30 aprile, Giornata Mondiale del Jazz – Saint Louis presenta “Better Days Ahead”
Saint Louis College of Music
presenta
“Better Days Ahead”
30 aprile, Giornata Mondiale del Jazz – International Jazz Day 2020
Il Saint Louis aderisce alla Giornata Mondiale del Jazz, istituita dall’UNESCO nel 2011, con “Better Days Ahead”, un ricco programma di eventi dedicati al Jazz in tutte le sue declinazioni.
Il 30 aprile, un’intera giornata, 12 ore no stop di musica, dalla mattina alla sera, con master class, approfondimenti, live music ed improvvisazioni estemporanee, in compagnia di nomi di prestigio, artisti che hanno portato il jazz italiano a brillare su palcoscenici e festival in giro per il mondo.
Tra i musicisti che hanno aderito all’iniziativa del Saint Louis “Better Days Ahead” – Giornata mondiale del Jazz ci sarà Joe Locke. Il jazzista statunitense, considerato uno dei più grandi vibrafonisti al mondo e che ha collaborato con i più importanti musicisti ed ensemble, in collegamento da New York, presenterà la master class “Finding new pathways on the chord progressions: new ways to play more difficult songs, and how to find comfortable harmonic progressions in the upper structures of chords.” (h 18:00)
Ibridazioni tra jazz e musica etnica in una prospettiva di ricerca, questo il tema scelto da Paolo Damiani (“Da Herbie a Rosario: jazz, improvvisazione, ricerca”, h 16:00), tra i più attivi e rinomati musicisti e didatti europei: responsabile di corsi di alta formazione artistica e di ricerca e sperimentazione al Saint Louis, e che ha fondato e diretto per molti anni il Dipartimento Jazz del Conservatorio S. Cecilia.
Il programma si conclude con un emozionante incontro tra il pianista Enrico Pieranunzi e il sassofonista Rosario Giuliani, i quali con “Goodbye Lee” (h 22:00) dedicheranno un sentito omaggio a Lee Konitz, grande star del jazz mondiale, scomparso lo scorso 15 aprile. I due jazzisti italiani, che hanno conosciuto e hanno suonato insieme allo straordinario sassofonista statunitense, scomparso al’età di 92 anni dopo aver contratto il Covid-19, lo ricorderanno, raccontando qualche aneddoto, suonando i suoi brani e trasmettendo alcuni video inediti.
E poi ancora il duo Alessandro Gwis & Michele Rabbia, Alice Ricciardi, Pietro Lussu, Paolo Damiani, Fabrizio Sferra, Lorenzo Tucci, Umberto Fiorentino, Elisabetta Antonini e Paolo Silvestri.
In questa primavera 2020, nella quale la parola d’ordine è “Stare a Casa”, i musicisti aprono le porte dei loro studi per inondare della vibrante energia del jazz le nostre stanze, illuminandole di note, bellezza e poesia per accompagnarci verso il futuro che ci aspetta… Better Days Ahead!
Programma 30 aprile 2020
h 10:00 Alessandro Gwis & Michele Rabbia
“SOUND-BYTES Improvvisazione ed elettronica”
h 12:00 “Vocal Impro Jazz”
con Alice Ricciardi e Pietro Lussu
h 14:00 Lorenzo Tucci in “La batteria jazz… e non solo”
Tecnica, coordinazione, stili e consigli per migliore le capacità di un batterista di jazz moderno.
h 15:00 “Jazz & Poesia”
a cura di Elisabetta Antonini
Un incontro virtuale che vuole esplorare il legame tra parola d’autore e composizione, tra verso sciolto e musica improvvisata, entrambi autentici, intimi, ricercati, urgenti, una dimensione emotiva che ha guidato parte del lavoro di Elisabetta Antonini, musicista jazz e compositrice. Sarà l’occasione per raccontare come il potere evocativo della poesia abbia ispirato immagini e paesaggi musicali, e come la musica abbia dato nuovo colore e nuova forza a parole di infinita bellezza.
