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Novembre 01
15:30 2021


L’Agenda 2030 fissa i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) da raggiungersi entro il 2030, declinati in 169 target o sotto-obiettivi e da un insieme di oltre 200 indicatori fissati a livello internazionale per monitorare l’avanzamento verso il loro raggiungimento. Gli SDGs hanno carattere universale: si rivolgono tanto ai Paesi in via di sviluppo, quanto a quelli avanzati e necessitano dell’impegno non solo delle istituzioni governative, ma anche del settore privato e della società civile in tutte le sue variegate sfaccettature.
 
L’interdipendenza degli SDGs conferma poi definitivamente la multidimensionalità dello Sviluppo Sostenibile: alla dimensione ambientale sono affiancate senza ordine di priorità quella economica, sociale ed istituzionale. Ne è corollario il fatto che un singolo SDG non potrà essere raggiunto se non saranno almeno perseguiti, nello stesso tempo, gli altri sedici.

L’Obietivo 11 dell’Agenda 2030, “Città e Comunità Sostenibili” ha molteplici sotto-obiettivi. Mira a ridurre l’inquinamento pro capite prodotto dalle città, in particolare per quanto riguarda la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Promuove lo sviluppo urbano inclusivo e sostenibile, grazie a una pianificazione degli insediamenti partecipativa, integrata e sostenibile.   Porta all’attenzione dei decisori la necessità di garantire l’accesso di tutti a superfici verdi e spazi pubblici sicuri e inclusivi, soprattutto per donne e bambini, anziani e persone con disabilità. Dovrà infine essere assicurato anche l’accesso a spazi abitativi e sistemi di trasporti sicuri ed economici. In particolare, ricadono dentro l’Obiettivo “Città e Comunità Sostenibili” alcuni dei target o sott-obiettivi che sono particolarmente a cuore alle Comunità:

Politiche Abitative: Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri. Oggetto della Missione 5, Componente 2.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “Rigenerazione urbana e housing sociale”.

Trasporto Pubblico: Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani. Oggetto della Missione 2, Componente 2.4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “Sviluppare un trasporto locale più sostenibile”.

Cultura: Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo. Sulla base di un approccio alla sostenibilita che mette in rilievo oltre alla dimensione ambientale anche le altre dimensioni dello sviluppo sostenibile, questo target mira a rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale. Oggetto della Missione 1, Componenti 3.1, 3.2, 3.3, 3.4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “Patrimonio culturale per la prossima generazione”; “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale; “Industria culturale e creativa 4.0”; “Turismo”.
 
Il 29 e 30 luglio, 2021, si è tenuta a Roma la prima Ministeriale Cultura del G20, che l’Italia guida come Presidente di turno nel 2021. Tutti ricordiamo l’immagine indimenticabile dell’apertura dei lavori a Roma, all’interno del Colosseo, con una cornice di luci serali ineguagliabile. In quella occasione, il Ministro della Cultura Dario Franceschini disse: “La cultura è un grande strumento di dialogo tra popoli, tradizioni e civiltà diverse ed è un potente motore per una crescita armoniosa e sostenibile delle nazioni. Per troppi anni le tematiche culturali sono state marginali nei grandi vertici internazionali. Per questo, quando l’Italia ha presieduto il G7, ha proposto la creazione di un G7 cultura a Firenze, che ha portato risultati significativi. Sull’esempio di quell’esperienza, anche in questo G20 a presidenza italiana, i temi della cultura sono centrali e guideranno la ripartenza mondiale dopo la pandemia”. Si può scaricare la dichiarazione finale del G20 Cultura dal sito:
https://media.beniculturali.it/mibac/files/boards/be78e33bc8ca0c99bff70aa174035096/PDF/DichiarazioneFinale_G20_ITA.pdf
Tra le priorità menzionate nella Dichiarazione di Roma dei Ministri della Cultura G20, ci piace citare la: Transizione digitale e nuove tecnologie per la cultura, attraverso la promozione della trasformazione digitale e tecnologica nei settori culturali e creativi come nuove forze trainanti per la crescita, facilitando l’accesso universale e la partecipazione alla cultura e promuovendo la diversità culturale. 

Qualità dell’aria: Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti. Oggetto della Missione 2, Componente 4.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Salvaguardare la qualita dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”

Verde Urbano: Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili. Questo target auspica, entro il 2030, la presenza di spazi verdi che siano sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilita, sottolineando il valore che il verde assume allfinterno della citta sia dal punto di vista ecologico e ambientale che da quello sociale. Oggetto della Missione 2, Componente 4.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”, e della Missione 5, Componente 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”.

Tante sono le attività riconducibili all’interno dell’Obiettivo 11, che meritano un confronto pubblico tra cittadinanza e Amministrazione. Non alla fine dei diversi processi autorizzativi, ma in parallelo agli stessi. Riportando le stesse all’interno degli Obiettivi dell’Agenda 2030, e collegandole con il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza.

Segnaliamo un’App per guidarci verso comportamenti sostenibili. Si chiama AWorld, l’ha messa a punto l’omonima startup italiana e l’ONU l’ha selezionata come applicazione ufficiale a supporto della campagna ActNow contro la crisi climatica. Lo scopo è funzionare come una guida per accompagnare le persone nel loro percorso verso la sostenibilità, sensibilizzare e spronare alla cittadinanza attiva. Il messaggio di fondo è che non occorre essere attivisti e scendere in piazza o compiere scelte radicali per vivere in modo un po’ più sostenibile di prima: basta iniziare dalle cose su cui si ha maggior controllo, ovvero le scelte quotidiane e lo stile di vita.  Se non sai da dove iniziare, sull’App trovi una lista di 34 abitudini sostenibili da tenere sempre sotto mano e da cui partire per migliorare la tua impronta ecologica e il tuo impatto. 

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