27 gennaio – Giornata della Memoria “Bruceranno come ortiche secche” di Helga Schneider Relazioni pericolose ai tempi di Adolf
Bruceranno come ortiche secche Relazioni pericolose ai tempi di Adolf di Helga Schneider, Oligo Editore
«Purtroppo il compito non è facile come lo fu per i nostri antenati, l’omosessuale veniva calato nella palude. Bisognava scartarli, allo stesso modo in cui noi estirpiamo le ortiche e le ammucchiamo tutte insieme per bruciarle». (Heinrich Himmler, febbraio 1937)
L’Autrice de Il rogo di Berlino e Lasciami andare madre (Adelphi) ritorna per raccontare un affresco della Germania degli anni ’30, quando il governo tollerante della Repubblica di Weimar cede il passo al delirio nazista. Sullo sfondo dei roghi di libri, del rifiuto di ogni forma d’espressione non aderente ai valori del popolo ariano, delle prime razzie nei locali gay, in un fosco clima di crescente persecuzione omofoba, nasce l’amore tra due ragazzi, Julian e Nesti. Questa unione sarà il banco di prova per un padre che, aderendo al nuovo regime, non potrà accettare in un primo momento l’orientamento omosessuale del figlio. L’autrice mescola fatti storici riccamente documentati e finzione narrativa, testimoniando al mondo di oggi le tante sfaccettature dell’omofobia nazista di ieri.
«In vent’anni del mio percorso letterario sono andata in moltissime scuole italiane per testimoniare della dittatura nazista, che ho vissuto sulla mia pelle da bambina. Intendevo sensibilizzare i ragazzi sulle leggi razziali nazifasciste che hanno causato la morte degli ebrei e di altre minoranze innocenti, attraverso il soffocamento col gas, e poi bruciate nei forni crematori dei lager di sterminio. Ultimamente si avvertono segnali di ignoranza: nelle scuole italiane forse non si insegna più la Storia contemporanea, per cui, in piazza e in strada, si parla e grida “Fascismo! Nazismo!”, ignorando in realtà che cosa siano state effettivamente le due dittature. Purtroppo sono venuti a mancare i veri testimoni, creando un vuoto di Memoria della Storia. Io sono una testimone del Terzo Reich e desidero offrire con i miei racconti un affettuoso monito che ribadisca ancora una volta: “Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla”». Helga Schneider
HELGA SCHNEIDER nasce nel 1937 in Slesia, territorio tedesco che dopo la Seconda guerra mondiale sarà assegnato alla Polonia. Dal 1963 vive in Italia, a Bologna. Ha all’attivo libri per Rizzoli, Salani, Einaudi e Adelphi. In particolare, si ricorda Il rogo di Berlino (1995, vincitore del Premio Rapallo Carige). Nel 2019 ha vinto il Premio Renato Benedetto Fabrizi dell’ANPI perché «propone ai cittadini del mondo e alle nuove generazioni la propria vicenda e quella della propria gente nel momento più buio della storia e dell’umanità». Per Oligo Editore ha pubblicato Per un pugno di cioccolata e altri specchi rotti (2019).
Considerata la particolare situazione di emergenza la quale impedisce la realizzazione di molti eventi pubblici, la Redazione, in maniera commisurata alle proprie forze ed a propria insindacabile scelta, rende noti i titoli in uscita di cui riceve notizia.
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