h 16:00 “Da Herbie a Rosario: jazz, improvvisazione, ricerca”
a cura di Paolo Damiani
Ibridazioni tra jazz e musica etnica in una prospettiva di ricerca
h 17:00 – Fabrizio Sferra presenta
“Ritmo e Pronuncia: batteria per non batteristi”
h 18:00 Joe Locke
Master Class
“Finding new pathways on the chord
progressions:
new ways to play more difficult songs, and how to find comfortable harmonic progressions in the upper structures of chords.
h 19:00 “Tra melodia e armonia”
con Umberto Fiorentino
h 20:00 “Norma” a cura di Paolo Silvestri
Il Jazz, la musica classica, l’Opera italiana
h 22:00 “Goodbye Lee”
Rosario Giuliani e Enrico Pieranunzi ricordano Lee Konitz
Parole, musica e video per ricordare e celebrare il grande sassofonista Lee Konitz insieme a chi lo ha conosciuto e ha suonato con lui
Per assistere ai live, è consigliato registrarsi, gratuitamente, all’evento tramite Zoom. Il link relativo a ogni evento è pubblicato sul sito www.slmc.it nella pagina dedicata alla Giornata Mondiale del Jazz: https://www.slmc.it/news/giornata-mondiale-del-jazz/
I concerti saranno trasmessi in contemporanea anche tramite video in diretta Facebook sulla pagina Saint Louis College of Music: https://www.facebook.com/saintlouiscollegeofmusic/
**
Ufficio Stampa, Comunicazione & Social Media Saint Louis
Dott.ssa Roberta Mastruzzi
roberta@slmc.it
cell: + 39 370 7241468
Via urbana, 49/a, 00184 Roma
tel: + 39 (0)6 4870017
Biografie artisti
Alessandro Gwis
Dal 1988 svolge un’intensa attività professionale sia nell’area della musica pop che in quella jazzistica. E’ membro del gruppo “Aires Tango” sin dalla fondazione; nel 2006 ha pubblicato il suo primo lavoro da solista, intitolato “Alessandro Gwis”, in trio con Luca Pirozzi e Armando Sciommeri. Collaborazioni Aires Tango, con Javier Girotto, Marco Siniscalco e Michele Rabbia (dal 94 a oggi), Gege’ Telesforo (dal 94 al 2004), Paolo Fresu, Antonello Salis, Enrico Rava, Gianni Coscia, Orchestra jazz di Palermo “Triangle music”, Peppe Servillo, Ben Sidran, Roberto Ottaviano, Paolo Damiani, Stefano di Battista, Giovanni Maier, Lutte Berg, Ensemble di musica contemporanea “Open trios” di Giovanni Bietti, Roberto Cecchetto, Achille Succi, Kurt Rosenwinkle, Gianni Gebbia, Carolina Brandes, Rosario Giuliani, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Cinzia Spata, Flavio Boltro, Roberto Gatto, Sandro Satta, Stefano d’Anna, Horacio Hernandez, Marcello Murru, Stefano Benni, Davide Riondino e molti altri.
Ha inoltre composto ed eseguito musica per il cinema, la televisione e la danza; ha collaborato con diversi cantanti di musica leggera, in particolare con Gianni Morandi (dal 92 ad oggi in numerose tournee’ in Italia e all’estero), Massimo Ranieri, Sergio Endrigo, Syria, Lucio Dalla e molti altri. Nel Maggio del 2000 e’ finalista dell’audizione europea per l’orchestra nazionale francese di jazz.
Michele Rabbia
Percussionista, batterista.
Il suono, il gesto e l’azione, come anche il silenzio, sono tratti caratterizzanti della sua musica.
In “solo”, come in gruppo, si esprime plasmando spazi sonori in cui coniuga la tecnologia con l’originalità di materiali artigianali che lui stesso sceglie con cura.
Suona in diversi contesti musicali; musica improvvisata, contemporanea e musica elettronica.
