L’amministrazione Boccia insiste ancora sulle delocalizzazione delle antenne, e stavolta lo fa con l’appoggio dei comuni del territorio dei Castelli Romani. Sono infatti ben 13 i sindaci che hanno firmato una lettera indirizzata alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, al vicepresidente e assessore ai Lavori Pubblici Luciano Ciocchetti e all’assessore all’Ambiente Marco Mattei, per chiedere ancora una volta lo stanziamento degli importi necessari per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria presso i siti alternativi previsti dal Piano di Coordinamento Territoriale (PTC). Gli impianti di trasmissione radiotelevisiva, infatti, tutti sprovvisti di titolo abilitativo e oggetto di ordinanza di demolizione, secondo quanto disposto dalla Regione con atto numero 51/2008 devono essere delocalizzati su Monte Gennaro e Colle dello Sterparo, siti idonei da ogni punto di vista e comunque ben più lontani dal centro abitato di quanto non lo siano quelli attualmente in uso.
Un gruppo ormai fedele alla Pro Loco e all’instancabile e esperto Prof. Marco Nocca ha potuto ammirare, lo scorso 9 Gennaio, la superba collezione del ricco e potente cardinale Scipione Borghese. Visto il folto gruppo ( sessanta appassionati) è stato necessario l’aiuto di un’altra guida, la dott.sa Valeria Rotili, che ha presentato con perizia l’esterno della Villa Borghese, mostrando i vari tipi di alberi, le statue attribuite a Pietro Bernini, padre di Lorenzo, il giardino del Lago, le fontane ecc … Il museo di Villa Borghese costruito nel 1614 dall’olandese Giovanni Vasanzio era la residenza del Cardinale, mecenate dell’epoca e nipote del papa Paolo V, appassionato del Caravaggio, di Raffaello e del Bernini … Entrando nella prima sala si può apprezzare “Paolina Borghese”, la famosa statua di Antonio Canova, che posa nuda come Venere.
Giovedì 6 gennaio 2011, al termine delle funzioni religiose, il Coro polifonico ‘Alessandro Moreschi’ ha eseguito il tradizionale Concerto dell’Epifania, diretto dal maestro Alessandro Vicari e giunto quest’anno alla nona edizione. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Monte Compatri, è stata presentata con stile sobrio e chiaro da uno dei coristi, Armando Guidoni, direttore di Controluce. Tutti i brani eseguiti sono risultati molto graditi al numerosissimo pubblico presente, che al termine di ogni esecuzione ha espresso il proprio appassionato apprezzamento con applausi spontanei e vigorosi che hanno riscaldato il cuore degli artefici del concerto. Presenti tra gli altri, nell’attento pubblico, il vescovo Mons. Luca Brandolini, il parroco don Gianni Zamperini e il sindaco Marco De Carolis che alla fine ha voluto apertamente esprimere il proprio entusiasmo per l’emozionante e coinvolgente spettacolo.
La festa dell’Epifania, organizzata dal Comune con l’associazione Archi d’Arte Onlus, ha riscosso un successo enorme. Anche quest’anno Piazza Umberto I era gremita come solo in rare occasioni capita di vedere. E non c’è da stupirsene perché ormai l’appuntamento con la vecchia e ardimentosa Befana che si cala da Palazzo Ruspoli, lanciando dolci e caramelle, sta diventando davvero imperdibile. I bambini, alla vista della Befana che faceva capolino dall’enorme finestrone del palazzo, sgranavano gli occhi e la acclamavano a gran voce. Poi, mentre lentamente sorvolava le loro teste, la gioia si mischiava anche a sana ‘paura’ perché in effetti la ‘nonnina’ non ha proprio le fattezze di una miss… Subito dopo ‘l’atterraggio’ l’anziana signora veniva presa d’assalto per essere immortalata su ogni fotocamera o telefonino.
