte alla stampa per la cerimonia). L’intitolazione ottenne poi
successivamente anche l’autorizzazione del Prefetto a conclusione
del corretto iter.
Ad onor del vero, già durante l’ultima amministrazione Cesaroni, fu
approvata una mozione in Consiglio Comunale (con i soli voti
contrari del sottoscritto e di De Santis) per intitolare questo largo
a Bettino Craxi, poi bocciata dal Prefetto in quanto non erano
trascorsi 10 anni dalla morte come previsto dalla Legge n.1188 del
23-06-2007. Giuseppe Impastato detto Peppino, nacque a Cinisi
(Pa) il 05-01-1948 e venne ucciso dalla mafia il 09-05-1978 a soli 30
anni. Fu giornalista, ed attivista politico antifascista. Si distinse per
le denunce contro le attività mafiose che pagò con la vita. E’ un
altro eroe che diede la vita per la verità, facente parte oggi della
toponomastica di Velletri, alla pari di Ilaria Alpi.
Peppino pur essendo nato in una famiglia mafiosa, si ribellò alla
mafia e venne cacciato di casa dal padre. Fondò il giornale “L’idea
socialista”e la radio libera “Radio Aut” con la quale denunciò delitti
ed affari della mafia di Cinisi e dintorni sbeffeggiando i mafiosi ed
in particolare Gaetano Badalamenti, coinvolto in traffici di droga
tramite il controllo dell’aeroporto. Si candidò alle elezioni
comunali, e fu ucciso durante la campagna elettorale con una
carica di tritolo sui binari della ferrovia. Tentarono, non
riuscendoci, un depistaggio facendolo apparire come un
attentatore, cercando di distruggere anche la sua immagine. Fu
eletto simbolicamente da morto al Consiglio Comunale nelle liste di
Democrazia Proletaria. La sua morte fu oscurata dalla notizia del
ritrovamento in quelle ore del corpo di Aldo Moro. Il boss
Badalamenti, condannato all’ergastolo come mandante del suo
assassinio fu per un periodo al soggiorno obbligato a Velletri, cosa
questa che fa assumere un profondo significato di principio
all’intitolazione di Largo Peppino Impastato nella nostra città. Alla
sua vita fu dedicato il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana.
A distanza di sette anni dall’intitolazione, ancora oggi, ogni volta
che passo a Largo Peppino Impastato, mi sento orgoglioso di avere
lasciato a Velletri una intitolazione così ricca di significato e valore,
dedicata ad una persona che ha dato la vita per la verità!
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