Nella sua attività concertistica e discografica collabora tra gli altri con: Stefano Battaglia, Marilyn Crispell, Dominique Pifarely, Andy Sheppard, Eivind Aarset, Daniele Roccato, Louis Sclavis, Paul McCandless, Paolo Fresu, Masa Kamaguchi, Antonello Salis, Maria Pia De Vito, Marc Ducret, Roscoe Mitchell, Vincent Courtois, Emile Parisien, Roberto Negro, Michel Godard, Rita Marcotulli, Benoit Delbecq, Jim Black, Ingar Zach, Anja Lechner, Ciro Longobardi, Maurizio Giri, Matthew Shipp, Bruno Angelini, Michel Portal, John Taylor, Elio Martusciello, Sabina Meyer, Regis Huby, François Couturier, David Linx, Ralph Towner, Aires Tango, Javier Girotto, Sainkho Namtchylak, Jan Bang, Théo Ceccaldi, Tore Brunborg , Enrico Pieranunzi, Matmos, John Tchicai, Bruno Chevillon , Furio Di Castri , Michel Benita , Italian Instable Orchestra, Jean-Paul Celea , Giovanni Maier, Enzo Pietropaoli, Roberto Cecchetto, Paolo Damiani, Daniele di Bonaventura, Daniele D’ Agaro, Giovanni Guidi, Luciano Biondini, Rosario Giuliani, Giorgio Pacorig, Gabriele Mirabassi, Gianluca Petrella, Giancarlo Schiaffini, Salvatore Bonafede, Michael Thieke, Roberto Bellatalla e molti altri.
Le sue collaborazioni si estendono nella danza con Virgilio Sieni, Teri Janette Weikel, Giorgio Rossi. Compone musiche per lo show ” Genova 01″ di Fausto Paravidino; per la letteratura con la scrittrice Dacia Maraini, Gabriele Frasca e Sara Ventroni; per il pittore Gabriele Amadori e l’architetto James Turrell.
Si è esibito nei più importanti festival europei, in Cina, India e Stati Uniti.
Alice Ricciardi
Cantante e compositrice. Nel 2005 vince il 2° Premio al Montreux Jazz Festival International Vocal Competition e viene invitata come performer alla IAJE Conference 2006 a New York, esibendosi così all’interno della IAJE e al Dizzy’s Club Jazz at the Lincoln Center.
”COMES LOVE” è il primo lavoro ideato e prodotto da Alice, album di debutto che viene pubblicato in tutto il mondo dalla Blue Note/EMI riscuotendo un grande successo di critica e pubblico. L’album seguente “OPTICS” è pubblicato dall’etichetta americana fondata dal sassofonista Greg Osby, Inner Circle Music. Di recente pubblicazione il suo ultimo album in duo col pianista Pietro Lussu, “CATCH A FALLING STAR” che verrà presentato all’Auditorium Parco della Musica e ad Umbria Jazz 2020.
Ha collaborato con alcuni tra i più stimati musicisti italiani ed internazionali: Pietro Lussu, Dario Deidda, Flavio Boltro, Rosario Giuliani, Daniele Tittarelli, Gaetano Partipilo, Enrico Bracco, Agus Collective, Enrico Intra, Franco Cerri, Fabrizio Bosso, Nicola Conte, Olivier Hutman, Darryl Hall, Gilad Hekselman, Gregory Hutchinson, James Cammack, Neal Miner, Dezron Douglas, Will Terrill, Darrell Green, Adam Pache, Alex Bonheam, Jesper Lundgaard, Morten Lund,Teppo Mäkynen, Saul Rubin, Paul Gill, Desmond White, Spike Wilner, Michael Kanan, Randy Ingram,Tommy Crane, Logan Richardson, Greg Osby.
Alice è stata anche scelta dal pianista francese Olivier Hutman come interprete per il suo progetto di composizioni originali “Olivier Hutman meets Alice Ricciardi”, registrato in Francia insieme ad alcuni dei più grandi nomi della scena Jazz internazionale; Gilad Hekselman, Olivier Temime, Darryl Hall e Gregory Hutchinson.
