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Omaggio alla cultura persiana fra passato e presente ai Giardini della Filarmonica

Omaggio alla cultura persiana fra passato e presente ai Giardini della Filarmonica
Giugno 29
15:11 2021

La millenaria cultura persiana riempie i Giardini della Filarmonica nell’intera giornata di mercoledì 30 giugno.

 In programma la mostra Piccole canzoni nostalgiche della giovane artista Houra Farzanet, 

l’incontro omaggio a Bahman Mohasses con interventi di scrittori, registi e storici dell’arte, 

la performance teatrale Khoday Namak e il concerto di musica classica persiana Toranj (L’albero della vita)

  

Ricca di appuntamenti la giornata al festival dei Giardini della Filarmonica (via Flaminia 118) dedicata alla millenaria cultura persiana, mercoledì 30 giugno, un viaggio fra antico e contemporaneo, passando per l’arte, la letteratura, la musica e il teatro.

Ad aprirla la mostra Piccole canzoni nostalgiche della giovane artista Houra Farzaneh (Sala Affreschi ore 18). Houra ha studiato a Teheran con i migliori artisti del suo paese, fra cui Aydin Aghdashloo e Mehrdad Khataei, laureandosi nel 2008 in scultura all’Università di Teheran, perfezionatasi poi in decorazione all’Accademia di Belle Arti a Roma nel 2020.

Segue in Sala Casella (ore 18.30) un incontro omaggio a Bahman Mohasses (1931-2010), intellettuale poliedrico e controverso, scultore e pittore, regista teatrale e traduttore di opere letterarie, figura di spicco del Novecento persiano e non solo. A Teheran, dove studiò all’Accademia di Belle Arti, partecipò attivamente ai movimenti di avanguardia entrando a far parte dei maggiori circuiti artistici del tempo. Dopo la rivoluzione islamica nel ‘79, il nuovo regime distrusse quasi tutte le sue opere pubbliche (commissionate dall’ultimo governo dello Scia Pahlavi), accusate di blasfemia, con l’intento di cancellare ogni traccia del passato artistico più prossimo. Per Mohasses un dolore fortissimo, che lo portò a distruggere personalmente molte delle sue stesse opere. L’artista si legò molto all’Europa e all’Italia. Nel 1954 si trasferì a Roma, dove studiò all’Accademia di Belle Arti. Numerose poi le mostre collettive e personali alla Biennale di Venezia, a Parigi, e i contatti con i principali intellettuali del vecchio continente. A distanza di 11 anni dalla scomparsa, lo ricordano in quest’occasione la regista Mitra Farahani, la storica dell’arte Helia Hamedani, la giovane ricercatrice Mitra Hematpour e Parisa Nazari per l’Associazione “Donne per la dignità”. Arricchiscono l’incontro gli interventi in video dello storico dell’arte e curatore Morad Montazami e Ali Dehbashi direttore della rivista Bukhara.

 

La seconda parte della giornata si svolgerà nei Giardini, con la performance teatrale Khoday Namak (Il libro degli dei) (ore 20) che trae spunto dal leggendario libro persiano le cui fonti sono andate disperse (sul palco Ali Shams, Magali Steindler, Parisa Nazari con i fratelli Reza e Hamid Mohsenipour per la parte musicale), e a seguire (ore 21.30) Toranj (L’albero della vita) concerto di musica classica persiana con gli strumenti tradizionali del santour e kamancheh affidati rispettivamente a Vahid Hajihosseini e Hosna Parsa kamancheh con l’apporto delle percussioni di Paolo Modugno.

 

La giornata è realizzata in collaborazione con Alefba, rivista culturale “Bukhara”, Fuorilinea editore.

 

