Da mesi non si sente parlare che di ‘passo indietro’. La locuzione è venuta a noia anche perché, nella migliore delle ipotesi, si iscrive nel lungo elenco di specchietti per
Calzante d’oro.Le barzellette, se si usano come esempio o paragone, dovrebbero almeno essere calzanti, a prescindere dalla ‘valenza intrinseca’ delle stesse. Al ministro Sacconi il premio “calzante di latta” perché
La sezione aurea appare a Ottaviano il «procedimento obbligato» di divisione dell’unità in parti disuguali, per una duplice «interiore giustificazione logica».
Titolo: La controvita Autore: Philip Roth ISBN: 9788806178963 Editore: Einaudi Prezzo: €. 21,00 Descrizione: Leggendo a ritroso l’opera monumentale del monumentale Philip Roth, ci si imbatte prima o poi nella
Le spirali sono curve aperte illimitate in un senso, che si possono pensare descritte da un punto che da una posizione iniziale, detta polo, ruota indefinitamente attorno ad essa allontanandosene
È necessario, a questo punto, porre in evidenza il sottile legame che collega il numero d’oro (e indirettamente, quindi, la spirale aurea) alla successione numerica di Fibonacci: 1, 1, 2,
Gli antichi imbonitori da circo equestre invitavano il pubblico allo spettacolo mediante un’esortazione caratterizzata da un alto tasso d’involontario umorismo: “Venghino, siori, venghino, che più gente entra e più bestie
Sassate dalle finestre, passanti presi di mira, automobili rigate, docenti passati al setaccio dai pugni, nell’ostentazione di una prepotenza che non conosce la vergogna della sanzione.
Dopo il forzato rinvio della tradizionale data di marzo, è stato confermato il periodo in cui si svolgerà la Fiera Regionale di San Cesareo, vale a dire dal 7 al 16 ottobre. L’edizione numero diciassette è quindi costretta a fare i conti col duplice problema di una nuova collocazione temporale e di una crisi economica globale che attanaglia nella sua morsa il commercio e l’imprenditoria e non risparmia di certo le piccole realtà locali. Nonostante questo però c’è anche da dire che, nonostante tali incidenti di percorso, la risposta degli espositori è stata comunque già positiva, segno di grande stima nei confronti di un appuntamento il cui prestigio è basato evidentemente su fatti concreti.
In una realtà in cui il berciare e la lacrima mediatica sono divenuti il passepartout della visibilità (e non solo nei mai abbastanza deprecati reality) l’iniziativa di questo Festival, dovuta al compianto Gianni Astrei, continua a portare discretamente, ma tenacemente, avanti, l’ideale del dialogo e dello scambio, di idee, sentimenti, valori, e non solo all‘interno della famiglia, ma dall‘interno di essa verso e per la costruzione di una socialità attiva e solidale, coinvolgendo in questo obiettivo innanzi tutto i più giovani. Che sono stati i veri protagonisti anche di questa quarta edizione, centrata appunto sul “dire senza aggredire”, sulla “comunicazione non gridata” Di cosa? Ma delle emozioni, naturalmente. Divenute oggetto di un interesse sempre crescente, e di una riflessione che investe strati sempre più larghi di pubblico.
Prende il via a settembre la prima edizione del “NettunoPhotoFestival – Attraverso le Pieghe del Tempo”, evento culturale organizzato dal Comune di Nettuno, in collaborazione con l’Associazione Culturale Occhio dell’Arte, che lo ha ideato e promosso. La rassegna è patrocinata da molte istituzioni pubbliche e private, tra cui la Regione Lazio, il Ministero della Gioventù, l’Arciconfraternita Sant’Eligio De’ Ferrari, l’Accademia Musicale e Artistica Maria Rosa Coccia in Roma, nonché l’Artistica Art Gallery di Aurora (Colorado – USA).