“Non è semplice muoversi nel duo voce e pianoforte senza rischiare di rimanere intrappolati nel déjà écouté o in qualche implacabile banalità. Ricciardi e Lussu dribblano ogni trappola mettendo sul piatto un ricco canzoniere ma, soprattutto, una sorprendente freschezza espositiva”
– Alceste Ayroldi MUSICA JAZZ
Pietro Lussu
Talentuoso pianista romano classe 1971. Collabora a lungo con Rosario Giuliani. Gira in tournée ed incide con Nicola Conte. E’ co-leader del trio LTC (Lussu, Tucci, Ciancaglini) con il quale ha registrato Hikmet (Via Veneto Jazz) assieme al sassofonista newyorkese Mark Turner, con il quale trio collabora tutt’ora, e A Different View (Ricky-Tick). Tra le varie collaborazioni di Lussu ricordiamo quelle con Pietro Tonolo, Tom Kirkpatrick, Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Gabriele Mirabassi, Marco Tamburini, Matthew Garrison, Paolo Fresu, Cameron Brown, ecc. Collabora dal 2006 con il quartetto di Rosario Giuliani. Ha partecipato inoltre a numerose rassegne in Italia ed in Europa: Jazz & Image ’97, ’98 e ’99, Jazz a Liegi ’98 (Belgio), Getxo Jazz Festival ’98 (Spagna), Fano Jazz, Urbino Jazz ’97, Perugia Classico, Ciney Jazz Festival ’99 (Belgio), Catanzaro Jazz Festival ’98, Fez Jazz Festival ’98 (Bari), La Spezia Jazz Festival ’99 (Italia) ecc. Svolge attività didattica presso l’Accademia Romana di Musica in Roma.
Pietro Lussu contribuisce alla realizzazione di un jazz vibrante, molto sincopato, coinvolgente, memore della lezione dei grandi maestri del jazz moderno ma nel contempo attualissimo.
Lorenzo Tucci
Lorenzo Tucci è fra i batteristi italiani più richiesti. La sua ecletticità e l’enorme talento gli hanno permesso di diventare il partner immancabile di numerose star del Jazz.
Numerosi i suoi dischi di successo: Sparkle, Tranety, Touch, Drumonk, Lunar, Drumpet (solo per citarne alcuni) progetti in cui dimostra la capacità di esprimersi in formazioni molto diverse fra loro.
Tucci insieme a Fabrizio Bosso e Daniele Scannapieco è stato il fondatore degli High Five quintet considerata per anni la migliore formazione jazz italiana, al loro attivo sei CD tra cui un live registrato al Blue Note di Tokyo, uno dei templi del jazz mondiale.
Proprio con gli High Five quintet nel 2006 incidono “Handful of soul” con il crooner Mario Biondi, oltre 500,000 copie vendute in tutto il mondo.
Nonostante le prestigiose collaborazioni queste non hanno mai limitato Tucci dal ruolo di band leader realizzando progetti poliedrici, in cui l’artista esprime le sue capacità di compositore, arrangiatore e profondo conoscitore dell’universo jazz.
Negli anni ha collaborato con numerosi artisti del calibro di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Joanne Brakeen, Fabrizio Bosso, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Mario Biondi, Max Ionata, Maurizio Giammarco, Karima, Max Ionata, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Rosario Giuliani, Daniele Scannapieco e molti altri.
Elisabetta Antonini
Prima artista italiana a firmare con la prestigiosa etichetta inglese Candid, prodotta dallo storico discografico Alan Bates, vince il Top Jazz 2014 come Miglior Nuovo Talento e ottiene il quarto posto come Miglior Album Dell’Anno secondo il referendum annuale della critica specializzata più importante in Italia indetto dalla rivista Musica Jazz.
Cantante e band leader, arrangiatrice e compositrice, studia vocalità jazz e approfondisce lo stile e il linguaggio jazzistico negli Stati Uniti e in Italia con le figure di maggior spicco internazionale, si diploma in Jazz cum magna laude, sviluppando uno stile proprio, sofisticato ed elegante, e un approccio musicale profondo ed originale.