La sera del 27 gennaio un voce è iniziata a girare tra l’incredulità dei monticiani. Più si espandeva e più portava il gelo nel cuore di tanti. È morto Franco Bramati! Chi? Chiocchio! “Lu soprannome” con il quale era conosciuto dai più. Sì Franco se né andato quasi in punta di piedi, dopo solo quindici giorni dal ricovero. L’ha portato via una di quelle malattie che non perdonano, lasciando sgomenti la vecchia madre, i figli e i tanti amici che con lui avevano condiviso, passioni e ideali.
Franco era stato per qualche tempo, fine anni ’70, sindaco di Monte Compatri. Finito il suo mandato aveva continuato a lavorare per il suo partito – il PCI – seguendolo in tutte le fasi della sua evoluzione.
Vincere una battaglia non è vincere una guerra. Non ci si può permettere il lusso di distogliere l’attenzione da una vittoria che, seppur lontana e difficile, va ricercata, va conquistata. Il 15 dicembre 2010 si esultava ad Albano Laziale, si gioiva in piazza di notte tra gli alberi illuminati ad avvisare che da lì a pochi giorni sarebbe arrivato il Natale, e quale più bel regalo ci si poteva aspettare se non venire a sapere che il Tar del Lazio sentenziava la morte del progetto che voleva portare la morte ai Castelli Romani: l’inceneritore! La vittoria ottenuta dal Coordinamento NOINC, da liberi cittadini contro il ‘cancrovalorizzatore’ che la lobby dei rifiuti laziale, capitanata dall’avvocato Cerroni e coadiuvato dalla politica nostrana, voleva realizzare dentro la discarica di Roncigliano.
Da un’idea originale e gustosa, il 14 gennaio, è nata la serata dedicata a Giuseppe Gioacchino Belli, evento in cui la cultura si è sposata con la gastronomia. L’iniziativa organizzata nell’ambito del Laboratorio del Centro Storico, ha permesso agli avventori di apprezzare, oltre le tipiche specialità della cucina romana e rocchegiana (tra i dolci le tipiche ciambelle degli sposi), la recitazione di alcuni tra i più significativi sonetti del grande poeta dialettale. L’avvenimento è stato organizzato in un locale storico di Rocca di Papa ” Le Mimose”.
Da tempo ormai immemorabile il paese vive una situazione di inciviltà che colpisce chiunque passi. I carabinieri della stazione locale hanno una valanga di denunce contro ignoti che riguarderebbero le auto, in particolare pare siano state date alle fiamme molte vetture, sia costose che utilitarie, una par condicio dell’idiozia che ancora oggi non trova un volto, un nome. Particolare l’accanimento verso le ruote delle macchine di alcune vie nei pressi del supermercato di via San Sebastiano, per di più in pieno giorno e senza che alcuno si accorgesse di nulla se non dopo il fatto. Un cittadino infuriato spiega: «ho speso 200 euro per acquistare di nuovo le gomme della macchina e non le ho potute riparare a causa del taglio laterale profondo fatto con la lama, questa è già la seconda volta».
In un’aula gremita del Centro Internazionale di Spiritualità “Mondo Migliore” è stato presentato sabato 15 gennaio il libro del giornalista e scrittore Luigi Jovino Storie Minime, l’Amore ridotto all’essenziale – Cavour Libri. L’evento è stato inserito in una iniziativa più ampia dal titolo suggestivo: ‘Le tinte dell’amore’. Presentata dal noto musicista e cantante Nando Citarella e dal professor Pasquale Matarasso, la serata ha avuto come protagonista proprio questo sentimento nelle sue infinite sfaccettature, dalla passione al bene. Un valore carico d’affetto che, se veramente muove ed è solido fondamento dei percorsi di vita, colora le esperienze di solidarietà e dipinge di vera fraternità la nostra esistenza. A sostegno di questa tesi comune, commovente e molto sentito l’intervento dell’attrice Claudia Koll, che ha testimoniato il proprio percorso di Fede e di ricerca della solidarietà