2015 Anno Internazionale della Luce
Onu e Unesco dedicano questo anno alla luce, come aspetto fondamentale della fisica e per lo sviluppo della Terra. Iniziativa promossa e sostenuta da organizzazioni scientifiche di tutto il mondo, che attraverso le numerose attività previste cercheranno di mettere in evidenza il valore scientifico e culturale della luce.
Perché la luce? È fondamentale per la vita sul nostro pianeta; ci aiuta a comunicare con gli altri esseri senzienti sulla terra e forse può permetterci di dialogare con quelli che potremmo trovare nello spazio. È uno dei temi più accessibili per promuovere la scienza in maniera multidisciplinare, perché la luce è stata un fattore determinante per l’evoluzione del genere umano e della biosfera. La tecnologia basata sulla luce viene applicata in svariati settori, dalla medicina all’alimentazione, dalle comunicazioni all’energia. Esistono inoltre collegamenti continui nel corso della storia tra luce e cultura. E le tecnologie ottiche danno oggi un nuovo slancio a molti studi, dall’arte all’archeologia.
Nella fisica lo studio della luce ha un posto speciale: per gli astronomi, ad esempio, è il canale fondamentale di raccolta dei dati che arrivano dall’Universo e la ‘lotta’ di questi scienziati è catturare sempre più informazioni dalla luce che proviene dalle sorgenti cosmiche, analizzarne le informazioni, catturare ogni possibile fotone dello spettro elettromagnetico. Tra gli obiettivi degli astronomi c’è quello di trovare mezzi sempre più potenti e sofisticati per intrappolare, analizzare, disperdere, focalizzare la luce e capire i suoi messaggi.
Dedicare l’anno alla luce significa anche promuovere le tecnologie ad essa correlate per un miglioramento della qualità della vita sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo: ridurre l’inquinamento luminoso e lo spreco di energia; allargare l’istruzione scientifica tra i giovani, promuovere uno sviluppo sostenibile.
Molteplicità di iniziative
Numerosi gli eventi previsti in tutto il mondo a cominciare dalla Giornata del risparmio energetico. Saranno poi celebrati importanti anniversari tematici, come ad esempio gli studi di ottica del 1015 di Ibn Al-Haytham, medico, filosofo, matematico, fisico e astronomo arabo, che per primo descrisse il funzionamento della camera oscura studiando la struttura dell’occhio e i meccanismi della visione. Si ripercorrerà naturalmente la storia della teoria ondulatoria della luce, da Fresnel a Maxwell fino alla formulazione di Einstein dell’effetto fotoelettrico nel 1905. E ovviamente si celebreranno i 100 anni della teoria della relatività generale, fino alle nuove scoperte del 1965 sulla trasmissione di luce con fibra ottica, da parte del cinese Charles K. Kaonel.
La luce è patrimonio di tutti, banale dirlo, e l’utilizzo, lo studio e la produzione di questa vitale risorsa hanno superato, nei secoli, i confini geografici, di genere, generazionali e culturali tra le persone e hanno avvicinato tanti giovani alla scienza e all’innovazione.
Einstein ha studiato a fondo la luce, sviluppando la teoria della relatività, e l’ha resa una ‘costante’ delle leggi della natura. Ora sappiamo che anche gli elettroni e i protoni si comportano in modo simile alle onde luminose, in modi che continuano a stupirci. E l’ottica, con le tecnologie fotoniche (i fotoni compongono la luce), ci ha portato ad avere oggetti e strumenti come i laser, la fibra ottica, le apparecchiature che si usano in telemedicina: dispositivi con una componentistica sempre più piccola, affidabile, veloce.
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