Molto attiva nella scena jazzistica, partecipa a rassegne e festival in Europa, Asia e Sud America, presentando un vasto repertorio che va dall’American Songbook al jazz contemporaneo e collaborando con nomi di rilievo internazionale come Kenny Wheeler, Paul McCandless, Paolo Fresu, Javier Girotto, Francesco Bearzatti, Jim Rotondi, Dado Moroni, Roberto Gatto and Enrico Pieranunzi.
Riserva un’attenzione particolare alla composizione e all’arrangiamento rielaborando con cura alcune pagine del jazz di oggi, scrivendo brani originali, declinando la propria creatività in percorsi musicali raffinati ed originali, come il suo ultimo lavoro discografico, The Beat Goes On, Omaggio alla Beat Generation. Questo concept album, distribuito in Italia e negli Stati Uniti, e che vede nella line up Francesco Bearzatti, Luca Mannutza, Paolino Dalla Porta, Marcello Di Leonardo, coniuga in modo assolutamente originale il jazz alla poesia Beat, grazie anche all’utilizzo di registrazioni d’epoca dei poeti stessi, intessuti nella musica con creatività e sensibilità. Il progetto è stato presentato in molte occasioni di prestigio in Italia, nonché a Tokyo e al Festival Internazionale di Mumbai.
Paolo Damiani
Compositore, direttore d’orchestra, contrabbassista e violoncellista, didatta. Nel settembre 1999 è stato nominato direttore artistico e musicale dell’ONJ – Orchestra Nazionale Francese di Jazz -, primo artista straniero ad aver vinto il relativo concorso. Paolo Damiani è rimasto alla guida della prestigiosa compagnia fino al settembre 2002, suonando in tutta Europa e registrando per la nota etichetta discografica tedesca ECM. Dal 1996 al 1999 ha presieduto l’AMJ (Associazione Nazionale Musicisti Jazz).
Dal 1982 dirige il Festival Internazionale di jazz “Rumori Mediterranei”, di Roccella Jonica, dal 1998 quello di Roma “Una striscia di terra feconda” insieme ad Armand Meignan. E’ stato l’ideatore del coordinamento di festival jazz « L.I.R.A. » (Libere Iniziative di Ricerca Artistica), che comprende i più innovativi festival italiani di jazz. Ha collaborato con alcuni dei più prestigiosi musicisti del mondo tra cui Pat Metheny, Kenny Wheeler, Albert Mangelsdorff, Billy Higgins, Charlie Mariano, Antony Braxton, Cecil Taylor, Gianluigi Trovesi, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous, Barre Phillips, Tony Oxley, John Surman, Enrico Rava, Anouar Brahem, Marc Ducret, Louis Sclavis, François Jeanneau, Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Pino Minafra e Giorgio Gaslini con il quale ha debuttato professionalmente nel 1976. Dal 1978 dirige proprie formazioni con cui ha partecipato ai più importanti festival del mondo, suonando tra l’altro a Parigi, Londra, Madrid, Lisbona, Berlino, Varsavia, New Dehli, Chicago, Montreal, Toronto, Vancouver, Istanbul, Rabat, Colonia, Francoforte, Siviglia, Porto, Le Mans, Grenoble, Zurigo, oltre che nelle più importanti rassegne italiane.
Fabrizio Sferra
Inizia l’attività di batterista di jazz sul finire degli anni ’70 e si afferma man mano sulla scena nazionale collaborando con prestigiosi musicisti italiani e stranieri, fra i quali: Enrico Pieranunzi, Massimo Urbani, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Chet Baker, Lee Konitz, Mal Waldron, Joe Pass, Johnny Griffin, Kenny Wheeler, Toots Thielemans, Paul Bley.
