Appalto di pulizie e sanificazioni ASL Roma 2, L’A. MA.CA. licenzia… USB si mobilita
Con due procedure di licenziamento collettivo tra fine 2015 ed inizio 2016, l’azienda MA.CA., aggiudicataria dell’appalto di pulizie e sanificazione presso gli ospedali e i distretti territoriali delle (ex) Asl Roma B e C, attuale ASL ROMA 2, dichiara un esubero di 15 lavoratori sulla (ex)asl Roma b e del 30% dei 250 lavoratori impiegati sulla (ex)asl Roma C, motivandole con un presunto taglio dei servizi richiesti dalla committente.
Per USB Lavoro Privato della Federazione Provinciale di Roma, che ha già chiesto un incontro urgente al neo Commissario nominato dopo l’accorpamento delle asl romane e che ha già fatto i primi passaggi con l’azienda per un confronto, l’esubero è assolutamente ingiustificato ed è da rispedire al mittente.
Il commissario Degrassi si è appena insediata, siamo in attesa di conoscere il nuovo atto aziendale della neo nata ASL ROMA 2, e l’azienda, a nostro avviso in modo strumentale, prova ad anticipare gli eventi dichiarando in modo immotivato degli esuberi.
Per la asl Roma b, la nostra Organizzazione Sindacale, nell’ ottobre 2015, aveva già firmato un accordo presso gli uffici del ministero del Lavoro di Roma dove la direzione generale della ASL dichiarava che, “anche da indicazioni della stessa Regione Lazio, in nessun modo i tagli previsti dalla spending review dovevano impattare sui livelli occupazionali”, sconfessando di fatto la motivazione con la quale la MA. CA. ha aperto le procedure di licenziamento.
USB Lavoro Privato oltre a richiedere un confronto immediato con le istituzioni competenti, HA DECISO DI MOBILITARSI ed ha avviato immediatamente le procedure per l’indizione di uno sciopero.
I lavoratori delle pulizie impiegati nella sanità hanno già abbondantemente “dato” con tagli al monte ore e quindi al salario (già misero) e non è più accettabile che siano sempre e solo loro a pagare un “riassetto” della sanità teso solo a garantire il profitto di alcuni con una ormai evidente volontà da parte della “politica” nazionale e locale di privatizzazione del settore che abbasserà drasticamente il già carente servizio ai cittadini e si abbatterà in modo drammatico sui lavoratori.
E’ bene che le istituzioni di questa regione, a cominciare dal presidente Zingaretti che da mesi va “sbandierando” un riordino della sanità nel Lazio che di fatto prevede solo reparti che chiudono, posti letto che continuano a diminuire, condizione dei lavoratori che peggiorano e un servizio sanitario tutt’altro che da paese civile, sappiano che i lavoratori sono intenzionati a dare battaglia per scongiurare i licenziamenti e come già fatto nei mesi scorsi, porteremo le nostre istanze in tutte le sedi istituzionali e nei luoghi di lavoro.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento