È fresco di stampa l’ultimo libro di Ninnij Di Stefano Busà dal titolo Il sogno e la sua infinitezza (Ed.Tracce), con prefazione di Walter Mauro. Poetessa, critico, saggista e giornalista, l’autrice è tra le figure più rappresentative della cultura dei nostri giorni e apprezzata scrittrice a livello internazionale.
D. Il suo ultimo libro Il sogno e la sua infinitezza evoca un’immagine suggestiva, inafferrabile, quasi effimera. Che cos’è il sogno nella sua poesia?
R. Il sogno, secondo me, come simbolo di una irrealtà in cui viviamo, perché nell’arte spesso è proiettata una sorta di vita parallela, e quindi, è quella irrealtà che noi vorremmo che fosse realtà, scusate il bisticcio di parole, e invece, realtà rimane il sogno e basta. Quella è una realtà vera che noi ci conserviamo dentro e che ci attrae più della stessa vita, perché quando ne rimaniamo coinvolti come nell’arte della poesia, della pittura, della musica sono arti sublimi che ci migliorano, ci arricchiscono, ci fanno veramente esseri umani, diciamo con tutte le caratteristiche dell’intellettualità, della creatività.
Presso la Casa di Dante in Roma si è tenuta il 7 marzo scorso la conferenza stampa di S.E. il Cardinale Gianfranco Ravasi (che succede all’On. Giulio Andreotti, nominato Presidente onorario, alla presidenza della prestigiosa istituzione), volta a illustrare progetti e iniziative in vista del Centenario della fondazione (1913-2013) e nella prospettiva del Settecentenario dantesco. Tra i suoi predecessori alla guida dell’ente, fondato a Roma da Sidney Sonnino con l’obiettivo di coltivare anche nella capitale la buona pratica delle lecturae Dantis, si contano figure di grande rilievo della cultura e della politica, dal fondatore stesso al Ministro Gui; mentre nelle oltre 1300 lecturae effettuate si sono alternati i più grandi nomi della filologia e della critica italiana, da D’Ovidio a Sapegno, a Contini, a Roncaglia (gli interessati potranno trovare maggiori informazioni sul sito www.casadidanteinroma.it).
Quando, nel 1883, il Cardinale Vannutelli stabilì le prime celebrazioni con la solenne processione e pubblicò lo statuto dell’Associazione dell’Apostolato della Preghiera in onore del Sacro Cuore di Gesù, dette origine alla manifestazione più caratteristica di Genazzano. L’evento, chiara manifestazione di fede, rappresenta un notevole richiamo di fedeli e di turisti. La sua particolarità consiste nel fatto che gli splendidi tappeti floreali, vere e proprie opere d’arte, sono preparati e realizzati volontariamente dai cittadini, suddivisi in venti rioni, che per un’intera settimana lavorano gomito a gomito senza prevaricazioni e bandendo ogni forma di insano personalismo.
«I cittadini sono chiamati ad una nuova e importante sfida: separare correttamente i rifiuti prodotti in casa, permettendo il riutilizzo dei materiali di scarto, risparmiando così sulle materie prime e sulla gestione delle discariche. Dopo una prima fase di naturale rodaggio sono certo che i sancesaresi dimostreranno la loro piena collaborazione e volontà di dare al nostro paese un volto più pulito e vivibile». Con queste parole il sindaco Pietro Panzironi ha introdotto quella che si rivelerà come una delle modifiche più radicali nei gesti della vita quotidiana. Da lunedì 11 giugno, infatti, anche i sancesaresi conferiranno i rifiuti secondo i criteri stabiliti dalla raccolta differenziata. Addio alle buste gettate nei cassonetti che contenevano di tutto. Ora, prima di liberarsi della spazzatura, i cittadini dovranno infatti suddividerla in base alla tipologia di materiale. Prima di tale data tutta la cittadinanza sarà ovviamente informata grazie alla campagna denominata “Più Diviso Per Meno Rifiuto”.
Arte e Arredi sacri, Villa Modragone, Monte Porzio Catone, per appuntamento, tel. 06.9401941.
Mito di Amore e Psiche nell’arte, dall’antichità a Canova, fino al 10 giugno, Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, 50 00186 Roma, tel. 06.6819111.
Mirò! poesia e luce, 80 dipinti, fino al 10 giugno, Chiostro del Bramante, via della Pace, 25, tel. 06.68809035/36.
Tintoretto alle Scuderie del Quirinale, fino al 10 giugno, via XXIV Maggio 16, Roma, tel. 06.39967200.
Artisti a Villa Strohl Fern, fino al 17 giugno, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, Via Nomentana, 70, tel. 06.0608.
Il 16, 17 e 18 giugno si svolgerà l’edizione 2012 della Infiorata, la più conosciuta e celebrata a livello nazionale ed internazionale per la sua valenza artistica, dovuta ad una tradizione secolare di artigiani locali, da qualche decennio arricchita dalla partecipazione, nella realizzazione dei quadri, di pittori famosi. L’attesa per tornare a godere della meraviglia del lungo tappeto floreale, vivo di colori e rappresentazioni suggestive, è enorme. Ma il Comune, proseguendo nella sua linea di valorizzazione e promozione degli aspetti culturali – compreso il restauro e il costante utilizzo a fini artistici del meraviglioso Palazzo Sforza Cesarini- ha promosso, dal 3 giugno al 12 luglio il Festival dell’Infiorata 2012. Si tratta di dieci concerti variamente articolati tra lirica, musica da camera, orchestra ed opera moderna.
L’Associazione Combattenti e Reduci e il Comune di Colonna il 13 maggio hanno voluto riconfermare la loro presenza alla cerimonia celebrativa del 70° anniversario delle battaglie difensive del fiume Don in terra di Russia, nella seconda guerra mondiale; cerimonia programmata a Roma presso il Pantheon. Al gruppo dell’Associazione Combattenti e Reduci con il suo Presidente e il Comune con delega del Sindaco all’Assessore alla Cultura si è unita la locale stazione dell’Arma Benemerita con delega al suo Brigadiere. La “fiammella” ancora viva grazie all’illustre Patronessa dell’U.N.I.R.R.( Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) N.D. Alina Mancini Martano ha scelto il Pantheon ove approdare per illuminare ancora una volta le ombre simboliche dei nostri cari rimasti sepolti nella desolata steppa di cui molti senza un segno di riconoscimento. Valido anche il contributo di Don Guido, attuale Parroco della Cattedrale di Palestrina, sempre presente ed officiante le cerimonie fin dalla prima adunanza.