LA CHIUSURA DEL FESTIVAL

Il festival affida il suo ultimo concerto, il 1° luglio, a I Solisti Aquilani, ensemble italiano fra i più longevi e apprezzati nel panorama musicale da oltre mezzo secolo. Il concerto, che avrebbe dovuto inaugurare lo scorso novembre la stagione 2020-21 della Filarmonica al Teatro Argentina, rinviato per l’emergenza Covid, trova finalmente il suo palcoscenico nella suggestiva cornice verde dei Giardini della Filarmonica. Eseguono i quattro concerti forse più celebri della storia della musica, Le quattro stagioni di Vivaldi, in un’interpretazione storicamente informata con il violino solista Daniele Orlando affiancate a Las cuatro estaciones porteñas di Astor Piazzolla, in cui il musicista argentino fa un esplicito riferimento alle Stagioni di Vivaldi composte 250 anni prima. Scritte tra il 1965 e il 1970, le Estaciones sono uno dei migliori esempi del nuevo tango, con echi di musica classica e jazz. Diverse le trascrizioni esistenti (le Estaciones vennero composte da Piazzolla per il quintetto di cui era bandoneonista), quella che ascolteremo è per violino e orchestra d’archi di Luis Bacalov, realizzata nel 2014, per il violino di Sonig Tchakerian che le eseguirà anche in questa serata. Il primo appuntamento della giornata sarà in Sala Casella (ore 20) con l’Ars Lituanica Trio alla scoperta del patrimonio musicale di artisti di origine lituana o nati e cresciuti nel paese baltico.

 

Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana preparati ogni giorno da Hummus Town, progetto nato da qualche anno a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa.

 

I Giardini della Filarmonica sono realizzati in collaborazione con:

Ambasciata Argentina, Ambasciata del Brasile, Ambasciata dell’India a Roma, Ambasciata di Irlanda, Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia, Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura, Istituto Giapponese di Cultura, SUMMERMELA Festival, Fondazione FIND, ISMEO, Kama Productions, Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, Associazione culturale Musica Vitale, LazioSound, Tempo Reale, Associazione Fabrica, Alefba, Donne per la dignità, Fuorilinea editore, Rivista “Bukhara”, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, AsLiCo, Avos Project – Scuola Internazionale di Musica.

 

Il progetto “I Giardini della Filarmonica”, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

 

Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

 Biglietti:

30 giugno: concerto e performance nei Giardini 10 euro a evento (più diritto di prevendita); Ingresso libero per l’incontro in Sala Casella del 30/6 e l’inaugurazione della mostra in Sala Affreschi.

1 luglio: concerto Sala Casella 10 euro (più diritto di prevendita). Solisti Aquilani 23 euro (più diritto di prevendita).

Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.

Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.

Gli ingressi avverranno nel rispetto delle disposizioni anti Covid.

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MERCOLEDÌ 30 GIUGNO

GIORNATA IRAN

Sala Affreschi ore 18

PICCOLE CANZONI NOSTALGICHE

mostra delle opere di Houra Farzaneh

 

Sala Casella ore 18.30

OMAGGIO A BAHMAN MOHASSES

con Mitra Farahani, Helia Hamedani, Mitra Hematpour, Parisa Nazari

messaggi video di Morad Montazami e Ali Dehbashi

 

Giardini ore 20

KHODAY NAMAK (Il libro degli dei)

performance teatrale con musica tradizionale persiana

con Ali Shams, Magali Steindler, Parisa Nazari

Reza Mohsenipour tar

Hamid Mohsenipour tombak

 

Giardini ore 21.30

TORANJ (L’albero della vita)

concerto di musica classica persiana

Vahid Hajihosseini santour

Hosna Parsa kamancheh

Paolo Modugno percussioni

 

In collaborazione con Alefba, Fuorilinea editore, rivista culturale “Bukhara”

 

 

GIOVEDÌ 1° LUGLIO

Sala Casella ore 20

LITUANIA

FOREIGN HOMES/PATRIE STRANIERE

ARS LITUANICA TRIO

Dalia Dėdinskaitė violino

Gleb Pyšniak violoncello

Tadas Motiečius fisarmonica

 

Dal patrimonio musicale degli ebrei lituani (Litvak)

Šenderovas “Il dialogo” per violino e violoncello, Song of the Songs

Cui “Orientale” dal Kaleidoscope op. 50

Šenderovas Il canto e la danza

Copland The Little Horses

Heifetz – Ponce Estrellita

Copland Ukelele Serenade

Gershwin Summertime (arr. L. Mieldažis)

Goodman Air Mail Special (arr. L. Mieldažis)

 

proiezione dei quadri di Matvei Vaisberg

 

nell’ambito del Festival Internazionale “Le strade d’Europa. Lituania – Italia”, organizzato dall’Associazione culturale Musica Vitale, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia e finanziato dal Consiglio Lituano della Cultura – Ministero Lituano della Cultura

 

Giardini ore 21.30

LE STAGIONI

I SOLISTI AQUILANI

Daniele Orlando violino

Sonig Tchakerian violino

 

Vivaldi Le quattro stagioni

Piazzolla Las cuatro estaciones porteñas (vers. per violino e orchestra di L. Bacalov)

 

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