Significativa l’esperienza dall’83 al ’92 con il pianista Enrico Pieranunzi ed il contrabassista Enzo Pietropaoli; il loro “Space Jazz Trio” si aggiudica fra l’altro, nell’88 e nell’89, i referendum della critica indetti dalla rivista “Musica Jazz”, rispettivamente come miglior disco e migliore formazione dell’anno. A distanza di dieci anni, nel ’98 e nel ’99, gli stessi referendum vanno al “Doctor 3”, trio creato da Sferra nel ’97, con Danilo Rea al piano e lo stesso Pietropaoli al basso, gruppo tuttora attivo e che rappresenta fra l’altro, nel gennaio del 2001, il jazz italiano nella storica “Town Hall” di New York. In più di due decenni di attività, molti i festival internazionali ai quali prende parte, fra i quali: Umbria Jazz, Clusone, Ravenna, Roma, Berlino, Francoforte, Colonia, Madrid, Copenaghen, Nantes, Singapore, Nuova Dehli, Pechino, Chicago.
Progetti stabili attualmente, oltre al Doctor 3, sono: il “Trio Battaglia – Dalla Porta – Sferra”, il quartetto “Changes” con Stefano Battaglia, Emanuele Cisi e Piero Leveratto, il quartetto di Maurizio Giammarco e Phil Markowitz, sempre con Leveratto, e il quintetto “Megatones” dello stesso Giammarco, Svolge attività didattica sul territorio nazionale con seminari e clinics collaborando, fra l’altro, con la scuola di Siena Jazz, con la S.Louis Music Academy e con l’Accademia Romana di Musica.
Joe Locke
Joe Locke è considerato come una delle più importanti voci del suo strumento, il vibrafono. Noto per essere un grande solista, capace di straordinaria potenza fisica e una vasta gamma emotiva, nell’ultimo decennio si è espresso come compositore e band leader.
Tra i suoi recenti progetti da solista si citano, in particolare “Four Walls of Freedom” (Sirocco), una suite in 6 movimenti con il sassofonista Bob Berg; “Live in Seattle” (Origin) di The Joe Locke / Geoffrey Keezer Group, che ha vinto il premio americano Ear Shot award 2016 come Concerto dell’anno e il suo quartetto “Force Of Four” (Origin).
Da quando è entrato a far parte di Motéma Musica nel 2011 Joe ha pubblicato tre diversi album che testimoniano la sua immensa versatilità stilistica e il suo spessore artistico in una varietà di contesti:
Dopo l’album “Signing” e l’album “Live In Seattle” 2012 registrato in studio, c’è stata anche l’uscita del primo progetto sinfonico di Joe Locke, “Wish Upon A Star”, nel quale suona il Quartetto di Locke assieme alla Lincoln Nebraska’s Symphony Orchestra e il Jazz album di Ballate Blues “Lay Down My Heart” nel 2013. L’ultimo album registrato da Locke per la Motéma è “Love Is A Pendulum” – una suite basata su un poema di Barbara Sfraga – considerato l’opera più importante della sua carriera.
Locke ha vinto numerosi premi, tra cui il “Mallet Player of the Year” 2006, 2008 e 2009 premio del Jazz Journalists Association, e il premio del 2013 Hot House di New York Jazz Awards come miglior Vibrafonista. Lavora come docente negli Stati Uniti e in Europa ed dal 2008 è stato International Vibrafono Consultant alla Royal Academy of Music di Londra, nella quale ha preso il titolo di Hon RAM nel 2013.
Umberto Fiorentino
Esordisce negli anni settanta crescendo al fianco di molti dei musicisti con i quali intreccerà nel tempo alcune delle sue collaborazioni: Roberto Gatto, Danilo Rea, Riccardo del Frà, Maurizio Giammarco, Nicola Stilo, Ettore Fioravanti etc. Con alcuni di essi si ritrova in “Lingomania” storico gruppo premiato nel 1985 e nel 1987 dal referendum della critica nazionale indetto dalla rivista “Musica Jazz” nella categoria “Miglior gruppo di Jazz italiano”. Con Lingomania negli anni ottanta partecipa a una innumerevole quantità di concerti, rassegne internazionali ed esibizioni radiofoniche e televisive italiane ed estere, riscuotendo grandi riscontri di pubblico e critica.
