Tenéte da sapi’ che zi’ Diòcre (che era lu ziu de póru Cengétto), oltre che zitéllu, era de ‘na tirchjerìa che ‘n se po’ recconda’ e pe’ non fasse rrobba’
Marco Pannella ha ragione sulle carceri. Il Presidente Napolitano pure. E pure il ministro Severino. Maltrattare i detenuti non si può. Non ci vuole un pozzo di scienza per capire
Quando mangiamo il cibo ci sfama e ci nutre, ma diventa anche parte di noi che, piaccia o no, siamo proprio ciò che mangiamo. Assimilando il cibo entriamo in contatto
Lo sport può essere discriminatorio? In Italia a quanto pare sì e lo testimoniano i frequenti episodi di intolleranza e gli stessi regolamenti delle federazioni dilettantistiche contro i quali si
Dorotea: doron dono, theos dio, molto probabilmente chi ha questo nome è stata concepita o accolta come dono di Dio o degli dei …Egle: aigle splendore, chi impone questo nome
Da quando lo spread non è più tra i ricorrenti ritornelli della cronaca, forse anche grazie a una momentanea attenuazione dell’interesse dei grandi speculatori internazionali, è balzato prepotentemente alla ribalta
«Il peggio è passato, e con una continua unità di sforzi ci riprenderemo rapidamente». La frase, che getta una luce sinistra sulle reali capacità e sulle vere intenzioni dei cosiddetti
Infiniti sono gli equivoci e i fraintendimenti che hanno caratterizzato il mondo della psicologia: con essa si intendono l’insieme dei sentimenti e pensieri che passano per la testa del nostro
Frascati 8 settembre 1943 ore 11.45Caro diario, anche oggi siamo scese al rifugio.Non mi piace lasciare le mie cose, non mi piace scendere quaggiù.Mamma dice che non è sicuro in
A Lagos con la Fiera delle invenzioniIn Europa o negli USA le Fiere sono in genere visitate da appassionati del genere; in Africa, al contrario, diventano “incontri” e “scambi” che
Sono incappato in Risa Wataya leggendo 1Q84 di Murakami, per certi tratti comuni con uno dei suoi personaggi: Wataya, come la Fukaeri di Murakami, è una scrittrice che ha vinto
Nel libro Mondializzazione e decrescita Serge Latouche affronta ancora una volta temi di fondamentale importanza come la deriva disastrosa del
Scrivere di Anna Maria Civico, attrice, cantante e ricercatrice indipendente è scrivere di una donna che crede fermamente nel proprio
Ti leggo dolci versi d’un antico, e le parole nate fra le vigne,
Le mani con un tremito Del telefono stringevano il filo; Mi aveva poco prima
S’abbassa il cielo sotto il peso delle nubi II mare si gonfia
Tutti i giorni Gli stessi sorrisi mancati Le stesse parole non dette
Dammi un cenno o mio poeta, tendi la mano avida e dimmi,
Volevo dirtelo così, semplicemente, affinchè non lo scordassi…
Torrenti limpidi di amore mi scrosciano dal mondo nei precordi: estasi
Domenica è una festa per famiglie Non per noi vomitati sulla terra con una valigia d’incertezze
Un pianto arriva dalla lontananza dei millenni, un pianto atteso disperato e dolce.