La città parcheggio
“La città giardino è un modello di pianificazione urbanistica in cui i quartieri e gli isolati sono circondati da “cinture verdi”, che contengono aree proporzionate di residenze, industrie e agricoltura. L’idea fu avviata nel 1898 da Ebenezer Howard nel Regno Unito e mirava inizialmente a cogliere i benefici primari di un ambiente di campagna e di un ambiente urbano, evitando gli svantaggi presenti in entrambi. Il concetto di Howard ispirò la costruzione di molte città giardino in tutto il mondo.” (Wikipedia)
L’involuzione dei sapiens è evidente. Alla fine dell’800 si voleva costruire una tipologia di città in armonia con l’ambiente e, soprattutto, preservare la salute degli abitanti delle stesse. La cosiddetta rivoluzione industriale ed il conseguente utilizzo del carbone per produrre energia, trasformava gli agglomerati urbani in vere e proprie camere a gas. Qui a Velletri si sta ritornando a quell’epoca, con la sola differenza che circola qualche veicolo elettrico di più.
Per chi ci governa gli esempi di Perugia, Orvieto, ecc … non esistono.
I parcheggi recentemente annunciati fanno scopa con quelli già costruiti ma sembra non bastino mai …
Non sarà mica che le Amministrazioni Comunali sbaglino l’approccio ? Non sarà che forse bisogna incrementare il trasporto pubblico ? Non sarà il caso di agevolare realmente i cittadini all’utilizzo dei parcheggi esterni al centro storico collegati da bus navetta gratuiti ?
Macché …
Facciamo altri parcheggi, ovviamente a pagamento, multipiano, possibilmente orribili, anche al centro città e magari perché no, all’interno di una scuola elementare. Ecchissenefrega se i bambini non potranno più giocare e godere di uno spazio aperto.
È proprio vero, al peggio non c’è mai fine.
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