In veste di Leader e Sideman ha avuto collaborazioni con grandi nomi quali: Paolo Fresu, Palle Daniellson, Michael Brecker, Enrico Rava, Aldo Romano, Mike Stern, Vinnie Colaiuta, Albert Mangelsdorff, Bruno Tommaso, Paolo Damiani, Enzo Pietropaoli, Flavio Boltro, Furio di Castri, Manu Roche, Rita Marcotulli, Fabrizio Sferra, Greg Burk, Ares Tavolazzi, Fabio Zeppetella e moltissimi altri. Come Leader ha avuto formazioni con organici dal duo al quintetto in cui hanno militato tra gli altri: Ramberto Ciammarughi, Fabrizio Sferra, Gianluca Renzi, Dario Deidda, Enzo Pietropaoli, Luca Pirozzi, Stefano Sastro, Stefano D’Anna, Francesco Puglisi, John Arnold, Massimo Manzi.
Paolo Silvestri
Compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, pianista e produttore. Dal 96 collabora con Enrico Rava come arrangiatore realizzando fra l’altro lavori per orchestra sinfonica e gruppo jazz come:
il balletto RAGAZZI SELVAGGI solista Tony Scott, GERSHWIN 100 ANNI con l’Orchestra Accademia Filarmonica della Scala solisti Gato Barbieri, Enrico Rava, Jimmy Cobb, il disco VENTO con Barbara Casini e l’Orchestra Accademia Filarmonica della Scala, SI VIAGGIARE su brani di Lucio Battisti presentato al Festival UMBRIA JAZZ 2000 con l’Orchestra Arturo Toscanini, IL CIELO IN UNA STANZA con Gino Paoli e l’Orchestra Regionale Toscana.
Nel 2004 nasce il Paolo Silvestri Ensemble collaborando subito con Javier Girotto e Luciano Biondini e successivamente con Kenny Wheeler. Nel Luglio del 2005 presenta all’Auditorium di Roma un nuovo progetto che prevede contemporaneamente il Quintetto di Enrico Rava e il Paolo Silvestri Ensemble. Nel giugno del 2006 La Repubblica e L’Espresso hanno pubblicato un audio libro intitolato ECCO LA STORIA di Daniel Pennac recitato da Claudio Bisio su musiche di Paolo Silvestri regia di Giorgio Gallione riscuotendo un notevole successo di pubblico. Come compositore e arrangiatore ha realizzato il disco intitolato CONCERTONE con Stefano Bollani e l’Orchestra Regionale Toscana.
Enrico Pieranunzi
Pianista, compositore, arrangiatore Pieranunzi è tra i più noti ed apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale. Ha registrato più di 70 CD a suo nome spaziando dal piano solo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio d’incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron.
Si è esibito, oltre che sui palcoscenici dei principali paesi europei, in Sud America, Giappone, e, numerose volte, negli Stati Uniti. E’ l’unico musicista italiano ad aver suonato più volte e ad aver registrato a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York.
Tra i numerosi riconoscimenti per la sua attività musicale le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell’annuale referendum “Top Jazz” della rivista “Musica Jazz”, il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo. Tra queste “Night Bird”, “Don’t forget the poet”, “Les Amants”, “Fellini’s Waltz”, “Je ne sais quoi”, “Trasnoche”, “Coralie”.
Alcune di esse sono state pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi.
Nel 2009 il musicologo e giornalista francese Ludovic Florin ha presentato alla Sorbona come sua tesi di Dottorato un ampio scritto dedicato al linguaggio musicale del pianista italiano dal titolo:
“Par-delà les clivages ou l’harmonie des contraires: une approche de la musique d’Enrico Pieranunzi”.
E’ stato scritto di lui:
“Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo” (Ray Spencer, Jazz Journal)
“Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi” “Tra i migliori pianisti del mondo”
(All about jazz) (The Wall Street Journal)
Rosario Giuliani
Tenacia, talento, una profonda passione per la musica tutta ed una grande tecnica hanno condotto Rosario Giuliani alla ribalta della scena europea ed internazionale, facendo parlare la critica di lui come di una vera e propria rivelazione, une bénédiction.
