NENA 99 luftballons 7″ 1983 CBSTra gli ultimi venti di guerra fredda, la scena del pop di lingua tedesca ci lascia novantanove palloncini che resteranno negli annali dei singoli più
Un programmatore di videogames, pubblica un racconto per ragazzi illustrato. Vi allega un CD con un authoring system, che fa aumentare il prezzo del libro, e guida i giovani lettori
Sempre la stessa storia, questa è la mia sveglia, posso esserne sicuro! Gli stessi personaggi, con le loro voci e le loro professioni, le loro appartenenze culturali e sportive, tutti
Alemanno, dopo un accordo con L’Enel, ha promesso che nel 2010 saranno realizzate 150 colonnine per il rifornimento di auto elettriche (di cui almeno 100, pubbliche), che andrebbero ad aggiungersi
Con Zabriskie Point (1970), Michelangelo Antonioni ha realizzato un film prezioso, che parla con le raffinate inquadrature e un montaggio di rara eloquenza ben piú che con il tradizionale strumento
Ideatore originale, scrittore, regista e unico attore di un nuovo interessante spettacolo, Bayasul, in scena al Teatro Abarico di Roma, Vania Castelfranchi lo definisce con voce di commento come l’improvvisazione
Sketch che ritorna, circolare, abbracciando l’umano, stressato genere nel vortice del grottesco. Ambientato in una camera d’albergo, alcova d’incontri per presunti clandestini amanti, si espleta nelle migliori eredità della tradizione
Viene pubblicato dalla casa editrice Hacca (www.hacca.it) il volume di liriche del poeta ed artefice nel lontano 1959 del Premio Nazionale Poesia Frascati Antonio Seccareccia Viaggio nel sud con l’allora
“Non ho ancora letto il libro ma ho visto il trailer”, è questa la frase che sentiremo dire sempre più spesso tra i lettori internet dipendenti. È iniziata l’era dei
Il poeta Antonio Bennato come Pulcinella porta una mezza maschera che non gli copre la brillantezza dello sguardo e non gli impedisce la genialità della parola. Come Pulcinella si muove
La Stars Film Edizioni di Grottaferrata ha pubblicato lo scorso dicembre un valido strumento di analisi del territorio della Campagna Romana a sud del Tevere, nella fascia compresa tra i
Restano i segnidel tuo strisciare sulla sabbiabambino curiosodi arrivare al mare,stupito della rena che fugge dalle ditadei ciuffi d’erbafacili da estirpare.Senza mai alzare il capo,affascinato dai sassie le conchiglie,che porti
Crepuscolo autunnaleORE 17ultima luce a destra,–>lì, oltre il cavalcaviaarancio e amaranto.Multipli fari solcanoasfalto, esposizionedella retina 1/125°.Diaframma apertoe obiettivo puntato:orizzonte, futuro.Staziona
Nessuno grida di gioia per essersi svegliato,Soltanto gli uccelli all’alba, gli uccelli dietro la finestra,Tutti temono ciò che il giorno
Anche il ricordo s’infoibaNel sangue della tua terra rossa.Nell’aria rimane l’urlo di gabbianoDella tua gente dispersaE la voce del mare,
Si è levata di notte,improvvisa, violenta,è passata urlandofra sartie, alberiscuotendole barche al sicuro,forse la boranon mi vuolein questa terrache non
Lembo di spasmo all’angolo del cielotu non sai cosa farne della mia voceForo di vertigine nella memoriatu non sai cosa
La chiave di violino,ferma sul pentagramma,sorveglia le sue notecome fosse una mamma.Voi: Sol, Re, Mi, venite qui,non sporgetevi dal bordoe
Il tuo Natale èun vecchio presepealla porta a proteggertidalla cattiveria del mondoe la pasta di sfogliabuona che aspetta– solo –
T’avviluppoin un caldo sognomai natoe sospesoaspetto d’addormentarmi.
La vita lontana ormai da mecome nell’infinito dispersa.Ma il Natale e il tuo ricordo, madre,sono il risveglio di questa mattina.
Volano come angeli di Nettunoalcuni aerei nel cielo che li sfolla.Resta la linea labile d’esecuzionefra un aeroporto e un’annientata folla.
A faticasalgo le montagnepiù ripideper raggiungerei miei ultimi anni.
La mia musica è solcatasul cristallo di una coppache risuona ad ogni sfioroAddolcisce la mia vitala trasformacome fosse un partosenza
In un campo di patate, sul finire dell’estate,si riunirono pimpantiquattro noti musicanti:c’era Grillo col violino,c’era Tordo col clarino,e Zanzara e
Se hai scopertoche tutti gli oracoli ingannano,che tutte le strade portano a te stesso,cosa farai delle tue prossime paure?Se hai
Terra mia, abbandonataMai stanca d’attendereImpossibili ritorni.Vanamente richiami i figli dispersiChe da lontano ti sognanoE da vicino ti piangono.Terra promessa, non
Da’ l’allarmeraduna i tuoi amicinonquando urlano le ienenonquando ti gira intorno lo sciacalloo quandoabbaiano i cani da guardianonquando il bue
Signore: è tempo. Grande era l’arsura. Deponi l’ombra sulle meridiane, libera il vento sopra la pianura. Fa’ che sia colmo
Provate a immaginarlele rondiniinvece che garriregridare di disperazioneper il volare senza posa.