Verdeggionel tempo che inaridiscoNel piacere soffro ogni tormentoRido piangendoIl tuo caldo amorele mani mi gela
Beato, come gli dèi, mi sembraquell’uomo, che seduto di fronte ti ascolta da vicino mentre parli dolcementee ridi suscitando il desiderio di te.A me invece tutto questofa balzare il cuore
Alla perla preziosache allieta e riscalda la mia vitain questa nuova etàche sì teneramentesorride, ci accompagna,prendendoci la manoe ci conduce,nuova cometa, verso il misteroche si fa chiaro nel domani…
Oggi in questa notte, insonne e abbandonato,Tra i raggi lunari, spinto da un soffio strano…Non so come a Ravenna mi son ritrovatoE ho visto ciò che da tempo sognavo invano.Le
I dolori della rosa s’ accrescevano.Attorta in un campo di malerbe, la rosa indifesaprovò la brezza del paradiso una sola volta, poi spirò.I bimbi piansero: «Oh rosa, ritorna.Ti vogliamo bene,
Freschi eventigiungono al mio pettoDi dolci fioriodorepenetra in mePensieri germoglianodoratie come nettaresanguinano goccesul sospiro della luce