Non sei più il mio signore, perduto tra gli stracci addormentati. Tu eri un semi-dio,
Il mare di settembre è trasparente il sole lo attraversa e disegna
Dei Capuleti e dei Montecchi le magioni, Slavate dalla pioggia, squassate dai tuoni, L’occhio triste dell’azzurro osserva.
Il bello della vita è di esserci ancora. Svegliarsi la mattina e veder l’ aurora.
Aliti di vento si alimentano. In un istante improvviso un fresco contatto ormai inatteso.
Il consigliere della maggioranza aprì il faldone delle proposte e si sollevò un mucchio di polvere così denso che fece starnutire il geometra Russo. “Anche stavolta non abbiamo deciso niente;