Abbiamo assistito per un lungo periodo alla sistemazione della banchina di via dei Castelli Romani. Era nell’immaginario che oltre all’allargamento della sede stradale, almeno su di un lato, fosse prevista la realizzazione di un marciapiede, in considerazione delle molte abitazioni e del traffico elevato. Nulla di tutto ciò: i lavori, eseguiti dalla Provincia, hanno interessato solo la carreggiata, disinteressandosi del pedonale; chissà se la nostra amministrazione se ne sia accorta e preteso lavori di sistemazione adeguati alle esigenze dei cittadini? La realizzazione di dossi, eseguiti dopo gravi incidenti lo scorso anno, ci si augurava fosse la prima fase di un progetto per mettere in sicurezza le nostre strade.
Tre i poeti finalisti per la 51a edizione del Premio Nazionale Poesia Frascati “Antonio Seccareccia”: Daniela Attanasio con Il ritorno
Nel libro di Salvatore Niffoi (Adelphi,2011) coabitano senza mai scontrarsi due lingue diverse ma stranamente vicine, che come rami di
Questo il titolo di una raccolta di poesie di Rachela Chiodo, editata dalla Ibiskos Ulivieri nel giugno scorso. L’autrice, nata
Si è spenta in silenzio, lo scorso 27 luglio a Neuchâtel in Svizzera, per un male incurabile. Di carattere schivo
La sfida, in senso oggettivo, è una prova, un cimento. Se lanciata, è una provocazione. Se si incrocia Maria Lanciotti
“Colazione da Tiffany”. Tre parole, come le tre scene che si insinuano nell’immaginario collettivo di ognuno di noi. Audrey Hepburn
Il film di Jean-Luc Godard Questa è la mia vita (tit. or.: Vivre sa vie, 1962), ha un’ambizione del tutto
Il 25 luglio 2011, presso la sede dell’ENEA in Roma, si è svolto un convegno nel quale è stato definito
Dexot questa è la nuova campagna di Greenpeace apparsa sul sito www.greenpeace.org. Grazie alla proposta dell’organizzazione non governativa ambientalista e
In Italia non esiste un piano razionale per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Per questo succede che ad
Passarono quegli anni ’60 come una meteora lasciando una scia di luce e di detriti, e si aprì il nuovo
Sono lontane le estati coi botti che hanno portato alcune precedenti Giunte ad accumulare un ‘botto’ di passività. Ora, complici crisi generali e locali, si vive coi piedi per terra, ma non è male. L’amministrazione comunale per la sua parte (più che altro di promozione ed indirizzo), e molte associazioni, hanno comunque animato la città con iniziative culturali e turistiche di livello, puntando spesso, anche in questo caso, sulla disponibilità individuale o di gruppo e sulle risorse interne. Una specie di cultura del km (ed anche dell’euro) zero. Funziona, non solo al mercato o al ristorante. Il punto di partenza è stato il recupero con restauro della splendida Villa Bernabei, donata al Comune dalla vedova di Bruno Bernabei deputato alla Assemblea Costituente. La villa ed il suo giardino sono ora uno dei punti di riferimento privilegiati per incontri ed attività culturali.
Sabato 30 luglio tutti in discarica a Roncigliano, nel comune di Albano, per protestare contro l’illecita costruzione e messa in opera del settimo invaso, un bucone enorme di cinquecentomila tonnellate in cui la società Pontina Ambiente andrà a scaricare i suoi rifiuti per i prossimi dieci anni, se “qualcosa” non interviene per mandare a monte il demenziale progetto.
La gente era lì, come l’anno scorso ad agosto, quando si fece camping in discarica temendo un atto di forza nei tempi rallentati delle ferie. Parlava poco, la gente, e poco ascoltava i vari interventi, nemmeno si curava tanto della ventilata visita di Beppe Grillo che alla fine è comparso all’ora di pranzo, toccata e fuga con rinverdimento del Movimento 5 Stelle. Qui da noi chi si muove da anni è il Coordinamento NoInc che continua ad autofinanziarsi per portare avanti una battaglia di civiltà contro un sistema corrotto che fa ribrezzo e paura.
