Notizie in Controluce

Vincenzo Sciamè aveva portato dalla Sicilia, dove era nato nella provincia di Agrigento, tratti signorili di modi e d’animo, e l’acutezza di un’intelligenza con la quale ha creato importanti cicli pittorici di studio e fantasia per indagare la condizione umana in ogni aspetto, intimo o rappresentato. Già i titoli sono espressione dell’opera: Medea, Donne sole, Bradisismi, Finzioni di rossi silenzi, Gattopardo, Nelle stanze della memoria, I fiori del lago, I giorni dell’amore, La luna nel caos.

Dopo la pubblicazione di Addio nel 2012, avevo scritto di lui: «non è detta l’ultima parola, chissà invece che non sia l’inizio di un racconto alla rovescia». I malpensanti forse si erano illusi che fosse l’ultima ballata di una tigre impazzita, la nemesi di una lunga carriera; di contro i fan si disperavano; ma eccolo risorgere dalle tenebre come Valentino vestito di nuovo, tutto fascinoso e scintillante, padrone della vita e della scena.

Come ogni anno si sono svolte presso la Cattedrale di Sant’Agapito le celebrazioni per l’anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Questa volta l’evento ha avuto un sapore diverso e particolare perché sono passati ben duecento anni da quel 13 luglio 1814 in cui vide la luce il Corpo che, secondo le statistiche, è l’istituzione più amata dai cittadini italiani e verso la quale viene riposta la più alta percentuale di fiducia.

Sarà sempre un amico vero e fedele, per tutti coloro che fossero stati in grado di cogliere la sua umanità e la sua filosofia di vita, ossia la correttezza e la semplicità. Il giornalista veliterno di madre trasteverina Guido Di Vito, citando le parole illuminanti di un’amica comune (l’unico essere umano che ha raccolto il mio invito ad andarlo a salutare al più presto), «sapeva vedere il marciume mascherato alla meno peggio sotto sterminati tappeti di rose».

Prosegue il consolidamento e risanamento dei versanti franosi del lago Albano, che dovrebbero essere messi in completa sicurezza entro il mese di settembre. Iniziati a marzo del 2013 e ripresi, dopo interruzioni dovute a diversi motivi, ad aprile di quest’anno, i lavori continueranno ancora per tutta l’estate e, secondo il programma, dovrebbero terminare con la riconsegna del cantiere il prossimo 11 settembre, quando l’intero anello del bacino del lago tornerà completamente fruibile.

Promosso dall’associazione culturale New Movie Club e dalla onlus Senza Frontiere si è svolta nella città di Marino l’edizione 2014 di “Corti senza frontiere”, concorso per cortometraggi che olte a valorizzare questa particolare forma di produzione cinematogrfica si propone di mettere a confronto le opere di professionisti già affermati con quelle di giovani artisti emergenti, a livello sia nazionale che internazionale.

Mascherarsi per rappresentare meglio le atmosfere e gli avvenimenti del passato. Sembra questo il senso di una serie di manifestazioni,

Si sono svolte, come ogni anno, il mese scorso a Marino le cerimonie in onore del patrono della città, san Barnaba, che hanno visto una folta partecipazione tanto della cittadinanza locale quanto delle autorità amministrative della città e dei paesi circonvicini. Alla funzione religiosa e successiva processione si sono accompagnate diverse manifestazioni artistiche, con esposizioni di opere e rappresentazioni.

Promosso dall’Europa e finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico, ha preso il via nelle scorse settimane il progetto Bim, Biblioteche In Movimento, che vede per ora il coinvolgimento di due sole entità: il Consorzio Sistema bibliotecario Castelli Romani e i Sistemi bibliotecari di Lamezia Terme e di Vibo Valentia.

Nel momento del ritrovo presso la sede del Photo Club Controluce a Monte Compatri, nel pomeriggio di venerdì 27 giugno, apre l’incontro Giulio Bernini, all’insegna di una comune poesia perduta, quella remota e sempre presente di una bicicletta sedimentata nell’anima e scandita dall’innocenza di raggi con cartoncini sovrapposti per simulare rombi di motori. Successivamente, Alberto Pucciarelli parla di ciclisti come di “poeti inconsapevoli” e della sua squadra ciclistica, la U.C. Velletri, che negli anni è divenuta un’associazione culturale intesa a fare anche della bici una poesia.

Non soltanto commemorazioni, ricordi e rievocazioni segnano questi mesi distanti settant’anni dalle fasi finali della seconda guerra mondiale. Il ritrovamento di una bomba carica e inesplosa, nei pressi di Ariccia, ha inaspettatamente riportato d’attualità il drammatico bombardamento subito da questo territorio nei mesi di maggio e giugno del 1944.

Bisogna dire che la pratica delle infiorate di breve o lunga tradizione è diffusa in molte città e paesi, con manifestazioni apprezzabili per dimensioni e valore artistico o scenografico. Quindi quella di Genzano è esposta al “rischio Colosseo”: essere (s)vista distrattamente per troppa bellezza e rinomanza. Ma venendo da lontano (datata per documento almeno al 1782), conserva la forza dell’originale rispetto alle copie, anche se queste ultime per avventura dovessero risultare ottime.