22 Marzo è la giornata mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993
Il 22 Marzo è la giornata mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993. Un’occasione fondamentale di incontro e di confronto sulla crisi globale dell’acqua e gli impatti di cambiamenti climatici e ambientali senza precedenti, accompagnati da un uso dissennato della risorsa acqua da parte di alcuni abitanti del Pianeta Terra. La celebrazione bene si sposa a sostegno del raggiungimento dell’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030, “Acqua e servizi igienico-sanitari per tutti“. Si tratta di una ricorrenza annuale delle Nazioni Unite, che celebra l’acqua e aumenta la consapevolezza dei 2 miliardi di persone che attualmente vivono senza accesso all’acqua potabile.
Poter contare nell’attuale fase prolungata di emergenza su acqua sicura per servizi essenziali – legati non solo all’approvvigionamento idro-potabile di famiglie e comunità, ma anche all’igiene personale (lavarsi le mani resta una misura essenziale di prevenzione primaria per il controllo della trasmissione del Covid-19), delle strutture ospedaliere e degli ambienti domestici – assicura un presidio sanitario senza il quale la crisi assumerebbe un’ancor più drammatica gravità.
In occasione della ricorrenza 2022 all’emergenza sanitaria si aggiunge il conflitto Russia – Ucraina nel cuore dell’Europa. Alcuni media nazionali riportano notizie drammatiche. In alcune città dell’Ucraina svuotano i caloriferi per trovare un po’ d’acqua da bere. E questo solo all’interno di un angolo del Pianeta Terra un po’più in là della nostra finestra di casa; pur sapendo che potremmo proseguire con una lunga lista di fatti analoghi presenti oggi in più angoli del pianeta.
In occasione della ricorrenza 2021, Velletri 2030 riportò una lista di 10 fatti sull’acqua stilata dalla Thomson Reuters Foundation, a partire dal rapporto ONU World Water Development Report 2021 e da dati della World Meteorological Organization e di UNICEF, su come le comunità più vulnerabili del pianeta lottino per accedervi mentre la crescente domanda e il riscaldamento globale aumentano il rischio di una sempre minore possibilità di approvvigionamento.
Per la giornata mondiale dell’acqua 2022, facciamo riferimento al rapporto ONU World Water Development Report 2022, “Groundwater: Making the invisible visible”, con una breve presentazione YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=hMdAOHYkMaE
Le acque sotterranee non sono visibili, ma il loro impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita. Nelle parti più aride del mondo, potrebbe essere l’unica acqua che le persone hanno. In alcuni luoghi, non sappiamo quanta acqua sotterranea ci sia sotto i nostri piedi, il che significa che potremmo non riuscire a sfruttare una risorsa idrica potenzialmente vitale.
Quasi tutta l’acqua dolce liquida del mondo è sotterranea, e supporta l’approvvigionamento di acqua potabile, i sistemi sanitari, l’agricoltura, l’industria e gli ecosistemi. In molti luoghi, le attività umane sovrautilizzano e inquinano le acque sotterranee. In altri posti, semplicemente non sappiamo quanta acqua ci sia laggiù. Esplorare, proteggere e utilizzare in modo sostenibile le acque sotterranee sarà fondamentale per sopravvivere e adattarsi ai cambiamenti climatici e soddisfare i bisogni di una popolazione in crescita.
Le acque sotterranee svolgeranno un ruolo fondamentale nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Dobbiamo lavorare insieme per gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa. Dobbiamo proteggere le acque sotterranee dall’inquinamento e utilizzarle in modo sostenibile, bilanciando i bisogni delle persone e del pianeta. Il ruolo vitale delle acque sotterranee nei sistemi idrici e sanitari, nell’agricoltura, nell’industria, negli ecosistemi e nell’adattamento ai cambiamenti climatici deve riflettersi nella definizione delle politiche di sviluppo sostenibile.
Per addentrarsi nei dettagli della situazione italiana è utile consultare il Rapporto ASviS 2021 “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” e dedicare un minuto all’ascolto del video “Mai rimasti a secco?” interpretato da Luigi Di Marco https://www.youtube.com/watch?v=RCsm7lsgVfI
E per conoscere la situazione a livello locale? Bisognerebbe almeno parlarne. Affrontare con un dibattito pubblico il tema del consumo di acqua, gratuito al momento, a favore di pochi. Non è difficile verificare con qualche esperto di pozzi artesiani la crescente necessità di prolungamento delle canne di pescaggio per far fronte all’abbassamento della falda freatica.
Pensiamoci quando cerchiamo di imitare i prati irlandesi irrigando i nostri prati, che ingiallirebbero in pochi giorni.
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