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Si è svolta il 9 novembre nel Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola, curato dal Alessandro Filippi e posto presso la Stazione ferroviaria di Velletri,  la cerimonia di premiazione del Primo Concorso Nazionale di Poesia “Juan Rodolfo Wilcock”, organizzato dall’Associazione La Vigna dei Poeti.

Tra i finalisti Gianna Braghini con Questa solitudine, Carmelo Spitalieri con Daino rosso, Rossella Borro con Il tempo che non conobbi, Alessandro Conti con Volar sul mondo e Un riparo in soffitta terzo classificato,  Leila Spallotta con Il lungo viaggio secondo classificato e infine con Casale Wilcock, Rita Gatta  prima classificata.

Scrittore argentino cresciuto alla scuola di Borges, autore di romanzi, racconti e opere teatrali, Wilcock di origini italiane per parte di madre e inglesi per parte di padre, ha soggiornato per un decennio nella città volsca, lasciando là ricordi indelebili in chi lo ha conosciuto. La sua dimora tra le campagne di Velletri, a Colle Formica, è curata e aperta al pubblico grazie all’impegno e alla disponibilità della Presidente Marisa Monteferri e là, sede dell’Associazione stessa,  spesso  hanno luogo presentazioni ed eventi letterari.

Proprio dai colori delle gialle maioliche che sposano in festosa luce il verde di una natura rigogliosa circostante, il poeta volle trarre illuminazione che da una semplicità rurale volasse verso invisibili muse ispiratrici delle sue liriche.  Critico e collaboratore con numerose riviste letterarie, fu traduttore in diverse lingue, collaborò recitando Caifa con Pier Paolo Pasolini nel Vangelo Secondo Matteo e scrisse per il Tempo, il Messaggero, Le Monde, L’Espresso e altre riviste culturali.

Problemi cardiaci posero fine alla sua esistenza quando già aveva lasciato Velletri e riposa ora nel Cimitero Acattolico di Roma.

Dalla pace di quell’ultima terrena dimora, ci piace pensare a una sua spiritualità presente in questo agreste luogo veliterno, nel quale naturale ispirazione coglie chi ama scrivere e poetare.