Il 16 agosto Bruno Monti ci ha lasciato fisicamente. Il 18, nonostante le ferie, la sua Albano ha affollato, per un caloroso saluto, la cattedrale di S. Pancrazio. Più vicini al Campione scomparso, naturalmente, la moglie Gabriella ed i figli Aurelio e Paolo, oltre ad Autorità ed altri campioni, colleghi di sfide memorabili. Ma in realtà non c’erano prime e seconde file nella testimonianza di affetto sincero che si percepiva nella presenza commossa ma serena dei tantissimi amici arrivati da ogni dove. Bruno è stato sì ciclista di valore, ma anche grande uomo semplice ed onesto; se le vittorie e la fama ne avevano fatto il “reuccio di Albano”,
«Tutto ha avuto inizio con la donazione di un po’ di frutta, una banana e due mandarini che i bambini bielorussi internati negli orfanotrofi del villaggio di Malotkevicy non sapevano neanche sbucciare per poterli mangiare. Oggi si tratta di una realtà in grado di sostentare bambini in difficoltà, denutriti e malati, grazie all’invio di aiuti umanitari e ospitalità con dei progetti a distanza che coinvolgono famiglie appartenenti all’interland dei Castelli Romani». Questo è quanto spiega Anneke Santangeli, responsabile del settore sanità dell’Associazione Onlus Piccoli Passi, che ormai da 14 anni opera attivamente per garantire cure, sostentamento e un po’ di serenità a bambini, sia orfani che malati, che vivono nelle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl.
Siamo grati a Maria che ci ha inviato questo scritto in lingua romena, la cui traduzione per ragioni di spazio sarà pubblicata solo ‘on line’ sul sito di Controluce, dopo l’uscita del giornale. Ci auguriamo che questa sia il primo di una serie di articoli “in lingua” perché sia uno strumento di coinvolgimento delle comunità di lingua diversa, largamente presenti e attive nel tessuto della nostra società.
Per leggere L’Articolo in lingua romena
Articolo in lingua italiana:
L’ortodossia rumena sulle cime più alte dei Castelli Romani
(Maria Apopei)– La parrocchia Ortodossa Rumena dedicata a San Silvestro è stata formalmente istituita nel settembre 2009 con l’aiuto di Dio e l’interessamento del nostro Vescovo Siluan. Ogni Domenica, a Rocca di Papa, alle 10:30 i cristiani si riuniscono per partecipare alla Divina Liturgia nella Chiesa del Crocifisso, un’antica chiesetta, ma adatta a tutti coloro che vogliono trovare la pace e pregare in serenità. Inoltre, ogni venerdì sera si fanno le preghiere per la Madre di Dio, ad eccezione del primo venerdì di ogni mese, in cui almeno tre sacerdoti pregano appositamente per i malati.
Celebrata da tutti i suoi devoti e valorizzata da uno gruppo intraprendente di persone, la Madonna della Neve ha fatto record di presenze anche in questa edizione. La processione, presieduta da don Leonardo D’Angelone e seguita da tantissimi fedeli, si è conclusa con la consueta nevicata che rievoca l’epoca del ‘commercio della neve’, una tradizione commerciale roccapriorese per cui la neve veniva stipata a strati, divisi da terra e paglia, e una volta diventata ghiaccio, trasportata alle ‘neviere’ di Roma (famosa quella di Villa Borghese), per l’uso del Papa, cardinali, e cittadini. Oltre alla religiosità dell’evento è doveroso sottolineare l’importanza delle serate gastronomiche che accompagnano la festa.
Sfaceli italici
Che sia alla fine dei suoi giorni il berlusconismo non importa più di tanto. Quello che importa è che in due anni si vedono i risultati per la gente normale: ad ogni piccolo spruzzo di neve si blocca l’Italia ferroviaria. I treni pendolari – se partono ‘normalmente’ – arrivano in ritardo, ma il più delle volte vengono soppressi senza giustificazioni di sorta. Il nodo di Tiburtina (che dovrebbe essere di fondamentale importanza in futuro) viene bloccato a causa di un incendio che i ‘grandi capi’ tentano di accreditare come doloso. Ma se anche lo fosse è sintomatico che per difendere l’alta velocità in Val di Susa, dove i valligiani giustamente protestano, si inviano migliaia di agenti, invece per la sorveglianza nei cantieri della Tiburtina perlomeno deve esserci qualche carenza! Intanto aumentano sempre più biglietti e i bombardamenti pubblicitari. E il tanto decantato (famigerato) ponte di Messina che fine ha fatto? A quando le dimissioni del ministro dei trasporti, Matteoli?