I toni entusiastici e trionfali usati dalla stampa per definire le caratteristiche di Giuliani derivano proprio dalle peculiarità del suono che sa produrre: con disinvoltura riesce a trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido, allacciandosi con naturalezza ai grandi sassofonisti della storia del jazz. Il musicista, pur ispirandosi a dei modelli, colpisce proprio per la sua originalità quasi istintiva, che è facilmente identificabile non solo nell’approccio con gli strumenti, ma anche nella composizione delle partiture.
Di rilievo anche il palmarès, che annovera autorevoli riconoscimenti. Nel 1996 risulta vincitore del premio intitolato a Massimo Urbani e l’anno seguente dello “Europe Jazz Contest”, assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo; nel 2000 si aggiudica il “Top Jazz” nella categoria nuovi talenti e nel 2010 come miglior sassofonista dell’anno, risultando primo nel referendum annuale indetto della rivista specializzata Musica Jazz. Inoltre vince nel 2010 e nel 2013 il Jazz It Awards come miglior sax alto.
Tante e prestigiose anche le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di affiancare musicisti di valore assoluto quali Charlie HADEN, Gonzalo RUBALCABA, Phil WOODS, Enrico PIERANUNZI, Enrico RAVA, Franco D’ANDREA, Martial SOLAL, Jeff “Tain” WATTS, Mark TURNER, Kenny WHEELER, Bob MINTZER, Joe LOCKE, Joe LA BARBERA, Joe LOCKE, John PATITUCCI, Cedar WALTON, Cameron BROWN, Biréli LAGRENE, Philip CATHERINE, Sylvain LUC, Donald HARRISON, Marc JOHNSON, Joey BARON, Guy BARKER, Jean-Michel PILC and Richard GALLIANO.
Dopo le tante incisioni con diverse etichette italiane e non solo, nel settembre del 2000 Rosario Giuliani ha firmato un importante contratto con la prestigiosa casa discografica francese Dreyfus Jazz, con la quale ha registrato cinque albums di grandissimo successo: “Luggage” (Aprile2001), “Mr. Dodo” (Ottobre 2002), “More Than Ever” (Ottobre 2004) feat. Richard GALLIANO e Jean-Michel PILC, “Anything else” (Gennaio 2007) feat. Dado MORONI e Flavio BOLTRO, “Lennie’s pennies” feat. Joe LA BARBERA (Marzo 2010), “Images” (Aprile 2013) feat. Joe LOCKE, John PATITUCCI e Joe LA BARBERA..
Giuliani, apprezzato dalle platee internazionali, si divide tra i tanti appuntamenti concertistici in Italia e all’estero, suonando nei festival Jazz a Liegi (Belgio), Gexto Jazz Festival (Spagna), Blue Note Jazz Festival, Jazz at Lincoln Center (New York), Umbria Jazz (Italia), Jazz a Vienne (Francia), Jazz Baltica (Germania), JVC Jazz Festival (France), Town Hall (New York), Basel Jazz Festival (Swiss), Nancy Jazz Pulsation (Francia), North Sea Jazz Festival (Olanda), London Jazz Festival (Inghilterra), Marciac Jazz Festival (Francia), Rotterdam Jazz Festival (Olanda), Oeiras Jazz Festival (Portogallo), Ankara Jazz Festival (Turchia), Audi Jazz Festival (Germania), Porto Rico Jazz Festival, Kanazawa Jazz Festival (Giappone), Vilnius Jazz Festival (Lituania) e poi ancora in manifestazioni che hanno avuto luogo in California, Nuova Caledonia, Israele, Mexico, Hong Kong, Algeria, Ungheria, Russia, SIberia ecc. Nella primavera del 2006 e nel 2014 ha partecipato a un tour di grande successo che ha toccato le principali città della Repubblica Popolare Cinese.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento